Epilazione e depilazione: tutti i metodi e gli accorgimenti per una pelle liscia e sana!

A meno di avere gusti strani, non piace a nessuna di noi. Ma dall’adolescenza in avanti siamo costrette a imparare a considerare la depilazione come un male necessario, al mai sopito grido di “Se bella vuoi divenire, un poco devi soffrire”. Se siamo delle habituée della ceretta (o in alternativa di Silk Epil e affini), altro che soffrire un poco, mentre se preferiamo altri metodi più soft magari ne guadagniamo in dolore fisico ma ci rimettiamo in termini di frequenza del trattamento, visto che i peli mostrano un’incredibile rapidità nella loro crescita (ma i capelli non fanno altrettanto, perché?!). Vien da sé che depilarsi non è obbligatorio: ci sono donne che non lo fanno e convivono benissimo con se stesse, giustamente. La maggior parte di noi, però, si sottopone a questa sofferenza sia per sentirsi più bella sia, inutile negarlo, per compiacere il partner che di sicuro sarebbe contento di accarezzarci le gambe provando la poco inebriante sensazione da barba del giorno dopo… Prima di scoprire i diversi metodi di depilazione ed epilazione con i loro pro e contro, addentriamoci in una breve storia della pratica depilatoria!

Epilazione e depilazione: tutti i metodi e gli accorgimenti per una pelle liscia e sana!

Depilazione, una pratica conosciuta già all’ombra delle Piramidi!

Potremmo pensare che la depilazione sia una pratica piuttosto recente affermatasi in età contemporanea di pari passo con l’evoluzione del modello di donna, un’immagine che ci vorrebbe sempre più perfette in qualsiasi momento della nostra vita. Al contrario. L’epilazione in realtà è antichissima, basti pensare che era già conosciuta e attuata dagli antichi Egizi, che si servivano al’uopo di creme a base di olio e miele. E diversamente da quanto accade oggi (o, meglio, da quanto accadeva sino a qualche anno fa, visto che da qualche tempo pare che anche gli uomini abbiano deciso di sottoporsi inopinatamente a questa inutile sofferenza) non erano solo le donne ad avvalersene: i sacerdoti si rasavano i capelli e si depilavano per rispetto alle divinità. Corpi maschili glabri erano in voga anche nell’antica Grecia, soprattutto quelli degli atleti, e persino nella virile Roma, in cui i peli delle gambe venivano estirpati con un “delicato” metodo a base di gusci di noce arroventati. E poi noi oggi abbiamo il coraggio di lamentarci… L’epilazione non era sconosciuta nemmeno ai popoli di cultura islamica: in quelli che ancora oggi conosciamo come hammām veniva preparata una pasta depilatoria nota come nūranel tempo rimpiazzata da un impasto lavorato a caldo con succo di limone, zucchero e acqua che pian piano sta prendendo piede anche nei nostri centri estetici. Passando a un tema ben più attuale, oggi come allora sappiamo che possono essere sottoposte a depilazione tutte le parti del corpo: nella donna vanno per la maggiore la depilazione dell’inguine, delle gambe, delle braccia, delle ascelle e dei baffetti, mentre l’uomo in genere si limita al torace e alle gambe, salvo specifiche esigenze atletiche, estetiche e/o igieniche. Ora che sappiamo come e dove la pratica depilatoria sia nata e arrivata sino a noi, concentriamoci sui metodi, a partire da quello molto spesso più inviso alle signore: la ceretta!

L’epilazione con la ceretta (e affini) e le sue evoluzioni!

Ci sono metodi – e sono poi quelli che ci consentono di avere la pelle liscia più a lungo – che consentono di eliminare il pelo con tanto di bulbo. Uno di questi è la ceretta: applicata sulla pelle a caldo o a freddo, la ceretta rimuove i peli per circa un mese. Molto dipende poi dalla struttura del nostro pelo e dalla frequenza con cui la facciamo: a lungo andare il pelo si indebolisce, la quantità diminuisce e il risultato dell’epilazione può arrivare a durare anche un paio di mesi (naturalmente con un minimo di ricrescita). Di contro, come sappiamo, la ceretta può essere dolorosa e irritante sino ad arrivare, in alcuni casi, a dar luogo a follicoliti (qualora ne fossimo soggette avvisiamo subito la nostra estetista che interverrà a dovere sulle zone da trattare). In tempi recentissimi si stanno diffondendo a macchia d’olio nuovi metodi, come per esempio l’epilazione con pasta di zucchero, un sistema “dolce” che dura per 4-6 settimane, non provoca né fastidio né dolore, è ben tollerato anche da persone allergiche (per esempio al titanio) ed è naturale. Come abbiamo visto nella parte storica, la pasta di zucchero ha origini orientali ed è composta soltanto da acqua e, appunto, zucchero. Un altro sistema nuovo che sta prendendo piede è l’epilazione con il filo, sempre di matrice orientale. Viene effettuata con un semplice filo di cotone in grado di estirpare il pelo alla radice nel modo corretto. Il filo, nello specifico, viene torto e messo a spirale trattenendolo con le mani e la bocca e in seguito viene passato sulla zona da depilare. Il filo cattura il pelo con un movimento molto rapido e lo strappa sino ala radice. Questo metodo non ha alcuna controindicazione, dal momento che è completamente naturale, e non irrita la pelle la cui microcircolazione viene anzi stimolata. Naturalmente possiamo eseguire l’epilazione anche a casa nostra. Per quanto riguarda la ceretta, oramai in commercio si trovano a prezzi particolarmente economici kit professionali con tanto di ricariche e ampia scelta in termini di “gusto” della cera. L’unico aspetto a cui dobbiamo prestare attenzione è che tra gli ingredienti della cera stessa non ci siano sostanze a cui siamo allergiche. Un altro sistema che a livello teorico funziona come la ceretta e che è espressamente pensato per il fai da te è l’epilatore meccanico, il cosiddetto Silk Epil: molto pratico, funziona catturando i peli con speciali pinzette che li estirpano dalla radice. Analogamente alla ceretta, questo tipo di depilazione può essere doloroso e ha lo svantaggio di poter agire su poche aree per volta, mentre la ceretta consente di rimuovere grandi quantità di peli in una sola seduta e in breve tempo. Ora che abbiamo parlato a fondo di ceretta e c., cerchiamo di capire qualcosa in più rispetto all’epilazione intima, che spesso è portatrice di dubbi e timori.

Depilazione intima? Sì, no, forse!

Ad alcune l’inguine piace completamente liscio, ad altre più o meno sgambato; alcune lasciano giusto una striscia e altre ancora si accontentano del fatto che sia “ordinato”, ma senza esagerare con l’estirpazione dei peli. Ci sono diversi metodi di epilazione e depilazione per trattare l’inguine. Partendo dai primi, non possiamo che citare la ceretta, molto diffusa e altrettanto efficace, per quanto senza alcun dubbio dolorosa. Passando all’epilazione possiamo scegliere una crema depilatoria, i cui risultati durano però piuttosto poco. La crema, inoltre, può essere utilizzata giusto per sistemare i peli in eccesso sulla coscia, ma non per una depilazione integrale o molto sgambata: gli agenti chimici contenuti nel prodotto potrebbero dar luogo a spiacevoli irritazioni a carico di pelle e mucose.  Abbiamo poi l’alternativa rasoio che ha il vantaggio di essere rapido e indolore, ma lo svantaggio di limitarsi a tagliare i peli che ricresceranno quindi rapidamente, non di rado causando a prurito – specie se abbiamo avuto la brutta idea di utilizzarlo a secco – nell’ultima zona in cui vorremmo essere sorprese a grattarci mentre siamo in ufficio o al supermercato.  Archiviati i metodi possibili, passiamo a elencare i diversi tipi di depilazione all’inguine:

  • Inguine classico: è quello più semplice, in cui vengono estirpati soltanto i peli che fuoriescono dallo slip;
  • Inguine all’americana: è molto sgambato e prevede anche la depilazione delle grandi labbra. In pratica viene lasciata solo una sottile striscia di peli di forma rettangolare;
  • Inguine alla brasiliana: è simile a quello all’americana, ma la forma finale anziché essere rettangolare è triangolare;
  • Inguine personalizzato: si procede a seconda dei propri gusti “disegnando” ciò che più ci piace, dai cuori ai fiori passando per forme geometriche;
  • Inguine integrale: non che necessiti di troppe spiegazioni, in ogni caso di tratta di una depilazione totale, dolorosa e per alcuni antiestetica, nonché molto meno diffusa della brasiliana.

Va detto che alcuni medici sconsigliano l’epilazione totale dell’inguine soprattutto nel caso in cui la donna soffra di vulvodinia e/o di vestibolite vulvare in quanto lo strappo della ceretta potrebbe contribuire a un innalzamento del dolore già provocato dalle patologie a causa di un’ulteriore stimolazione delle fibre nervose del nervo pudendo. Inoltre, l’epilazione totale è sconsigliata anche in caso di infezioni vulvari di varia natura. Non manca chi avverte sui rischi di insorgenza di follicoliti vulvari, più frequenti nelle donne che soffrono di micropolicistosi ovarica, di prediabete o diabete e di sovrappeso oppure di obesità. In questi casi, l’aumento della glicemia va di pari passo con l’aumento della vulnerabilità alle infezioni della pelle e dei follicoli da parte di vari streptococchi e stafilococchi. La follicolite, infine, può portare a un peggioramento del quadro infiammatorio a carico dei follicoli con microascessi, specie se la ceretta totale non è effettuata con perizia e professionalità. In caso di dubbi, in ogni caso, è bene rivolgersi preventivamente al proprio ginecologo!

Depilazione fai da te: i pro e i contro di creme depilatorie e rasoio!

Molte di noi, per ragioni economiche e di praticità, prediligono la depilazione domestica fai da te. Una premessa: indipendentemente dal metodo depilatorio che andremo poi a scegliere, è bene ricordarsi di depilarsi a fine ciclo per una maggiore durata dei risultati e in generale di procedere al termine di un bagno o di una doccia, con la pelle morbida e pulita che dovrà essere ben idratata – con una crema molto ricca o un olio, che ha anche il vantaggio di togliere i residui di cera – subito dopo essere stata depilata. Il rasoio, che tutte abbiamo in casa, è la strategia last minute per eccellenza quando ci invitano inaspettatamente a un tuffo in piscina o a una serata che richieda rigorosamente di avere le gambe scoperte. Di sicuro si tratta di un metodo rapido ed economicissimo, ma che non elimina il bulbo pilifero e che quindi non è in alcun modo in grado di garantire risultati più duraturi di un paio di giorni. Se proprio non possiamo fare a meno del rasoio, utilizziamolo su gambe e ascelle, ma preferibilmente non sull’inguine per evitare irritazioni, infezioni e prurito al momento della ricrescita dei peli. Il rasoio migliore che possiamo scegliere è il modello con testina intercambiabile, da abbinare rigorosamente a un gel o a una schiuma da rasatura (Mai. A. Secco!). In commercio, come tutte sappiamo, ci sono anche schiere di creme depilatorie che non strappano i peli ma li “dissolvono” con il loro contenuto di sali derivati dallo zolfo (sali di acido tioglicolico) che attaccano direttamente la cheratina, ossia la sostanza che avvolge il pelo. La crema depilatoria è certamente rapida, indolore, semplice e poco costosa, ma i suoi risultati durano poco – da 7 a 10 giorni – e la composizione altamente chimica del prodotto è aggressiva per la pelle, ragion per cui sarebbe meglio evitarne l’utilizzo se non sporadicamente e previo test su piccole aree della cute per non rischiare reazioni allergiche o infiammatorie. In ogni caso, per evitare inconvenienti, anche se abbiamo una pelle normale preferiamo le creme depilatorie specificamente formulate per pelli sensibili. Se tanto i metodi di depilazione quanto quelli di epilazione sinora proposti non fanno al caso nostro, estirpiamo il problema – pardon, il pelo – alla radice e valutiamo le tecniche di epilazione definitiva!

Smettere di soffrire: l’epilazione definitiva!

Da qualche anno sta crescendo esponenzialmente il numero di centri estetici e istituti di bellezza che offrono la possibilità di sottoporsi a nuovi metodi di epilazione che consentono di arrivare all’eliminazione completa dei peli superflui. Ebbene sì, stiamo parlando dell’epilazione definitiva (o epilazione permanente), espressione generica che racchiude al suo interno almeno tre tecniche e sistemi diversi per liberarsi finalmente e risolutivamente dei peli. In primis abbiamo l’epilazione a luce pulsata che agisce attraverso una luce intensa distribuita appunto a pulsazioni attraverso una lampada chiamata flash. La melanina, che colora il pelo, assorbe la luce e aumenta di temperatura, trasmettendo a sua volta il calore al bulbo pilifero che in tal modo di scioglie; si tratta di un metodo particolarmente efficace sui peli scuri. Prima di sottoporci a un trattamento a luce pulsata, è bene parlare con un medico che ci darà gli opportuni consigli e ci dirà se la tecnica in questione possa fare al caso nostro. Durante la seduta, la pelle verrà ricoperta di una particolare crema anestetica e a noi sarà richiesto di indossare occhiali protettivi. Una sola seduta non sarà sufficiente: dovremo sottoporci a più richiami, a qualche settimana l’uno dall’altro, per ottenere il risultato finale. I pro dell’epilazione a luce pulsata sono l’efficacia e l’assenza di dolore, mentre tra gli svantaggi possiamo citare la frequenza di sedute richiesta (in linea di massima 4 per le sopracciglia e 8 per le gambe) e il prezzo, che varia in base alla zona da trattare. In commercio si possono trovare, anche a prezzi piuttosto convenienti, epilatori fai da te a luce pulsata. Si possono ottenere buoni risultati, a patto di acquistare un prodotto di qualità (leggiamo il maggior numero possibile di opinioni sul web e chiediamo alle amiche) e di utilizzarlo nel modo corretto, osservando le dovute precauzioni. Naturalmente gli epilatori per uso domestico sono meno potenti degli apparecchi impiegati in istituto, pertanto dovremo essere pazienti. Senza trascurare un’avvertenza che potrà sembrare banale ma è doverosa: leggiamo sempre con attenzione il libretto di istruzioni perché, per esempio, l’epilatore per uso domestico non dev’essere usato in prossimità di nei, cicatrici, macchie della pelle o piercing, così come durante la gravidanza e l’allattamento e nel caso in cui siamo fotosensibile e/o soggette ad allergie.

L’epilazione laser distrugge, letteralmente, il follicolo del pelo e agisce – sostanzialmente senza controindicazioni – esclusivamente sul bulbo pilifero, senza danneggiare altre strutture della pelle. Analogamente a quanto accade con la luce pulsata, la melanina assorbe la luce prodotta dal laser e, riscaldandosi, annienta il bulbo pilifero che di conseguenza non produrrà più peli. L’epilazione laser non richiede anestesia, per quanto venga effettuata da un medico, ma come la tecnica precedente richiede di indossare occhiali protettivi. Anche in questo caso sono necessarie da 5 a 10 sedute – ciascuna di durata variabile da 15 minuti a 4 ore, in base alla zona trattata – a seconda dell’età, del tipo di pelle e delle caratteristiche del pelo. Definire l’epilazione laser “definitiva” è relativamente improprio: via via che la si esegue, il pelo ricresce sempre meno velocemente e diventa sempre più sottile, sino a scomparire. Inoltre non è efficace su peli biondi o bianchi, ossia su quelli che non contengono melanina.

L’epilazione elettrica (conosciuta anche come elettroepilazione) brucia una per una le cellule responsabili della crescita del pelo. Questo accade grazie all’inserimento di un sottile ago sino alla radice di ciascun pelo in modo che il bulbo si distrugga con il calore emesso da una lieve scossa elettrica (l’apparecchio usato solitamente prende il nome di elettrocoagulatore). A questo proposito, l’epilazione elettrica è permanente. Prima di sottoporci al trattamento, un medico valuterà la nostra condizione di salute per poter procedere in piena sicurezza e per decidere preventivamente quali peli estirpare dopo aver iniettato una dose di anestesia locale. Bene, amiche, dopo questa ampia trattazione sui metodi di depilazione e di epilazione speriamo di aver sciolto qualsiasi vostro eventuale dubbio e di avervi aiutate a decidere una volta per tutte quale sia la tecnica più adatta a voi!

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