Cos'è l’effetto pilling sulla pelle e come evitarlo

Si chiama effetto pilling e non è altro che quel fastidioso inconveniente che coinvolge la pelle e che vede la formazione di piccole palline di prodotto, durante l’applicazione di creme e fondotinta. Ecco perché si manifesta e come evitarlo.

Chi acquista abitualmente prodotti cosmetici dedicati alla skincare e investe tempo e denaro in favore della propria pelle, in genere si pone un solo obiettivo: renderla luminosa, tonica e compatta, preservandone la naturale bellezza, a dispetto dell’invecchiamento cutaneo. Tuttavia spesso, a prescindere dal cosmetico, dalla relativa qualità e dal prezzo, può manifestarsi un “fenomeno” alquanto spiacevole che ricorda la formazione dei caratteristici “pallini” su tessuti e capi in lana, gli stessi che contribuiscono a renderli all’apparenza vecchi e rovinati.

Tale effetto, associato dunque essenzialmente alla maglieria, può coinvolgere anche la beauty routine e prende il nome di pilling, proprio a causa dei minuscoli pills determinati dalla formula del cosmetico una volta applicato sulla pelle. Di fatto occorre però prestare attenzione, poiché lo spiacevole effetto pilling non è necessariamente legato alla scarsa qualità del cosmetico,ma al contrario indice di un’applicazione scorretta dello stesso. Ecco dunque come arginarlo, evitandone la comparsa.

Cos’è l’effetto pilling?

L’effetto pilling tende a manifestarsi quando un cosmetico viene applicato sulla pelle ma di fatto non si assorbe in maniera completa. Mentre lo si massaggia, seppur con delicatezza, la formula tende ad accumularsi formando vere e proprie microsfere molto somiglianti a quelle presenti nei comuni gommage, scrub e peeling e che finiscono inevitabilmente per imbrattare la superficie cutanea.

Questo spiacevole fenomeno avviene qualora si utilizzino troppi prodotti combinati insieme, spesso applicati nell’ordine sbagliato, che vanno conseguentemente a caratterizzare una barriera occlusiva che ne impedisce il corretto assorbimento.

L’effetto pilling sulla pelle: le cause

L’effetto pilling sulla pelle è in genere comportato da una scarsa compatibilità delle formulazioni di prodotti cosmetici che, combinati insieme, danno vita ad una vera e propria barriera determinata dai polimeri, oli, microplastiche e siliconi in esse presenti, volti ad impedire la traspirazione cutanea, preservandone in tal modo l’idratazione. Qualora la formula ne presenti elevate concentrazioni, o di fatto venga utilizzata in quantità eccessive, ecco che si manifesta il pilling.

Tuttavia, contrariamente a quando si è portati a pensare, l’effetto pilling può comparire anche per mezzo dell’utilizzo di formulazioni naturali o bio, questo a causa di una proporzione poco bilanciata di elementi di origine vegetale, acido ialuronico o lipidi che vanno a formare così le temutissime palline sulla superficie cutanea.

Come evitare l’effetto pilling

Evitare l’effetto pilling è possibile, ad esempio prestando particolare attenzione alle formulazioni che devono essere adatte al tipo di pelle: in questo caso sarebbe utile evitare a prescindere prodotti che presentino all’interno dell’INCI elementi che terminano con -con, -cone, -conol, -onol o -xane, in genere di carattere siliconico o comunque sintetico.

Una beauty routine strutturata e caratterizzata da molteplici prodotti non è sempre sinonimo di cura della pelle ottimale: appare infatti particolarmente importante attenersi alle quantità indicate dal produttore, così come alle tempistiche legate all’assorbimento degli stessi.

Se un cosmetico infatti non riesce ad assorbirsi nel modo corretto, i prodotti successivi tenderanno a sovrapporsi dando origine all’effetto pilling: viene da sé che, onde evitare tale disagio, è necessario che, prodotto dopo prodotto, la pelle appaia asciutta e quando più pulita possibile, in modo tale da agevolare il corretto assorbimento di quanto applicato successivamente.

Al contempo, al fine di evitare l’effetto pilling, è importante esfoliare regolarmente la pelle: le cellule morte, se non vengono opportunamente rimosse, tendono ad occludere la superficie cutanea, impedendo alle formulazioni di penetrare agevolmente negli strati più profondi. In questo caso è opportuno integrare nella propria skincare routine, un esfoliante o un peeling chimico, ad esempio a base di AHA o BHA.

L’ordine corretto di applicazione dei cosmetici

 Onde evitare che si manifesti il pilling, è fondamentale l’ordine di applicazione dei cosmetici che compongono la skincare routine. È necessario infatti applicare in primis i prodotti costituiti da formulazioni leggere e a base acquosa, quali ad esempio i tonici, le mist, le brume viso, i booster e i sieri viso, per poi passare solo successivamente alle texture più corpose, in genere a base oleosa o comunque grassa quali, latte detergente, creme, oli viso e protezioni solari: agire in questo modo né agevolerà l’assorbimento, preparando adeguatamente la pelle all’applicazione dei prodotti successivi. Viene da sé che, tra un’applicazione e l’altra, è necessario attendere qualche secondo in modo tale che le varie formulazioni non interferiscano le une con le altre.

In ultimo, traendo spunto dalla K-Beauty o skincare coreana tamponare i prodotti mediante una lieve pressione delle mani, evitando qualsivoglia frizione durante l’applicazione, permette di ridurre il rischio di dare origine all’effetto pilling.

In ogni caso è sempre buona regola ricordare che, una corretta skincare, per risultare efficace non necessita di una miriade di prodotti: anche e soprattutto quando si parla di pelle, occorre tenere presente che l’efficacia di una formula non è mai direttamente proporzionata alle quantità utilizzate!

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