Qual è la tua body shape? Scoprilo e impara ad amare, davvero, il tuo corpo
Identificare la forma del proprio corpo permette di valorizzarne i punti di forza, imparando ad amarne ogni aspetto.
Identificare la forma del proprio corpo permette di valorizzarne i punti di forza, imparando ad amarne ogni aspetto.
Il meccanismo che si innesca, può senza alcun dubbio dare adito a complessi, pregiudizi e stereotipi che non fanno altro che alimentare il senso di inadeguatezza: ecco che identificare e conoscere la propria body shape appare particolarmente importante, poiché solo in questo modo è possibile acquisire una maggiore consapevolezza di sé e dei propri punti di forza e valorizzarli di conseguenza, riconoscendo al contempo anche eventuali criticità, sicuramente migliorabili attraverso abitudini di vita più corrette così come un guardaroba adeguato.
Quando si parla di body shape, tecnicamente si intende una conformazione corporea definita ginoide, androide e uniforme, in relazione alla localizzazione delle adiposità proprie del corpo femminile. Sovente, per comodità, la forma del corpo viene tuttavia definita a pera (o triangolo), mela (o triangolo inverso), clessidra, rettangolo, ovale (o diamante), questo poiché i concetti di magrezza e rotondità non sono poi così standardizzati ma implicano innumerevoli “sfaccettature” personali e prettamente individuali.
Un esempio concreto? La localizzazione della massa grassa, così come dei muscoli e, in casi particolari dei liquidi, la dimensione di seno, del fondoschiena e punto vita, l’ampiezza dell’addome, dei fianchi e delle spalle, così come la ripartizione del peso su tutto il corpo, sono tutti fattori che possono fare la differenza, andando a definire la body shape che, ricordiamolo, non dipende dalla taglia né dal peso corporeo, ma si concentra sulla sola forma della figura e sulle relative proporzioni.
Conoscere la propria body shape risulta sicuramente utile per comprendere quali sono i punti di forza della stessa fisicità e quali al contrario deboli, agevolando nella scelta dei capi e degli accessori più adatti a valorizzarne le forme caratteristiche, anche ricorrendo all’armocromia, come insegna la consulente d’immagine Rossella Migliaccio.
Le tipologie di body shape sono in totale cinque.
La più diffusa, e se vogliamo “temuta” è la cosiddetta forma ginoide o a pera, conosciuta anche come triangolo: peculiarità di questa fisicità è sicuramente la sproporzione, più o meno marcata, che intercorre tra la parte superiore e inferiore del corpo.
Una forma ginoide in linea generale presenta infatti un seno piuttosto piccolo, addome piatto e spalle strette, tendendo ad allargarsi all’altezza dei fianchi, pur disponendo di un punto vita piuttosto sottile. La body shape triangolo o pera propende nell’accumulare chili di troppo su gambe e glutei, pur mantenendo asciutta o talvolta ossuta la parte superiore del corpo.
Il punto di forza di questa tipologia di fisicità, è senza dubbio proprio il punto vita sottile, che in questo caso può essere facilmente valorizzato indossando ad esempio pantaloni a vita alta.
La forma androide o a mela è invece l’esatto opposto della forma ginoide: detta anche triangolo inverso, vede “dominare” la gabbia toracica, accompagnata da un seno piuttosto prosperoso e da spalle solitamente larghe, seppur ben definite.
Nella parte inferiore del corpo, la forma a mela tende ad assottigliarsi, presentando glutei e punto vita non particolarmente evidenti, bacino stretto e gambe prevalentemente sottili. In questo caso a rappresentare un punto di forza della body shape sono sicuramente le gambe snelle e slanciate, che possono essere ulteriormente valorizzate indossando pantaloni a sigaretta.
La body shape a clessidra costituisce l’espressione più emblematica delle caratteristiche forme mediterranee: curve morbide e sinuose, fianchi ben evidenti, spalle e bacino proporzionati, glutei sporgenti, seno abbondante, senza tuttavia tralasciare l’aspetto che più di altri contribuisce a definire proprio la forma a clessidra, ovvero il punto vita sottile e ben delineato.
Tale body shape definisce un corpo tendenzialmente proporzionato, complice la parte inferiore e superiore accomunate da un certo equilibrio: questo fa si che la donna clessidra veda ripartito il proprio peso in maniera uniforme e piuttosto armonica. Punti di debolezza sono in questo caso i fianchi e le cosce mentre il punto di forza della suddetta body shape è caratterizzato dal punto vita, valorizzato da abiti e giacche preferibilmente aderenti, completati da cinture e accessori.
Esiste poi la forma a rettangolo, una body shape tendenzialmente asciutta, quasi androgina che, al contrario della clessidra, presenta poche curve, rivelandosi piuttosto spigolosa: in questo caso le principali caratteristiche che la contraddistinguono sono il seno minuto, il bacino esile, glutei piatti, o comunque poco pronunciati, gambe slanciate, tornite e toniche. La body shape a rettangolo definisce una struttura corporea piuttosto proporzionata, o quantomeno uniforme unita a una ripartizione omogenea del peso, nonostante in linea generale risulti comunque una figura estremamente snella.
Il fisico slanciato e longilineo costituisce, appunto, il principale punto di forza della body shape: punto di debolezza è invece rappresentato dalla vita poco evidente che tuttavia può essere comunque valorizzata indossando jeans skinny, abiti a trapezio o classici pantaloni a sigaretta.
In ultimo, ma non certo in ordine di importanza, la forma ovale, body shape definita anche a diamante, rappresenta in toto l’equilibrio e l’uniformità. Qui il peso viene ripartito in maniera omogenea su tutto il corpo, senza eccezione alcuna. In linea generale quella ovale, è dunque una body shape piuttosto morbida, contraddistinta da un punto vita poco evidente ma al contempo da spalle morbide e braccia tornite.
Criticità a carico della forma ovale sono i chili di troppo che tendono ad accumularsi nell’area dell’addome, pur non determinando particolari sproporzioni a pregiudicare la silhouette. Per valorizzare questa body shape, è sicuramente utile indossare indumenti preferibilmente monocromatici, abbinati ad accessori che generino una sorta di contrasto, dando la priorità ai mini-dress e ai completi spezzati, da anteporre ai pantaloni.
Tra gli argomenti più “caldi” e discussi negli ultimi anni, quello legato alla body positivity ha saputo alcun dubbio suscitare clamore, complice un significato ben più ampio di quanto solo apparentemente l’espressione racchiude. Body positivity non significa semplicemente sentirsi bene con sé stessi e accettarsi di conseguenza, ma acquisire la consapevolezza di avere il cosiddetto proprio “posto nel mondo” a prescindere da quella che può essere la propria body shape.
L’obiettivo è dunque quello di abbattere i preconcetti e i pregiudizi che ormai da tempo immemore, hanno visto protagonista il corpo e con esso la necessità di esibire una certa forma fisica, accettando invece l’idea che non è necessario disporre di un fisico perfetto, per sentirsi accettati o ottenere il rispetto degli altri. Guardarsi allo specchio con il solo intento di piacere agli altri è deleterio.
Il concetto di body positivity assume pertanto un significato sicuramente più profondo: sentirsi bene con sé stessi o accettare le proprie forme, per quanto siano propositi estremamente lodevoli, pongono un limite piuttosto importante, questo poiché ad essere basilare è l’accettazione della propria condizione come “normalità”, senza sfociare nella cosiddetta grassofobia.
La body positivity sostiene ogni genere di corpo, da quello disabile, a quello di colore, dai corpi trans a tutti quelli considerati al di fuori degli standard imposti dalla società, sempre con il fermo obiettivo di sfidare i messaggi sociali che impongono la necessità di rispondere a determinanti criteri e canoni di bellezza per risultare adeguati.
Ogni body shape presenta caratteristiche specifiche, le stesse che definiscono l’unicità di un corpo: ed è la stessa unicità a rendere ogni creatura umana a proprio modo speciale, questo a prescindere dal colore della pelle, dal peso, dalla taglia così come dal genere o da un’eventuale disabilità.
Nessuno merita un’etichetta o una classificazione di genere o appartenenza. Accettarsi, amarsi e valorizzarsi, significa essere consapevoli del proprio essere, accompagnato dalle innumerevoli sfaccettature fisiche e non che lo contraddistinguono e ne definiscono l’unicità.
SEO Copywriter e Social Media Strategist. Pragmatica, concreta e stakanovista per natura, mi piace definirmi come una "word designer" che gioca con le parole dando loro vita!
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