Torchon capelli: la messa in piega facile per realizzare onde morbide
Il metodo dei capelli torchon, dunque attorcigliati da umidi e poi sciolti una volta asciutti, permette di ottenere una piega ondulata di grande effetto.
Il metodo dei capelli torchon, dunque attorcigliati da umidi e poi sciolti una volta asciutti, permette di ottenere una piega ondulata di grande effetto.
Inoltre, richiede poco tempo e si può eseguire sia su capelli corti che lunghi. L’ideale è farlo la sera, così da svegliarsi la mattina con una messa in piega pronta da essere sfoggiata nel corso della giornata.
La moda dettata dalle passerelle e dalle beauty guru si è più volte soffermata sulle cosiddette onde beach waves, le onde sui capelli effetto spiaggia. Sono quelle spontaneamente create dall’effetto combinato dell’acqua salata del mare, della sabbia e del sole. I capelli assumono un effetto mosso che ultimamente in tante hanno cercato di ricreare a casa, perfezionando la tecnica e magari con qualche aiutino, come il ferro arricciacapelli.
Ma si sa che il calore è nemico dei capelli, soprattutto se usato con una certa frequenza. La piega torchon, invece, è un metodo, oltre che molto facile, anche protettivo, perché non necessita di calore. Consiste semplicemente nell’attorcigliare i capelli, così fargli assumere la forma ondulata. E più restano arrotolati più la piega rimarrà duratura nel tempo.
Risale a inizio Novecento l’invenzione dei primi ferri arricciacapelli, dei bigodini riscaldati e del trattamento della permanente, eseguito la prima volta dal parrucchiere tedesco Karl Ludwig Nessler nel suo negozio a Londra. La sua “cavia” era la moglie. Negli anni ’20 e ’30 le donne arricciavano le ciocche e le raccoglievano in chignon, oppure portavano i capelli sciolti preferendo le cosiddette finger waves, ovvero le onde piatte, ottenute proprio coi primi strumenti appositi immessi sul mercato in quegli anni.
L’acconciatura riccia è ritornata sulle teste delle grandi attrici degli anni ’30 e ’50, mentre negli anni ’70 e ’80 la moda imperante erano i capelli cotonati e voluminosi. La moda è cambiata drasticamente negli anni Novanta, che hanno visto l’imporsi di piastre e chiome estremamente lisce e sleek.
Poi l’inversione di rotta degli ultimi anni, col ritorno della permanente, della chioma disordinata al naturale o del riccio ottenuto con qualunque metodo, meglio ancora se semplice ed economico: ed ecco la piega torchon.
Una paladina dell’orgoglio curly è la First Lady Michelle Obama. Ma anche altre donne del mondo dello spettacolo hanno proposto dei look eleganti o sbarazzini con chiome ribelli e “disordinate”, dove a farla da padrone erano boccoli e onde, più o meno naturali. Basti pensare a Zendaya, a Sarah Jessica Parker o ancora a Rihanna.
Chi ha i capelli corti ha bisogno di qualche accortezza in più, ma può ugualmente cimentarsi con questa tecnica ottenendo ottimi risultati:
L’ideale sarebbe coprire la testa con una retina o con una fascia e dormire con i capelli così sistemati, così da dare loro il tempo di mettersi in piega durante la notte. La mattina, con una certa accortezza, basterà rimuovere forcine ed elastici, senza stressare o tirare i capelli.
Per le chiome lunghe, il discorso è più facile:
Con i capelli lunghi si può procedere in due modi: optare per più torchon oppure per due soli torchon da incrociare sulla testa a mo’ di cerchietto di capelli, uno in una direzione e uno nell’altra, per un ulteriore risparmio di tempo e fatica.
Come ottenere una perfetta piega torchon? Ecco alcune preziose dritte:
Giornalista e speaker radiofonica, scrivo tanto e chiacchiero ancora di più. Eterna indecisa e inguaribile romantica, vivo la vita in un precario equilibrio tra pessimismo cosmico e sincero entusiasmo.
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