Lampada abbronzante: istruzioni per l'uso per non farsi (anche molto) male

Se non sapete rinunciare a una seduta di lampada abbronzante per sfoggiare un colore dorato tutto l'anno, forse è il caso che impariate almeno a capire come usare lettini e docce solari per non rischiare spiacevoli inconvenienti.

Chi è un patito dell’abbronzatura spesso durante i mesi invernali “soffre” nel vedere la sua pelle diventare pallida, e per questo non rinuncia ad abituali sessioni di lettini o docce solari; attenzione, però, la lampada abbronzante, esattamente come i raggi solari, può essere estremamente dannosa per la nostra pelle, e perciò va usata con cautela e prudenza.

Lampada abbronzante: come abbronzarsi velocemente senza rischi

La lampada abbronzante è ovviamente un modo utile per sfoggiare perennemente quel bel colorito dorato tipico dei mesi estivi, anche quando il tempo è grigio; tuttavia, per raggiungere la tonalità di pelle abbronzata che desideriamo non dobbiamo pensare che sia un “tutto e subito”: l’obiettivo della lampada abbronzante non deve infatti essere obbligatoriamente quello di raggiungere la maggior intensità di colore nel minore tempo possibile, quanto piuttosto quello di ottenere un colore adeguato, sano e che resista nel tempo.

Per questo motivo è meglio scegliere tempi e intensità della seduta, riducendoli così da ottenere un colorito più leggero, ma più duraturo.

Altra cosa fondamentale è ricordarsi di usare creme solari che proteggano dai raggi UVA e UVB con un fattore di protezione che va dai 30 ai 50, anche per chi ha un fototipo scuro. L’intensità di una lampada è infatti superiore a quella di una giornata di sole estivo; utilizzare una crema protettiva non farà diminuire l’abbronzatura, ma la proteggerà aiutandovi anche a prevenire problemi di secchezza e opacità.

Lampada abbronzante: lettino o doccia solare?

Prima di tutto dobbiamo fare una distinzione di base: esistono lampade UVA ad alta pressione e lampade a bassa pressione miste UVA e UVB. Le lampade ad alta pressione sono quelle che donano un’abbronzatura immediata ma poco duratura perché è ottenuta dalla foto-ossidazione della melanina già presente nella pelle.

Le lampade a bassa pressione garantiscono invece un’abbronzatura duratura, perché gli UVB attivano i melanociti e inducono la sintesi di nuova melanina. Per la lampada ad alta pressione il tempo di esposizione varia dai 15 ai 20 minuti, mentre per quella a bassa pressione il tempo di esposizione è minore a varia dai 6 ai 12 minuti circa. In qualsiasi caso il tempo di esposizione è molto soggettivo e deve tener conto del fototipo del sottoposto.

I dermatologi consigliano l’uso delle lampade a bassa pressione perché rilasciano uno spettro simile a quello del sole e quindi meno dannoso per la nostra pelle.

Per entrambe le lampade, sia ad alta che a bassa pressione, esistono due alternative: il lettino e la doccia solare.

Non ci sono motivi particolari per scegliere l’una o l’altra: generalmente la doccia solare è considerata più igienica del lettino, visto che non richiede un contatto diretto tra il corpo e la superficie della macchina; una seduta in doccia è inoltre più veloce di quella nel lettino. È invece preferibile il lettino se, ad esempio, soffrite di claustrofobia.

La lampada abbronzante fa male?

Veniamo ora alla domanda più importante: abbronzarsi con una lampada fa male a prescindere, più o meno dell’esposizione solare?

Sicuramente, ci sono studi recenti, riportati sul sito di Airc, che hanno dimostrato che l’abuso di lampade e lettini può esporre a un maggior rischio di tumori cutanei; in particolare, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha rilevato un rischio di melanoma aumentato del 75% in coloro che fanno uso di lampade abbronzanti al di sotto dei 35 anni.

È il motivo per cui c’è un decreto ministeriale, pubblicato nel 2011 dal Ministero della Salute, che vieta l’accesso a lampade, docce e lettini solari ai minorenni (e alle donne in gravidanza, ai soggetti che soffrono o hanno sofferto di neoplasie della cute e infine ai soggetti con fototipo I e II, ovvero chi si può scottare facilmente).

Ma esiste un’alternativa alle lampade? I dermatologi consigliano le creme o gli spray autoabbronzanti, che non fanno correre rischi perché, ovviamente, non espongono ai raggi UV. Tuttavia, anche usando questi prodotti non bisogna dimenticare di proteggere la pelle durante l’esposizione al sole, perché gli autoabbronzanti non forniscono protezione.

In generale, i dermatologi e gli esperti in generale si trovano d’accordo nel dire che una lampada abbronzante ogni mese e mezzo/due non è dannosa, ma il suo abuso o uso scorretto provocherà sicuramente danni al soggetto. Una buona lampada una volta ogni tanto, in un degno centro estetico con personale qualificato vi aiuterà a mantenere l’abbronzatura guadagnata durante la vacanza o a prepararvi ai primi raggi di sole senza recare danni alla vostra pelle: fate solo attenzione a non abusarne.

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