Sempre più popolare e apprezzato, il facial cupping è un trattamento in grado di restituire benefici tangibili alla pelle del viso: eccone le caratteristiche ed eventuali effetti collaterali.
Andiamo a vedere più nel dettaglio cos’è il facial cupping, come funziona il trattamento, i suoi vantaggi e gli eventuali effetti collaterali.
Il facial cupping, noto anche come coppettazione facciale, è un particolare trattamento non invasivo che prevede l’applicazione di piccole coppette in silicone o vetro borosilicato sulla pelle del viso, andando a creare una leggera depressione, simile al sottovuoto (il principio della vacuum terapia) volta a richiamare il sangue nella zona trattata, in modo tale da migliorare il microcircolo venoso e linfatico. Le coppette utilizzate possono essere di diverse dimensioni e vengono fatte scivolare sulla cute detersa, dove rimangono adese grazie appunto al vuoto che si crea al loro interno.
Tale tecnica mira così a rendere la pelle più tonica e compatta, stimolando al contempo la produzione di collagene ed elastina e migliorando il naturale colorito. Il facial cupping affonda le proprie radici nella medicina tradizionale cinese, dove tale tecnica veniva utilizzata per trattare una vasta gamma di disturbi fisici e per migliorare il flusso energetico del corpo.
Nel corso del tempo, questa pratica è stata adattata e adottata anche dalla cultura occidentale come trattamento di bellezza, oggi più amato che mai.
Il meccanismo d’azione alla base del facial cupping si basa sull’effetto meccanico di aspirazione esercitato dalle coppette sulla pelle, per mezzo di un’apposita pompa.
Prima di procedere al trattamento è tuttavia importante applicare un olio o una crema sulla pelle del viso per consentire alle coppette di muoversi agevolmente senza provocare attrito. Ogni coppetta viene infatti spostata e fatta scorrere delicatamente sulla pelle mediante una serie di movimenti circolari che agevolano il flusso sanguigno e linfatico, determinando una migliore ossigenazione dei tessuti e riattivando la microcircolazione.
Il trattamento dura in genere dai 10 ai 20 minuti. Le coppette vengono fatte scivolare sul viso con delicati movimenti, evitando le zone più sensibili, al fine di non provocare la formazione di piccoli ematomi transitori. Occorre tuttavia tenere presente che esistono diverse tecniche di applicazione del facial cupping, tra cui la tecnica statica, in cui le coppette vengono mantenute ferme su determinate aree del viso, e la tecnica dinamica, in cui le stesse vengono spostate sulla superficie cutanea in maniera strategica e mirata.
Numerosi sono i benefici che il facial cupping è in grado di restituire alla pelle del viso. Ecco i principali:
Se eseguito correttamente da professionisti, il facial cupping è considerato sicuro e generalmente non provoca effetti collaterali rilevanti. Tuttavia esistono alcuni rischi da tenere in considerazione:
È quindi importante affidarsi a terapisti qualificati ed evitare il fai da te, per minimizzare qualsiasi effetto indesiderato. Inoltre è bene evitare la pratica in caso di patologie della pelle o disturbi della coagulazione.
In conclusione il facial cupping è senza dubbio una tecnica interessante, che merita di essere presa in considerazione per migliorare l’aspetto e la salute della pelle del viso. Tuttavia prima di sottoporsi al trattamento è opportuno informarsi sui possibili rischi connessi. Con le dovute accortezze e mani esperte, la coppettazione facciale può rivelarsi un prezioso alleato di bellezza.
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