Ci si riferisce alla melanina come a quell’elemento che conferisce alla pelle, ai capelli e all’iride degli occhi il loro colore naturale, e non si tratta che di pigmenti neri, bruni o rossastri; nell’uomo esistono più forme di melanina, come l’eumelanina, la feomelanina e la neuromelanina, tutte sostanze insolubili, sia nell’acqua che negli acidi, che difendono il genoma dall’azione nociva dei raggi ultravioletti, e svolgono perciò una funzione protettiva.

Proprio dalla melanina, e dalla quantità presente nel corpo, dipende fondamentalmente il colore della pelle, così come l’abbronzatura che ricaviamo quando ci esponiamo al sole.
Ma per rispondere alla domanda cos’è la melanina, occorre essere più precisi.

Cos’è la melanina?

melanina cos'è
Fonte. web

Come abbiamo anticipato, la melanina non è che un insieme di pigmenti naturali della pelle, prodotti da alcune cellule, i “melanociti”, in grado di conferire a ciascuno di noi la colorazione di epidermide, capelli e iride, in base al proprio fototipo, alle caratteristiche individuali e al fenotipo di appartenenza.

In misura minore il colorito della pelle è però dovuto anche all’emoglobina che, nel momento in cui lega l’ossigeno, fa assumere al sangue un colore rosso vivace donando alla pelle la caratteristica colorazione rosata.

Non è sbagliato affermare che alcuni cibi di colore giallo o arancio contribuiscano a determinare il colorito cutaneo; questo accade per via dei pigmenti carotenoidi, contenuti soprattutto in alimenti come, ad esempio, carote, albicocche, peperoni, pomodori. Se avete sentito dire che dovete mangiare carote per migliorare l’abbronzatura, beh, non è una cosa del tutto infondata! I pigmenti carotenoidi influenzano talmente tanto la colorazione delle pelle che, in caso di dieta eccessivamente ricca di questi alimenti, la pelle può assumere una colorazione giallastra, che si definisce “carotenosi”.

Come detto, la melanina viene prodotta dai melanociti, attraverso un processo di melanogenesi, che si compone di quattro fasi: produzione dei melanosomi nei melanociti, sintesi della melanina dentro i melanosomi, che ha inizio a partire dalla tirosina, un amminoacido che il nostro organismo è in grado di produrre partendo dalla fenilalanina; si ha poi il trasferimento dei melanosomi dai melanociti ai cheratinociti e, infine, la degradazione dei melanosomi

Il numero dei melanociti è più o meno lo stesso per tutti, indipendentemente dalla razza, ma con l’avanzare dell’età il numero dei melanociti attivi in grado di produrre melanina si riduce; il fenomeno è ben visibile nella tipica “imbiancatura” dei capelli, che diventano canuti proprio per via della perdita di attività dei melanociti presenti nei follicoli piliferi.

Tipi di melanina

In realtà esistono due tipi di melanina: l’eumelanina, il pigmento più scuro e insolubile, e la feomelanina, il pigmento rosso-giallastro ricco di zolfo; proprio a seconda del tipo di melanina e delle dimensioni dei melanosomi, si è soliti distinguere fra i tre tipi razziali, negroide, in cui i melanosomi sono molto grandi e particolarmente ricchi di eumelanina, caucasico, dove i melanosomi sono più piccoli e contengono eumelanina, e celtico, con melanosomi sono ancora più piccoli e contenenti feomelanina.

A cosa serve la melanina?

melanina a cosa serve
Fonte: web

Principalmente la melanina protegge; questo avviene grazie allo schermo protettivo che si forma sul nucleo dei cheratinociti, il quale agisce da filtro, assorbendo e respingendo gran parte delle radiazioni solari, e mettendo al riparo il corpo dall’azione nociva dei raggi ultravioletti. Non solo, la melanina neutralizza la produzione di radicali liberi in risposta ai raggi ultravioletti, prevenendo l’invecchiamento cutaneo e alcune malattie degenerative. Inoltre, raccoglie un numero ottimale di raggi solari aumentando l’assorbimento della luce diffusa all’interno dell’occhio.

La mancanza di melanina

Esistono delle patologie associate alla produzione inferiore o eccessivamente abbondante di melanina, alcune delle quali congenite. L’albinismo, ad esempio, è appunto il difetto congenito di chi nasce completamente privo di melanina, e mostra una pelle chiarissima, capelli bianchi e occhi dalle iridi rossastre; l’albinismo è presente in tutti i fenotipi umani, e per chi ne soffre esporsi al sole rappresenta un rischio, perché non si hanno le difese contro i raggi ultravioletti.

11

Altre malattie legate alla produzione di melanina sono la vitiligine e il melasma, che si manifestano rispettivamente per la presenza di zone ipopigmentate o iperpigmentate, mostrando quindi una pelle a chiazze. I melanociti sono però interessati anche allo sviluppo del più letale tumore maligno della pelle, il melanoma, che, tra i sintomi, presenta proprio la melanina nelle urine. Per prevenire questa forma di cancro è fondamentale proteggere sempre la pelle con creme solari, adeguate al proprio fototipo, quando ci si espone ai raggi UV (soprattutto UV-B), che possono danneggiare il derma, lo strato profondo della pelle, favorendo la proliferazione di cellule tumorali.

Quando assumere gli integratori di melanina

integratori di melanina
Fonte: web

Data l’importanza della funzione della melanina, chi ne è sprovvisto potrebbe aver bisogno, in alcune fasi della sua vita, di assumere elementi attivatori di melanina, come gli integratori, disponibili in commercio, che in realtà non contengono melanina, ma semplicemente vitamine e minerali che “stimolano” proprio la sua produzione.

Ma dato che la cosa più importante è proteggersi contro scottature e radiazioni, è opportuno integrare la propria alimentazione con alcuni elementi, fra cui senz’altro ci sono l’uva nera, i mirtilli, le prugne, oppure quegli alimenti già indicati, ricchi di carotenoidi, come radicchio, albicocche, melone, peperoni, pomodori, cocomero e ciliegie. Anche integratori a base di zinco, selenio, vitamina A, beta-carotene, licopene e vitamina E sono utili e specifici per la pelle.

È però di estrema importanza ricordare che, indipendentemente dal vostro fototipo, e anche se vantate una pelle già molto scura, questa deve essere sempre e comunque protetta, soprattutto se vi esponete al sole per le prime volte, usando creme solari adatti al proprio colorito.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!