"Mi hanno fatto sentire una m***a perché sono in forma. È bodyshaming?"
Il bodyshaming non è "solo per persone sovrappeso". Anche le persone in forma criticate perché stanno bene con se stesse ne sono vittime, allo stesso modo.
Il bodyshaming non è "solo per persone sovrappeso". Anche le persone in forma criticate perché stanno bene con se stesse ne sono vittime, allo stesso modo.
“Negli ultimi due giorni, le persone nella vita reale, che dovrei chiamare amici, mi hanno fatto stare male per il fatto di essere in forma.
Sono stata chiamata ‘stronza skinny’, e mi è stato detto che i miei social media sono ‘irresponsabili’ perché le altre donne guardano le mie foto, non leggono le mie didascalie e mi odiano perché le faccio sentire insicure. Sembra che non abbia il diritto di apprezzare il mio corpo.
Ciò che è assurdo è che sembra che solo le persone in sovrappeso possano essere offese da certi commenti, mentre le persone in forma e che mangiano in modo sano no. Mi hanno fatta sentire come una merda per il fatto di essere sconvolta da questi commenti, eppure non mi sognerei mai di fare bodyshaming verso le persone in sovrappeso, così come non lo farei con le persone in sottopeso.
Cerco di fare del mio meglio per sollevare le donne su questa piattaforma e nella vita reale, soprattutto perché i commenti negativi quando ero più giovane mi rendevano così insicura e mi facevano sentire in maniera terribile.
Sbuffavo quando mi dicevano che ero cicciotella, mi chiamavano ‘Paki’, quindi usavo la crema sbiancante per la pelle e cercavo di allontanarmi il più possibile dalla mia cultura indiana.
Sono fortunata ad aver trovato un posto dove mi sento sicura – mi ci sono voluti solo 34 anni. Quindi mi viene detto che non mi è permesso sentirmi bene e dimostrarlo al mondo. Dopo qualche buon consiglio da parte di @poornabell, sto prendendo possesso dei miei social media. I miei social media. La negatività e il giudizio non sono i benvenuti qui e so per certo che ho aiutato e sto aiutando gli altri nel loro viaggio. Se non vi piace, o faccio stare male, siete liberi di andare a farvi fottere“.
Il post Instagram di Nisha invita a riflettere su qualcosa che generalmente non è preso in considerazione: se i commenti negativi sotto le foto di persone in sovrappeso sono da considerarsi bodyshaming, perché non dovrebbero esserlo altrettanto quelli lasciati sotto le immagini di persone in forma, criticate solo per il fatto di sentirsi in pace con se stesse e bene con il proprio corpo, e di rappresentare quindi una fonte di insicurezza per le altre?
Perché, nei social dove tutti hanno spazio e opportunità per dire la loro, per chi ha un corpo curato non esiste il diritto di mostrarlo senza essere accusato di vanità o di sminuire gli altri? Il bodyshaming significa anche questo: significa chiamare una ragazza in forma una “skinny bitch”, una stronza magra, solo per il suo aspetto fisico.
Dietro il perbenismo spesso ipocrita e volutamente ostentato di molti, c’è anche questo: il farsi portavoce di cause sicuramente più “facili”, attaccando tutto ciò che non rientra nel cosiddetto politically correct. Ma anche, e soprattutto questo, è sbagliato. Soprattutto se, come Nisha, si cerca di far passare un messaggio di autostima e di body positive per tutte le donne, qualunque sia la loro taglia.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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