Massaggio endodermico, il rullo che migliora tonicità e circolazione

Abitudini scorrette, uno stile di vita poco sano e spesso predisposizioni congenite e familiari possono contribuire a determinare una sofferenza a carico della circolazione sanguigna: il massaggio endodermico rappresenta una valida soluzione nel combatterne i sintomi.

Cellulite, smagliature, ritenzione idrica e pelle a buccia d’arancia sono inestetismi piuttosto comuni e spesso difficili da accettare, che possono colpire in gran parte le donne ma anche gli uomini. Innumerevoli possono esserne le cause che generalmente spaziano dalle abitudini quotidiane scorrette a uno stile di vita poco equilibrato. A queste vanno poi ad aggiungersi fattori di tipo endogeno, quali la genetica e la predisposizione familiare.

Arginare tali inestetismi, riscoprendo il proprio corpo tonico e sicuramente più in forma, è possibile: innumerevoli sono infatti i trattamenti estetici non invasivi che agendo direttamente sulla circolazione sanguigna compromessa, possono apportare non pochi benefici. Primo tra tutti è senza alcun dubbio il massaggio endodermico, un vero e proprio massaggio connettivale aspirato, volto a riattivare l’irrorazione vascolare, ossigenando le cellule mediante un meccanismo che sollecita i tessuti cutanei attraverso una leggera aspirazione.

Riattivando la circolazione sanguigna e restituendo ossigeno alle cellule che costituiscono i tessuti, questi subiscono un vero e proprio processo di “ringiovanimento” che concorre nel rassodamento della pelle e nel progressivo riassorbimento del grasso corporeo in eccesso.

Al contempo, la pressione esercitata dal massaggio endodermico permette di riattivare la circolazione linfatica, agevolando il contrasto della ritenzione idrica e del gonfiore che la stessa comporta, rimodellando di conseguenza la silhouette.

Cos’è il massaggio endodermico?

Il massaggio endodermico è un trattamento estetico non invasivo, impiegato al fine di arginare eventuali insufficienze a carico del microcircolo sanguigno e linfatico, andando in tal modo a contrastare di conseguenza, i principali inestetismi correlati quali stasi linfatica, ristagno, gonfiore, cellulite e pelle a buccia d’arancia.

Il trattamento viene effettuato mediante una specifica apparecchiatura estetica all’avanguardia, caratterizzata da un manipolo alle cui estremità sono posti due rulli in acciaio separati da una sezione vuota.

Passato sulla superficie della pelle, il manipolo va a creare un’aspirazione progressiva accompagnata da movimenti di arrotolamento e srotolamento: questo particolare movimento aiuta a stimolare la circolazione sanguigna e linfatica, concorrendo a ossigenare i tessuti profondi, sollecitando di conseguenza anche i tessuti adiposi.

In relazione alla velocità con cui vengono mossi i rulli, e alla potenza di aspirazione esercitata dal macchinario, il massaggio endodermico può così aiutare a combattere e ad arginare una vasta gamma di inestetismi cutanei accomunati da una sola causa principale: la cattiva circolazione.

Come si esegue il massaggio endodermico?

Una seduta di massaggio endodermico in genere ha una durata variabile dai 30 a 60 minuti a seconda della condizione del soggetto. Esso, attraverso uno specifico macchinario dotato di  un manipolo a rulli, coniuga i benefici della pressoterapia all’azione del trattamento vacuum, costituito dalle note coppette aspiranti.

Attraverso i movimenti del macchinario, uniti alla manualità dell’operatore estetico che provvede a muovere il manipolo dal basso verso l’alto, è possibile sollecitare lo strato cutaneo superficiale, comprimendo, grazie all’aspirazione, anche i tessuti profondi. In questo modo si ridistribuiranno uniformemente le cellule adipose e drenare al contempo i liquidi in eccesso, migliorando l’ossigenazione, così come la circolazione sanguigna e linfatica.

L’azione benefica del massaggio endodermico viene altresì massimizzata dall’impiego di oli essenziali e cosmetici funzionali che aiutano a promuovere ulteriormente il drenaggio dei liquidi, restituendo ai tessuti idratazione, nutrimento ed elasticità.

Il massaggio endodermico può tuttavia rivelarsi una valida soluzione non solo nella riduzione degli inestetismi che una sofferenza del microcircolo comporta, ma anche nel trattamento dei caratteristici segni del tempo che si manifestano generalmente sul viso quali rughe, pelle asfittica e atonia, così come di borse e occhiaie congenite.

Viene da sé che tale trattamento, essendo così versatile e per nulla doloroso e invasivo, è indicato per coloro che desiderano migliorare la propria condizione fisica, ritrovando l’originaria tonicità, elasticità e compattezza dei tessuti del viso e del corpo.

Massaggio endodermico: i benefici

I benefici apportati dal massaggio endodermico sono innumerevoli: dalla riduzione delle adiposità localizzate e della cellulite, all’incremento della tonicità cutanea, senza tuttavia tralasciare la significativa attenuazione delle rughe e delle borse sotto gli occhi così come il rassodamento delle zone corporee solitamente più critiche quali pancia, fianchi, cosce e glutei.

Uno tra i principali vantaggi è comunque rappresentato dalla sicurezza del trattamento che, simulando in toto un massaggio manuale linfodrenante,  non presenta rischi né controindicazioni legate a possibili sostanze impiegate in genere nei trattamenti rimodellanti o effetto lifting medico estetici convenzionali.

Tuttavia occorre tenere presente che, proprio il massaggio endodermico, oltre a rappresentare un’alternativa alle più classiche “terapie d’urto” contro cellulite, adiposità localizzata, pelle a buccia d’arancia e ritenzione idrica, garantisce ottimi risultati anche in contesti più delicati quali gravidanza o nel trattamento di patologie a carico delle articolazioni quali cervicalgia, lombosciatalgia e disturbi provocati dalla pratica sportiva intensa.

Le controindicazioni al massaggio endodermico

Il massaggio endodermico in genere non presenta controindicazioni significative, tuttavia in alcuni casi è possibile riscontrare un arrossamento generalizzato e un leggero pizzicore relativo alle aree trattate, entrambe manifestazioni che tengono a giungere a risoluzione nell’arco di poche ore.

Di fatto però sarebbe opportuno evitare il trattamento in presenza di cellulite al quarto stadio o qualora si evidenzino tessuti infiammati o dolenti così come se presenti placche metalliche, fasce muscolari eccessivamente forti o qualora si sia stati colpiti da tumore nei 5 anni precedenti.

Prima di procedere è sempre comunque consigliato un consulto con l’operatore estetico professionista che saprà suggerire il protocollo d’azione più indicato in funzione delle condizioni fisiche e necessità.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!