Bubble mask: come funziona - se funziona davvero - la maschera che fa schiuma
La bubble mask non è una maschera viso all'argilla come le altre: una volta applicata, genera bollicine frizzanti sul viso. Ma funziona davvero?
La bubble mask non è una maschera viso all'argilla come le altre: una volta applicata, genera bollicine frizzanti sul viso. Ma funziona davvero?
Detersione e pulizia unite a divertimento: se l’applicazione della bubble mask ha avuto tutto questo successo sin dalla sua comparsa sul mercato del beauty è stato anche perché si è distinta molto dalle altre maschere presenti già in commercio. La scelta è davvero sconfinata, le case cosmetiche offrono maschere di ogni tipo e per ogni esigenza: in tessuto, peel off, da risciacquare, idratanti o opacizzanti o ancora nutrienti. Insomma, sempre più sono diventate un prodotto da routine di bellezza, anche perché veloci da utilizzare, pratiche, comode anche da portare con sé in viaggio.
Circa un paio di anni fa ha fatto la sua comparsa la famigerata bubble mask, maschera viso effetto lifting, detox e idratante a base di acido mandelico, molto diversa dalle sue sorelle allora in commercio. In breve tempo è diventata virale, grande protagonista sui sociale e nei tutorial. Anche se all’apparenza sembra una comune maschera all’argilla, in realtà ha una particolarità, che si nota solo una volta applicata sul viso.
Nata in Corea, dove le donne sono ossessionate dalla cura della pelle, la sua fama ha viaggiato veloce in rete, complice anche la “pubblicità” di note star come Miley Cyrus e Lucy Hale e di tante beauty blogger e guru del settore. A differenza delle altre maschere queste hanno una particolarità che rende il loro utilizzo anche buffo e simpatico: la texture del prodotto, infatti, cambia una volta applicata sul viso.
Il gel reagisce con l’ossigeno presente nell’aria dando origine a bollicine frizzanti: l’effetto è simile a quello di una bibita gassata versata in un bicchiere. Il procedimento chimico alla base della trasformazione “spumeggiante” è dovuto al perfluoropolietere. Le bollicine che “frizzano” rendono immediatamente la pelle più pulita e luminosa e il viso appare come rigonfiato.
Si può considerare la bubble mask una sorta di ossigenoterapia, ma con le dovute differenze, perché sicuramente il trattamento prevede una pulizia più profonda. La maschera, invece, agisce più in superficie, ma è un buon compromesso tempo-denaro. Non ci si può aspettare un effetto duraturo, ma più immediato e “divertente”, benché meno efficace.
Esistono due tipi di bubble mask: le maschere a base di argilla e carbone che si spalmano sul viso e quelle in tessuto imbevute di siero. In queste ultime è contenuto un ingrediente tecnologico, un polimero, a base di fluoro, carbonio e ossigeno, che a contatto con il viso libera l’ossigeno attivo che fa frizzare la maschera. In entrambi i casi, una volta trascorso il tempo di posa basta rimuovere e sciacquare il viso.
Un po’ di solletico durante il tempo di posa è normale ed è dovuto all’azione delle bollicine sul viso.
Le bollicine agiscono immediatamente sulla pelle rimuovendo sporco, sebo e impurità, puliscono l’epidermide, spianano i segni d’espressione (attenuando i segni del tempo) e donano luminosità al colorito, eliminando il grigiore, le opacità e l’effetto stanchezza.
Solitamente le maschere contengono anche sostanze nutrienti e lenitive, dalle proprietà idratanti. Ma i benefici maggiori vengono dall’azione dell’ossigeno attivo sprigionato: aumenta la microcircolazione che a sua volta stimola la produzione di collagene, libera i pori favorendo la pulizia del viso e contribuendo a rendere la pelle più bianca. Per questo le donne orientali sono così affezionate al prodotto: la pelle “effetto perla” per loro è un vero must.
Inoltre, l’ossigeno uccide i batteri che possono annidarsi nei pori e che possono dare luogo a brufoli e punti neri, soprattutto nelle pelli più grasse e a tendenza acneica.
In profumeria e su Amazon i prodotti in vendita, tra cui scegliere, sono tanti. Oltre alla maschera in tessuto monodose esiste anche quella classica, da stendere sul viso con le mani o aiutandosi con un pennello. In questo caso, è venduta o in flacone dotato di erogatore o in confezione classica con coperchio. Eccone alcuni.
Maschera in tessuto imbevuta di una formula effetto bollicine con spirulina marina di origine naturale. Da utilizzare un paio di volte a settimana per detossinare e ossigenare la pelle, rendendola immediatamente più luminosa. Ottimo rapporto qualità prezzo.
Può dare luogo a una sensazione di pizzicore, soprattutto sulle pelli più secche, come hanno fatto notare alcune clienti nelle recensioni.
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Maschera purificante in bolle, lascia la pelle profondamente pulita, purificata e pronta per i successivi trattamenti o il make-up. Da applicare su pelle asciutta, detersa e struccata, evitando la zona del contorno occhi. Dopo pochi minuti di posa, la maschera si trasforma in un soffice strato di bolle, che rimuovono sporco e impurità.
I clienti apprezzano, oltre all’efficienza, anche l’aspetto “divertente” delle bolle in azione.
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Deterge ed esfolia, grazie alla presenza del 2% di acido glicolico. Le bolle rimuovono impurità e cellule morte, rendendo la pelle morbida al tatto e piacevolmente detersa.
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Una volta applicata, le bolle gassate entrano in azione, liberando i pori e lasciando la pelle morbida, liscia, pulita. Se ne consiglia l’utilizzo 2-3 volte a settimana. Coloro che l’hanno acquistata apprezzano molto il pennello per applicarla contenuto nella confezione.
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Innovativa maschera al carbone schiumogeno, senza parabeni e dermatologicamente testata, che contiene migliaia di microbolle nutrienti che puliscono i pori dalle impurità.
Chi l’ha provata ne ha apprezzato le proprietà purificanti e rinfrescanti.
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Giornalista e speaker radiofonica, scrivo tanto e chiacchiero ancora di più. Eterna indecisa e inguaribile romantica, vivo la vita in un precario equilibrio tra pessimismo cosmico e sincero entusiasmo.
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