La cosmetica è una vera e propria scienza che affonda le sue radici nell’Antico Egitto, dove donne e uomini erano soliti curare la propria immagine con oli e sostanze di origini naturali. Gli egizi cospargevano il corpo di unguenti, allungavano la forma degli occhi con il kajal e dipingevano le labbra con ossido di rame e ferro.

Nel corso dei secoli la cosmetica si afferma come un alleato di bellezza volta a prendersi cura di viso, corpo e capelli. Successivamente è stata divisa in sottogruppi in base alle finalità e ai campi di applicazione. Uno di questi è la cosmetica funzionale.

Cosmetica funzionale: cosa significa?

La cosmetica funzionale viene così definita in quanto la sua funzione è quella di avvalersi di una serie di cosmetici finalizzati a mantenere in buono stato la pelle, profumare il corpo e ridurre gli inestetismi. In questa categoria rientrano i prodotti per detergere e idratare il viso (come sieri, creme, tonici) e per curare la bellezza di corpo e capelli (come bagnodoccia, shampoo, balsamo, termoprotettore per capelli, ecc..).

La finalità della cosmetica funzionale è quella di proteggere la cute svolgendo un’azione preventiva e non curativa. Ciò significa che i prodotti che compongono la cosmesi funzionale non vantano proprietà terapeutiche: ad esempio, i cosmetici funzionali possono ridurre l’inestetismo della pelle a buccia d’arancia, ma non possono curare la cellulite, essendo questa una vera e propria patologia per la quale è necessario sottoporsi a un trattamento farmacologico.

Una semplice crema anti-age per il viso è un tipico esempio di cosmetico funzionale, poiché contiene una serie di nutrienti e sostanze che insieme prevengono l’invecchiamento cutaneo, ma non possono risolvere il problema dell’invecchiamento.

I principi della cosmetica funzionale

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L’olio di ricino tra le sostanze funzionali. Fonte: Pinterest@abiby

I principi attivi, o sostanze funzionali, della cosmesi funzionale sono sostanze dotate di una determinata attività biologica, e vengono impiegati per migliorare l’aspetto della superficie sulla quale sono applicati.

Una sostanza funzionale è, quindi, quell’ingrediente che svolge una funzione specifica e che viene formulato insieme ad altre sostanze per migliorare la superficie su cui viene applicato. I principi attivi della cosmesi funzionale possono essere di origine minerale o estratti dal regno vegetale (dove troviamo oli e burri) e dal regno animale dove troviamo miele, polline e propoli.

L’azione cosmetica delle sostanze funzionali

Le sostanze funzionali possiedono diverse azioni cosmetiche e ognuna di esse è mirata a svolgere una funzione e agire per il miglioramento della pelle. Eccone alcune:

  • azione abbronzante, ossia in grado di accelerare il processo di sintesi della melanina, favorendo una rapida e intensa abbronzatura;
  • azione abrasiva, che riduce le asperità della pelle e agisce meccanicamente sull’epidermide eliminando le cellule morte;
  • azione acidificante, mantiene o ripristina l’acidità fisiologica della pelle, proteggendo il mantello idro-lipidico naturale;
  • azione ammorbidente e emolliente, che grazie alla presenza di sostanze idrofile limita l’inaridimento della pelle e la conseguente desquamazione;
  • azione anti-rughe, che mantiene la pelle levigata prevenendo e attenuando l’insorgere delle rughe;
  • azione anti-solare, che assorbe una parte della radiazione ultra violetta (UVA-UVE) proteggendo la pelle da prolungate esposizioni solari che causano eritemi e invecchiamento cutaneo;
  • azione addolcente, che attenua le irritazioni di varia natura;
  • azione anti-sudorale, che diminuisce localmente l’entità della sudorazione;
  • azione decorativa, finalizzata al make-up del viso;
  • azione deodorante, che previene e inibisce la degradazione delle secrezioni sebacee e sudorali, impedendo la formazione di odori sgradevoli;
  • azione depilante, per eliminare temporaneamente i peli superflui;
  • azione idratante, in grado di apportare allo strato corneo i principi naturali presenti nella pelle, favorendo il mantenimento del tasso ottimale di umidità delle cellule epidermiche;
  • azione protettiva, che protegge l’epidermide dai danni causati dai fattori ambientali;
  • azione schiarente: conferisce un aspetto più chiaro ai capelli o migliora l’aspetto di macchie pigmentarie sulla pelle;
  • azione sebo-regolatrice, che normalizza la pelle in caso di eccessiva produzione di sebo;
  • azione tonificante, che conferisce tono e compattezza all’epidermide.

Cosmetica decorativa: perché si differenzia da quella funzionale

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Cosmesi decorativa. Fonte: Pinterest@thefashionspot

La cosmetica decorativa è quella branca della cosmetica che utilizza prodotti finalizzati ad abbellire e decorare il viso, come il make-up. Attraverso specifiche tecniche, la cosmesi decorativa aiuta a coprire difetti e inestetismi della pelle valorizzando occhi, labbra, viso e incarnato.

Il make-up svolge un’azione correttiva attraverso l’applicazione momentanea di prodotti studiati ad hoc per soddisfare diverse esigenze. Omogenizzare il tono della pelle mediante il fondotinta, illuminare gli occhi grazie all’ombretto, infoltire le ciglia attraverso il mascara, sono solo alcune delle funzioni svolte dalla cosmetica decorativa che, a differenza di quella funzionale, non corregge né previene inestetismi e difetti della pelle.

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