Lip blushing: in cosa consiste, vantaggi e controindicazioni

Ottenere labbra piene e definite, pur mantenendo un aspetto naturale è possibile grazie al lip blushing, una tecnica relativamente nuova che assicura un risultato duraturo, pur essendo meno invasiva di un classico filler.

Ancora una volta le labbra tornano ad essere protagoniste del make-up: se il biennio appena concluso ha in qualche modo costretto all’utilizzo di mascherine e dispositivi di protezione individuali, portando inevitabilmente ad accantonare gloss, lipstick e rossetti liquidi, così come i caratteristici filler labbra all’acido ialuronico, ora fortunatamente il desiderio di porre in primo piano proprio le labbra sta tornando ad essere una concreta realtà.

E così la bocca torna ad essere volutamente più piena, turgida e definita, questo grazie ad esempio a tecniche makeup quali l’overlining che vede l’utilizzo della matita labbra, più esteso rispetto al naturale contorno della mucosa, o banalmente ai filler che tuttavia necessitano di essere ripetuti nel tempo in modo tale da mantenere inalterato il risultato ottenuto.

In alternativa, oggi è possibile orientare la propria scelta verso il lip blushing, un trattamento estetico sempre più richiesto e apprezzato che promette un risultato duraturo ma, ancor di più naturale, come se le labbra fossero lievemente truccate, senza però cadere negli eccessi.

Cos’è il lip blushing?

II lip blushing è una tecnica piuttosto simile al microblading che, pur ricalcando perlomeno in parte il “tatuaggio” del contorno labbra tanto in voga negli Anni ’90, a contrario vede coinvolta l’intera mucosa labiale, il tutto in maniera estremamente soft.

Come infatti suggerisce il nome,  tale tecnica è ispirata all’utilizzo del blush che, in maniera leggera e diffusa dona al viso un aspetto sicuramente più sano e vitale: nel caso del lip blushing si interviene in maniera mirata sulla forma delle labbra, minimizzando eventuali asimmetrie e migliorandone al contempo il volume e il colore in maniera completa.

Viene da sé che il lip blushing può essere definito come un trucco semipermanente naturale, minimamente invasivo e dalla durata sicuramente maggiore (dai 3 ai 5 anni) rispetto ad un classico filler labbra.

Tuttavia punto di forza di tale tecnica è proprio il risultato naturale che la stessa è in grado di restituire: se infatti in passato, il contorno labbra veniva definito mediante l’utilizzo di pigmenti essenzialmente a base fredda che finivano per apparire troppo intensi, oggi il lip blushing predilige tonalità skin-tone che, oltre ad aiutare a correggere la forma delle labbra in maniera pressoché invisibile, permettono di ridisegnare la mucosa ex novo, valorizzandola al meglio grazie all’intensità di un colore estremamente modulabile.

Lip blushing: come si effettua

Trattandosi di un vero e  proprio trattamento estetico micro-invasivo, il lip blushing necessita di essere eseguito da personale esperto e qualificato. Durante la prima seduta, l’operatore effettua il disegno delle labbra e definisce la tonalità più adatta che verrà utilizzata in fase di realizzazione: procede poi all’esecuzione del “tatuaggio” mediante l’uso di micro-aghi, perfezionando il tutto durante la seconda seduta, a distanza di circa un mese, dove lo stesso verrà nuovamente ribattuto in modo tale da prolungare l’effetto finale.

Terminata ogni seduta, occorre tenere presente che il colore apparirà piuttosto marcato e intenso: sbiadirà progressivamente perdendo circa il 30/50% della sua intensità nel corso delle settimane successive, raggiungendo così la tonalità scelta inizialmente. Terminato il trattamento, occorre adottare solo qualche piccola accortezza: idratare a fondo le labbra utilizzando con frequenza lip balm, volumizzante labbra o burrocacao, meglio se privo di sostanze potenzialmente allergizzanti o irritanti.

I benefici e gli effetti

Innumerevoli sono i benefici dati dal lip blushing: in primis il risultato naturale che la tecnica permette di ottenere.  Non meno importante è di certo la durata del trattamento che, rispetto al filler labbra o al microblading, si estende circa da 3 a 5 anni in relazione all’età, e alla velocità con cui avviene il turn over cellulare, senza la necessità di ritocchi che, potranno comunque essere effettuati a propria discrezione, qualora si desideri intensificare il colore.

Da non sottovalutare altresì la possibilità che la tecnica del lip blushing offre, di incrementare il volume delle labbra, semplicemente mediante l’uso del colore, correggendo con facilità, eventuali asimmetrie o discromie proprie della mucosa labiale.

In ultimo, ma non certo in ordine di importanza, l’effetto finale: le labbra, grazie al lip blushing, non appaiono truccate ma mantengono il proprio colore originario, permettendo di valorizzarne in toto la forma, senza però obbligare al vincolo di una tonalità accesa o troppo intensa come sovente avviene col microblading.

Quando evitare il lip blushing?

Per quanto tecniche come il lip blushing non presentino generalmente alcuna controindicazione, sarebbe opportuno evitarlo qualora sussistano allergie pregresse così come in gravidanza e allattamento: durante l’esecuzione vengono utilizzati pigmenti bio, riassorbibili, anallergici certificati e controllati dal Ministero della Salute quindi le possibilità che si verifichino manifestazioni avverse sono davvero minime.

Anche il rischio di infezioni è decisamente ridotto, purché vengano assecondate le medesime norme igieniche adottate quando si esegue un normale tatuaggio, a cominciare dall’utilizzo di aghi sterili e materiale monouso. In ogni caso il consiglio principale è sempre quello di affidarsi a personale specializzato in grado di garantire competenza, professionalità e un’esecuzione della tecnica sicura e impeccabile.

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