Roba da Donne: intervista a Clio Make Up
Una simpatica intervista con una delle Make Up Artist più amata dalle donne per scoprire i segreti del mestiere…e non solo!
Una simpatica intervista con una delle Make Up Artist più amata dalle donne per scoprire i segreti del mestiere…e non solo!
“Roba da Donne” ha intervistato per voi la regina del Make Up: Clio Zammatteo. È conosciuta da tutte noi come “Clio Make Up”, la Make Up Artist che conduce l’omonimo programma su Real Time dove aiuta le donne a capire quali prodotti cosmetici usare e come applicarli per valorizzare i propri pregi. Clio ha conquistato la stima e l’ammirazione della maggior parte delle donne italiane anche con il suo canale Youtube e i relativi tutorial, attraverso i quali dispensa utilissimi consigli di Make up e offre spunti per trucchi da sfoggiare in varie occasioni. “Roba da Donne” le ha quindi chiesto di svelarci piccoli segreti del mestiere… e non solo!
Clio, qual è il prodotto di Make Up che, secondo te, non deve mai mancare nella borsa di una donna?
Secondo me, l’unico prodotto che veramente non deve mai mancare nella borsa di una donna è il correttore perché aiuta a migliorare l’aspetto del viso: copre le occhiaie, i brufoli e anche un po’ di rossore sulla pelle. È un prodotto da portare sempre in borsa anche perché, tra tutti i cosmetici che mettiamo sul viso la mattina, è quello che tende a svanire dopo un po’ con il calore della pelle.
Ci sono dei colori che tu consiglieresti per chi ha gli occhi chiari e altri per chi ha gli occhi scuri?
Io consiglio sempre di provare, osare e non fissarsi con un unico colore perché è noioso attenersi sempre ad un’ unica soluzione. Non ritengo che esistano colori “solo per bionde” e altri “solo per more”, anche perché per ogni colore esistono varie intensità: il trucco consiste nel dosare il colore, sfumarlo con altri e scegliere il “tono giusto” ossia quello che secondo noi ci dona di più. Io stessa nei tutorial uso sempre colori diversi perché così si ha la possibilità di capire quello che ci piace di più, quello che ci piace di meno ma si riesce anche a capire che si possono usare tutti i colori: dobbiamo solo abbinarli e sfumarli con altri. I tutorial aiutano le ragazze proprio a sperimentare.
Ci sono invece dei colori che tu consiglieresti per il lavoro e altri per il tempo libero?
Dipende dal tipo di lavoro che facciamo: se siamo a contatto con il pubblico, se lavoriamo in ufficio…in linea di massima cerchiamo di essere più naturali durante il giorno e per il lavoro– con un velo sottile di fondotinta e mascara – e osiamo di più la sera quando usciamo per divertirci!
Com’è iniziata la tua avventura a New York?
È iniziata quasi sei anni fa. Mi sono trasferita a New York per seguire mio marito Claudio che doveva frequentare un Master e io non volevo lasciarlo partire da solo perché non credo molto nelle relazioni a distanza. In quel momento stavo frequentando lo IED e mi mancavano pochi mesi per completarlo. Appena arrivata a New York, ho frequentato per tre mesi un corso di inglese per poter imparare la lingua poi, data la mia passione per il trucco e – incoraggiata da Claudio – ho deciso di iscrivermi ad una scuola di Make Up – la M.U.D. – che avrei iniziato a frequentare a settembre. È proprio in quel momento che inizio ad esplorare il mondo di Youtube alla ricerca di tutorial utili anche perché in quel periodo si sarebbe sposata mia cognata e voleva che fossi io a truccarla per la cerimonia! Infatti lei dice sempre : “Sono stata una delle prime a dire che ce l’avresti fatta!”. Mio marito poi mi ha convinta a postare il mio primo video su Youtube, anche perché a quel tempo non esisteva un canale italiano che proponeva tutorial in maniera continuativa: erano tutti video sporadici. All’inizio non ero tanto convinta perché non pensavo che i miei tutorial potessero davvero piacere alle persone che li guardavano. Dopo diversi mesi, accedo al mio profilo personale di Facebook e scopro che mio marito aveva pubblicato il link del mio canale Youtube anche lì! Successivamente le persone hanno iniziato a seguirmi, ma all’inizio ne erano circa 100 o 200!
Quindi è iniziato tutto come un gioco?
Si, è iniziato tutto come un gioco e anche per ripassare le lezioni di Make Up che seguivo durante il corso. La mattina, tra noi corsiste, ci truccavamo sempre e la sera provavo a rifarne uno, magari quello che mi aveva proposto la mia amica, registrando anche il relativo tutorial. Naturalmente è sul campo che impari davvero ad applicare ciò che ti insegnano a scuola e anche ad affrontare cose che non avevi trattato durante le lezioni.
Ci sono dei consigli chiave che daresti alle donne per non sbagliare con il Make up?
Di non esagerare: noi sbagliamo nel momento in cui vogliamo fare “troppo”. Se impariamo cose nuove non dobbiamo per forza applicarle tutte insieme! Quindi è importante fare una bella base e mettere sempre pochi prodotti, senza esagerare con terra, blush, correttori di troppi tipi, matita, rossetto, gloss, eccetera.
A quanti anni hai iniziato a truccarti? Questa è una domanda che fai spesso alle donne che vengono da te durante il programma su Real Time!
Il mio primo approccio con il trucco è avvenuto quando avevo 12 anni: una mia amica più grande di me – aveva 13 anni ma per noi era “quella grande” che aveva più esperienza! – ha provato a mettermi il mascara ma a me non piaceva assolutamente come stavo, mi vedevo come un pagliaccio! Quindi quello è stato il primo tragico incontro con il trucco! Poi, l’anno dopo, ho iniziato ad approcciarmi con i pigmenti colorati tipo bronzo, oro…e ho iniziato usando solo quelli. Successivamente ho scoperto la matita marrone all’interno dell’occhio e ricordo che mi piaceva tantissimo! Poi ho continuato con gli altri prodotti.
A quanti anni hai detto: “Da grande voglio fare la Make Up Artist”?
Tardissimo perché io non pensavo che il trucco potesse diventare il mio lavoro anche se, a partire dai miei 14 anni, le amiche venivano da me per truccarsi. La mia famiglia ha una gelateria e da generazioni questo mestiere si trasmette di madre in figlia: mia nonna era una gelataia, la mia bis-nonna, mia mamma e quindi io ho sempre pensato che avrei fatto questo da grande. Poi, iniziando a lavorare nella gelateria di famiglia, ho capito che è molto più difficile di quanto si possa immaginare, anche perché io dovevo dare sempre il buon esempio agli altri, dimostrando di più! Così, poi, mi si presentò l’occasione di andare allo IED e successivamente quello di andare a New York: il resto ormai lo conoscete!
Cosa si prova ad essere un’icona del Make Up e sapere che molte donne (tantissime donne) ti ritengono una maestra da seguire e da ammirare?
Fortunata. Fortunata perché comunque faccio un lavoro che è fantastico ma riesco ad essere sempre realista e, soprattutto, sempre me stessa. Specialmente in questo periodo mi sento fortunata. Sono tornata a New York da 10 giorni dopo un mese e mezzo trascorso in Italia e mi sono resa conto che io ultimamente, dopo quasi 6 anni, davo per scontata anche New York. Invece in questi giorni, mi sono guardata intorno e mentre passeggiavo – era di sera quindi era tutto illuminato – mi sono voltata e da lontano ho visto il Times Square e mi sono detta: “Sono fortunata”.
Clio è in contatto con le sue fans attraverso la sua pagina Facebook e il suo canale Youtube.
Noi di “Roba da Donne” le auguriamo buona fortuna, sicure che la sua scalata verso il successo sia appena iniziata.
Partenopea, sognatrice, scrittrice, testarda! Adoro tutto quello che riguarda la sfera femminile, tutto ciò che è "Roba da Donne"!
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