Il rossetto, uno degli accessori più usati dalle donne che, pur sfoggiando un make up quasi assente, vogliono immediatamente dare una personalità decisa al proprio look: matt, liquido, opaco, lucido, nude o rosso fuoco, le rouge à lèvres non manca quasi mai nel beauty case, e può davvero contribuire a esaltare non solo le labbra, ma tutto il viso.
Come accade per qualsiasi altro cosmetico, però, anche sulla scelta del rossetto dobbiamo prestare attenzione ad alcune caratteristiche del prodotto, per non incappare in qualche insidia nascosta. Ricordiamoci che parliamo pur sempre di qualcosa che mettiamo a contatto diretto con la bocca, e che può essere ingerito, senza contare che generalmente viene applicato più volte nell’arco di una giornata.
Proprio per questo Altroconsumo ha analizzato in laboratorio gli ingredienti di 14 marche di rossetto, con risultati sorprendenti e che, sicuramente, devono far riflettere. Dall’indagine, pubblicata su Altroconsumo InSalute di febbraio, è infatti emerso che quasi un terzo dei rossetti analizzati, ovvero cinque su quattordici, contiene Mosh e Moah, ingredienti potenzialmente rischiosi per la salute.
Se volete sapere quali sono e come è stata effettuata la ricerca, sfogliate la gallery.
Le marche risultate pericolose
Altroconsumo ha analizzato quattordici rossetti, quasi un terzo (cinque) sono risultati da evitare. Sono i rossetti dei negozi monomarca Kiko, Mac e Nyx, Too Faced, venduto da Sephora, e Avril, un brand di cosmetici ecologici.
Gli elementi analizzati
Altroconsumo ha verificato prima di tutto la presenza di metalli pesanti, come piombo, cadmio, arsenico, mercurio, la cui presenza è vietata per legge, se non in tracce.
Tutti i rossetti analizzati rispettano i limiti massimi individuati da Altroconsumo sulla base di una raccomandazione dell’Agenzia del governo tedesco per la protezione dei consumatori e della sicurezza alimentare (BVL).
Nell’indagine è stata ricercata soprattutto la presenza di oli minerali, derivanti dalla raffinazione del petrolio e presenti nella maggior parte dei prodotti analizzati, “nascosti” nelle etichette dalle diciture come paraffinum liquidum, paraffin, cera microcristallina, petrolatum.
Qualcosa in più sugli oli minerali
Come indicato per legge (Reg.CE 1223/2009) possono essere utilizzati solo se correttamente trattati, in modo da privarli di residui pericolosi e sostanza cancerogene.
Se gli oli minerali non vengono purificati correttamente, infatti, possono contenere residui di sostanze potenzialmente cancerogene e pericolose se ingerite, come i Mosh (Mineral oil saturated hydrocarbon – Idrocarburi saturi degli oli minerali) e i Moah (Mineral oil aromatic hydrocarbon – Idrocarburi aromatici degli oli minerali). Soprattutto questi ultimi possono accumularsi nei tessuti e causare microgranulomi nella milza, nel fegato e nei linfonodi.
Attenzione ai Mosh e Moah
A essere sconsigliati quindi non sono gli oli minerali in sé. Dall’analisi di Altroconsumo, ad esempio, è emerso che gli oli minerali sono presenti nei rossetti Dior e Chanel, risultati però privi di Mosh e Moah, mentre il rossetto Avril, pur non contenendo oli minerali, conteneva Moah.
Cosa dobbiamo controllare quando acquistiamo un prodotto per le labbra
È senz’altro consigliabile verificare che in etichetta siano presenti alcuni ingredienti che potrebbero contenere residui a rischio per la salute se ingeriti: Cera Microcristallina o Microcrystalline Wax, Ceresin, Hydrogenated Microcrystalline Wax, Hydrogenated Polyisobutene, Ozokerite, Paraffin, Paraffinum Liquidum, Petrolatum, Polybutene, Polyethylene, Polyisobutene, Synthetic Wax.
La tabella di riepilogo di Altroconsumo
Come vedete, i rossetti dei brand sopra citati risultano, nel giudizio globale, “da evitare”. In specifico:
- AVRIL Le rouge rossetto Hollywood n598
- KIKO Kikoid Velvet Passion Matte Lipstick 318
- MAC Rossetto Matte 707 Ruby Woo
- NYX Matte Lipstick lounge Tenue Alabama 07
- TOO FACED Peach Kiss moisture matte
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