“Sto scoprendo che il modo più veloce per accettare il proprio corpo è abituarsi a vederlo da tutti gli angoli e non solo da quello che ti fa sembrare il più sottile.
Se avessi guardato queste foto solo pochi mesi fa probabilmente avrei pianto, ma ora le guardo e vedo il mio corpo per quello che è – niente di più, niente di meno.
Non devo identificare il mio valore personale con la mia taglia o forma. Non devo attaccare le emozioni, siano esso positive o negative.
Tutto qua.
Ho cominciato ad amare il mio corpo più di quanto abbia mai fatto in tutta la mia vita e nella maniera più intensa possibile (e lo amerei ancora se fosse più piccolo, più grande, abbronzato, pallido, sfregiato o imperfetto, perché fa delle cose incredibili per me ogni giorno) e tutto è iniziato semplicemente accettando il mio corpo così com’è.
Se non pensassi a cose brutte sul tuo corpo, come ti sentiresti?”
Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da Erica Rothwell (@messybunsandcoffeecups) in data:
Non ci stancheremo mai di mandare messaggi positivi come quelli della blogger Erica Rothwell, che sul suo Instagram lancia un messaggio forte e chiaro attraverso l’hashtag #righttorespectmybody, ovvero “ho il diritto di rispettare il mio corpo”.
Perché la sostanza di molti dei suoi post è proprio questa: ciascuno di noi ha il diritto – e il dovere – di apprezzarsi indipendentemente da ciò che la gente possa pensare del nostro corpo, delle nostre imperfezioni o della nostra bellezza. E se si vuole cominciare un cambiamento, va fatto solo ed esclusivamente per il nostro benessere e la nostra soddisfazione, non per rispondere alle aspettative che gli altri hanno su di noi, o per metterci al riparo da eventuali critiche negative.
Come sempre, non si tratta di celebrare un tipo di fisico o uno stile di vita, ma solo di rivendicare la propria libertà di piacersi anche se le nostre caratteristiche estetiche non rispecchiano o non incontrano il gusto degli altri. Il che è un discorso che non ha niente a che fare con la salute, con i disturbi alimentari o quant’altro.
Erica ha attraversato e sconfitto anche un brutto momento di ansia, che ha messo a serio repentaglio la sua salute mentale, e da questo ha capito che amarsi, alla fine, è la cosa più importante che ci sia.
In gallery abbiamo raccolto altri suoi post significativi.
Se non ti piace, non guardarmi
“Più mi abituo a mostrare parti del mio corpo che la società vuole che io nasconda, più mi sento potente. Ho il diritto di indossare quello che penso stia bene sul mio corpo, e il resto non è per te motivo di preoccupazione. Se pensi che mi nasconderò dietro un grande abito svasato per far sentire gli altri più a proprio agio, beh, c’è una cosa in serbo per te:
Se non ti piace, non guardarmi.
Se ti piace, fallo.”
Sorrido perché ho imparato ad amarmi
“Sorrido perché amo la sensazione di non preoccuparmi di ciò che le altre persone pensano del mio corpo.
Sorrido perché finalmente sto apprezzando il mio corpo per queste cose, e non lo vedo per ciò che non è.
Sorrido perché attraverso la meditazione e la consapevolezza, sto imparando a essere felice e grata per ciò che ho piuttosto che essere ansiosa o depressa per ciò che non ho.
Sorrido perché finalmente credo che tutto andrà bene.
Sorrido perché ho il diritto di stare con le persone con cui ho bisogno di stare.
Per cosa sorridi tu?”
Come indossare un bikini
“Come avere un corpo da bikini in due semplici mosse:
- Devi avere un corpo
- Devi metterci sopra un bikini.”
Superare la paura
“Questa è la prima volta che ho indossato un bikini a due pezzi. È incredibile come, quando ti liberi di quella paura iniziale e ti rendi conto che il mondo non finisce quando mostri in pubblico la tua pancia grassa, con quanta facilità la paura inizia a dissiparsi.
Ora mi godo la sensazione della brezza sul mio corpo e mi abbronzo la pancia.”
Non saprai mai veramente perché le persone ti fissano
“Oggi è stato un giorno strano… Come viaggiatrice plus size sono abituata a sentirmi guardata quando vado all’estero. Di solito nei paesi in cui i residenti tendono ad essere fisicamente più piccoli. Quando ero in Vietnam all’inizio di quest’anno, mi hanno guardata un paio di volte – sono una persona abbastanza fiduciosa e mi dimentico di attirare l’attenzione – ma non era per giudicarmi, più per dirmi “Oh, sei diversa”…
Oggi ad Atene è stata un’esperienza molto diversa. Ora, forse mi sento solo più consapevole di me stessa o qualcosa del genere, ma alla fine del mio giorno di visita guidata volevo piangere. Potrei persino dire che mi sono sentita violata. Tutti mi guardavano, al punto che il mio ragazzo lo ha notato. Sono stata sorpresa, le donne greche non sono esattamente piccole – ho pensato che la mia sicurezza e forma non sarebbero state notate qui.
Mentre stavo aspettando il treno, una donna anziana continuava a fissarmi. Onestamente, ero arrivata al limite e mi ero voltata verso di lei per affrontarla, quando lei mi ha detto “non hai freddo?” Fu allora che notai il suo grande cappotto e la sua sciarpa, comparati con le mie infradito e gli abiti leggeri, e mi sono resa conto che la gente mi fissava perché ero vestita come se fosse piena estate e per loro faceva freddo!
Sono sicura che alcuni degli sguardi che ho ricevuto hanno a che fare con la mia taglia, o più nello specifico, per come ero vestita rispetto alla mia taglia, ma la mia conversazione con la signora mi ha fatto capire che stavo solo ipotizzando ciò che le persone stavano guardando, in maniera negativa. Riassumendo:
1. Non saprai mai veramente perché le persone ti guardano
2. Potresti anche fingere che sia perché sei Beyoncé”
Avevo l'ansia, non aver paura di cercare aiuto
“Ripenso a questo giorno… È stato il giorno in cui sono andata dal mio medico per curare l’ansia indotta dal lavoro.
Stavo sorridendo perché sapevo di aver fatto la cosa giusta cercando aiuto, anche se ero in pezzi prima di entrare in sala operatoria. […] Sei mesi dopo sto ancora sorridendo. Ho lavorato molto sulla mia salute mentale e ne sono stata ripagata. Ho vissuto con l’ansia per oltre 20 anni e mi sembra di averla finalmente superata!
Non aver MAI paura di cercare aiuto.”
Cosa ne pensi?