Le cicatrici sono segni che rimangono sulla cute in seguito a diversi eventi, possono essere conseguenze di acne o varicella oppure derivanti da punti di sutura se si è avuto a che fare con la chirurgia. Sia che siano risultato di patologie o ferite accidentali, le cicatrici possono metterci a disagio, sia per una questione estetica, soprattutto se si trovano in punti dove si notano molto (come ad esempio il viso o le mani) sia dal punto di vista psicologico perché possono ricordarci un brutto evento, una malattia o comunque un periodo traumatico della nostra vita.

Non è facile eliminare le cicatrici ma si può intervenire con un trattamento estetico o medico per cercare almeno di attenuarle in quei casi in cui si rivelano particolarmente profonde.

Tipi di cicatrici

Cominciamo col dire che la cicatrice è una lesione della pelle dovuta a un trauma che si è verificato nel tessuto cutaneo a livello profondo (chiamato derma). L’organismo riconosce lo stato di emergenza e attiva una serie di contromisure per riparare velocemente la lacerazione dato che potrebbe essere un facile ingresso per agenti patogeni (es. virus o batteri) che comprometterebbero la salute del corpo. La ricostruzione avviene molto velocemente e questo ne determina la differenza rispetto alla pelle vicina alla ferita: si crea una specie di ispessimento che dà origine alla cicatrice vera e propria. Come abbiamo visto prima ci sono diverse situazioni che possono provocare una cicatrice e che ne determinano la sua tipologia. Vediamone alcune.

cicatrici acneiche: si presentano come dei buchetti (proprio come quelle dovute alla varicella), in caso di acne profonda l’organismo può non riuscire a completare la ricostruzione e portare a livello la pelle dove si trovava l’acne rispetto alla cute circostante.

cicatrici cheloide: può capitare che il processo di ricostruzione di una lesione sia troppo repentino e troppo incisivo per cui la zona viene ricostruita “troppo” nel senso che si ha un eccesso di tessuto cicatriziale in altezza ed estensione e la cicatrice è quindi visibilmente in superficie sulla pelle.

cicatrici ipertrofiche: sono un tipo di cicatrice molto evidente, dura e di colore rossastro, rispetto alla chelodide non eccede in termini di tessuto cicatriziale che invece rimane nella sede della lesione ma risulta piuttosto visibile, pruriginosa e rialzata.

cicatrici chirurgiche: sono quelle che rimangono dopo un intervento chirurgico, la loro “gravità” dipende dal tipo di operazione effettuata.

Cicatrici
Fonte: www.dicasdemulher.com.br

Come eliminare le cicatrici

Le cicatrici non si eliminano ma si possono migliorare anche di molto, dipende ovviamente dalla tipologia e dal tipo di intervento. In caso di cicatrici poco evidenti si può agire solo con interventi medici mentre per quelle più visibili e profonde è necessaria la micro chirurgia. In tutti i casi la medicina consiglia di attendere almeno un anno prima di attivarsi, questo per dare modo alla cicatrice di stabilizzarsi perché in 12 mesi cambierà molto. Prima quindi di affidarsi alla chirurgia si possono provare molti trattamenti fisioterapici e prodotti di farmacia per migliorare l’aspetto delle cicatrici.
Tra i trattamenti medici citiamo:

  • Massaggio della cicatrice: questo è il trattamento più semplice che possa essere fatto. Va eseguito più volte al giorno e iniziato non appena la ferita è chiusa completamente. La durata del trattamento dovrebbe essere di circa sei mesi. In abbinamento al massaggio si possono usare delle creme per cicatrici al silicone che hanno un’importante funzione schiarente.
  • Laser: i trattamenti laser sono ottimi se usati in modo tempestivo, la loro funzione è quella di sfiammare il tessuto che ha subito il trauma riducendo l’eventuale formazione di cheloidi.
  • Fogli di silicone: vanno applicati direttamente sopra la cicatrice e servono per ammorbidire e appiattire il più possibile le cicatrici rialzate.
  • Crema per cicatrici: in commercio ne esistono tantissime, vanno applicate con costanza e si deve ricordare di abbinarle ad una protezione solare quando si esce (soprattutto nella bella stagione) perché il sole tende a scurire le cicatrici.

È importante affidarsi a personale qualificato per individuare da subito la metodologia migliore per trattare le cicatrici che dipende dalla tipologia di lesione ma sopratutto dal tipo di pelle e da come il proprio organismo (diverso da tutti gli altri) reagisce per la ricostruzione cutanea della ferita. Non improvvisate mai: in questo caso è assolutamente da evitare il fai da te.

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