Spesso per superficialità si evita di controllare le etichette dei cosmetici acquistati. Ci si affida alle marche o ad alcune caratteristiche e funzionalità.

Pochi mesi fa la Procura di Brescia ha sequestrato 50mila prodotti cosmetici per capelli, contenenti “formaldeide”, venduti poi in tutt’Italia, dopo che alcune donne erano state ricoverate in seguito ad un trattamento lisciante avvenuto in alcuni saloni. La formaldeide è una sostanza chimica molto dannosa che viene utilizzata per preservare alcuni prodotti dalla contaminazione microbica, si trova anche in alcuni cosmetici, soprattutto in smalti e prodotti per capelli.  Per gli smalti questa sostanza aiuta l’adesione e ne migliora l’applicazione e la luminosità, per shampoo e affini facilita la stiratura del capello. 

Oggi le normative impongo un limite massimo di formaldeide all’interno del prodotto pari allo 0,2%. Molti prodotti cosmetici, in particolar modo quelli per la stiratura dei capelli, contengono quantità di formaldeide molto elevate, arrivando anche a concentrazioni di formaldeide pari al 9,5%.

L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha classificato l’agente chimico formaldeide cancerogeno per l’uomo e ha stabilito che è una delle cause per tumori naso-faringei. È sempre utile quindi controllare le etichette dei prodotti sulle quali è riportato l’INCI: International Nomenclature of Cosmetic Ingredients ovvero la denominazione internazionale utilizzata per indicare in etichetta i diversi ingredienti. 

Per individuare la formaldeide bisogna evitare prodotti che contengano: Imidazolidinyl Urea e Diazolidinyl Urea.

 

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