Di piercing (dall’inglese to pierce, che significa “perforare”) ne esistono di tutte le forme e per tutte le occasioni, a seconda che si voglia posizionarli in una specifica parte del corpo, o semplicemente per venire incontro ai gusti estetici di ognuno. L’origine di queste decorazioni, che noi attribuiamo solitamente ai tempi moderni, sembra avere una tradizione millenaria.

È possibile trovare una testimonianza diretta persino nella Bibbia, nello specifico nel libro della Genesi: nel racconto il servo di Abramo, dopo aver trovato una moglie per il figlio Isacco, offre un gioiello alla donna (in ebraico Shanf, ovvero “anello al naso”) per adornare il suo viso.

Fra tutte le tipologie, il piercing alle orecchie è quello che più spopola tra i giovani: si parte dagli orecchini classici fino all’helix piercing, al trago e all’anti helix, ciascuno riconoscibile per la sua collocazione sull’orecchio (e dalla sua soglia di dolore).

In questo articolo ci focalizzeremo sulle caratteristiche del conch piercing, un modello di orecchino molto di moda che conferisce un tocco di originalità sia alle orecchie delle donne che a quelle degli uomini.

Cos’è un conch piercing?

conch piercing
Fonte: Web

Il nome di questo orecchino, tratto dall’inglese conch, ovvero “conchiglia”, rende l’idea del suo posizionamento nell’orecchio: il conch piercing prevede infatti la perforazione di una zona chiamata antelice (situata sul bordo dell’orecchio o appena verso l’interno), che è costituita principalmente da cartilagine.

Proprio perché la zona da bucare non è morbida (come può essere il lobo), è consigliato affidarsi alle mani di un professionista, poiché è un’operazione che deve essere realizzata solamente a mano e senza l’ausilio della pistola.

Il costo medio di questo piercing varia a seconda dello studio a cui vi rivolgete. Ma è necessario raccomandare, data la precisione dell’operazione, di non puntare al risparmio: almeno 60 euro per bucarvi in questo modo l’orecchio li dovete spendere.

Versioni del conch piercing

A seconda di dove si preferisce posizionare il proprio orecchino, esistono due varianti del conch piercing:

  1. Piercing a conca esterna: quando l’accessorio è situato in prossimità della curvatura dell’orecchio.
  2. Piercing a conca interna: in questo caso l’orecchino viene collocato più verso l’entrata del padiglione auricolare.

Oltre alla lieve differenza estetica, il piercing interno può risultare più doloroso rispetto a quello esterno, per via di uno strato più spesso di cartilagine.

Conch piercing: cura e manutenzione

Una volta usciti dallo studio del piercer è d’obbligo osservare delle scrupolose norme igieniche, onde evitare rischi di infezioni. Innanzitutto viene consigliato di aspettare almeno 3 mesi per aspettare che il foro guarisca del tutto, e dunque di procedere a cambiare orecchino.

Per la sua pulizia, un cotton fioc e un sapone delicato antibatterico possono bastare per una manutenzione continuativa: è bene igienizzare l’orecchio quotidianamente, davanti, dietro e attorno al piercing.

Controindicazioni riguardo il conch piercing

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Fonte: Picasa

I piercing in aree cartilaginose, come nel caso del conch piercing, possono dare origine a delle cheloidi. Queste non sono altro che il risultato della cicatrizzazione della cartilagine, e si manifestano come rigonfiamenti tondeggianti attorno al foro.

Se la cheloide è ancora piccola ed è ancora nella sua fase iniziale, una crema lenitiva potrebbe risolvere il problema.
Ma per andare più sul sicuro, contattate il vostro piercer per farvi consigliare: se è un professionista serio, sicuramente vi avrà dato tutte le opportune informazioni ancora prima di bucare il vostro orecchio.

Le cheloidi, in ogni caso, non devono assolutamente essere trascurate. Si può infatti rischiare un loro eccessivo rigonfiamento, che se non trattato per tempo può richiedere l’asportazione chirurgica.

Per evitare ciò, è fondamentale dedicarsi alla cura del piercing: disinfettandolo, evitando di toccarlo e minimizzando in questo modo il rischio di infezioni.

Speriamo di non avervi spaventato, ma fare questa premessa era doveroso. E se non avete cambiato idea, sfogliate la gallery per trovare l’ispirazione per il vostro futuro piercing.

Il conch piercing: tutto quello che c'è da sapere prima di bucare la cartilagine
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