Cheratopigmentazione, quando si può cambiare il colore degli occhi e con che rischi

Cambiare il colore degli occhi vale il rischio della perdita della vista? Prima di decidere per la cheratopigmentazione è bene conoscere i rischi potenziali cui si va incontro.

Quante persone tra noi avrebbero voluto occhi di un colore diverso? Si tratta di un desiderio abbastanza comune, molto spesso legato a retaggi, soprattutto in relazione alla pigmentazione chiara – che se a volte la letteratura e l’intrattenimento, come accade per esempio nei romanzi di Pier Paolo Pasolini, hanno attribuito la malvagità ai personaggi con gli occhi azzurri, per esempio.

Gli occhi chiari sono dovuti a un carattere recessivo e quindi più rari degli occhi neri, castani o marroni e c’è chi non resiste alla tentazione di provare a essere un individuo raro o quanto meno diverso da ciò che è. Il desiderio di avere gli occhi di un colore diverso può essere soddisfatto con la cheratopigmentazione, ma questo processo non è del tutto innocuo.

È possibile cambiare il colore degli occhi?

Sì, oggi è possibile cambiare il colore dei propri occhi. Lo si può fare appunto con un’operazione chiamata cheratopigmentazione, termine composto che significa letteralmente “colorazione della cornea”.

La fama di questo intervento si è diffusa attraverso i social network, dove alcuni influencer o sedicenti tali, hanno raccontato, spesso in termini entusiastici, del loro cambiamento.

Eppure ci sono molte ombre, etiche e relative alla salute, sulla cheratopigmentazione: come sempre, in questi casi, bisogna rivolgersi a professionisti, anche solo per informarsi, perché, tra l’altro, i rischi sono molti.

Come funziona la cheratopigmentazione

Cheratopigmentazione
Fonte: iStock

I metodi e i mezzi principali con cui è stato o viene seguito quest’intervento sono:

  • applicazione dell’agente colorante sulla cornea con un ago, un po’ come fosse un tatuaggio;
  • applicazione nello stroma della cornea attraverso diversi fori;
  • utilizzo di un ago a spatola a tre tagli prima dell’utilizzo dell’ago;
  • rimozione dell’epitelio corneale e applicazioni di cloruro di platino e idrazina prima delle punture.

Solitamente il professionista o la professionista che esegue questa procedura inietta il colore lateralmente per ridurre la possibilità di irritazioni e per conferire una colorazione uniforme all’iride.

I rischi della cheratopigmentazione

Veniamo alle note dolenti: molte e molti tra noi l’hanno capito che i social spesso deformano la nostra percezione della realtà. Per cui cambiare il colore degli occhi con la cheratopigmentazione non è come mettere lo smalto alle unghie. Anzi, l’American Academy of Ophthalmology ha descritto con chiarezza i rischi che includono varie complicanze e, nei casi peggiori la perdita della vista. Per questa ragione, prima di optare questi, è meglio prendere in considerazione pro e contro.

Certo, la cheratopigmentazione non viene effettuata solo per ragioni estetiche, ma anche per quei pazienti che presentano malformazioni o assenza dell’iride per un problema congenito o a seguito di un trauma. In questo caso avviene prima l’inserimento di un iride artificiale in silicone da una fessura praticata sul bordo della cornea. Anche questa procedura non è esente da complicazioni, però è chiaro che questa scelta è legata da una necessità e non dettata dalle mode social.

Tra le complicazioni e i rischi figurano tuttavia:

  • perdita parziale o totale della vista;
  • fotosensibilità;
  • ipertensione dell’occhio con conseguente glaucoma;
  • cataratta;
  • opacizzazione del cristallino;
  • lesioni alla cornea;
  • infiammazione dell’iride con dolore, visione offuscata e lacrimazione;
  • reazione al colorante con infiammazioni, uveite o crescita di vasi sanguigni nella cornea;
  • infezioni batteriche o fungine.

I limiti etici e legali

Cheratopigmentazione
Fonte: iStock

Negli Stati Uniti, come riporta Usa Today, le procedure di cheratopigmentazione non sono state approvate dalla Food and Drug Administration, quindi non sono coperte dall’assicurazione. Hanno pertanto un costo molto elevato, così come avviene in Europa.

Per quanto riguarda l’etica dietro a questo intervento, come detto, potrebbe essere una necessità nel caso si risenta di un grave problema all’iride. Teoricamente non c’è nulla di male nella chirurgia estetica – non sempre l’accettazione di noi stess* è semplice – però il prezzo dei rischio è davvero alto per cambiare semplicemente il colore a occhi che funzionano benissimo.

A questo si può aggiungere un fattore: il colore degli occhi, così come altre caratteristiche fisiche, sono un’eredità dei nostri genitori e talvolta dei nostri nonni. Quando eravamo bambini tutti questi parenti adulti che ci circondavano, andavano fieri di averci trasmesso una piccola parte di loro. Vogliamo davvero cancellarla e rimpiazzarla con un’altra identità?

Cheratopigmentazione vs lenti colorate

Se proprio si vuole cambiare colore degli occhi, lo si può fare in modo temporaneo, ricorrendo alle lenti a contatto colorate. Ma naturalmente tutto presenta un rischio se non viene utilizzato in maniera corretta. Quindi dovete recarvi da un oftalmologo o un’oftalmologa che vi aiuti a scegliere la tipologia di lenti che meglio si adatta ai vostri occhi in termini di idratazione e poi procedere alla scelta dei colori.

Chiaramente, come tutte le lenti a contatto, possono essere indossate per un tot di ore, devono essere conservate adeguatamente e in maniera igienicamente corretta e non bisogna abusarne.

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