Brat Beauty: l'estetica dell'imperfezione nel mondo del beauty

Dalla bellezza della perfezione all'estetica dell'imperfezione: c'è chi preferisce essere una ragazza ribelle e imperfetta, piuttosto che una Barbie ordinata e senza difetti. Così nasce il fenomeno della brat beauty.

Un look da ragazza un po’ monella, ribelle ma senza essere violenta o sconveniente. Brat oggi è un modo di essere, uno stile estetico che non segue la moda, si vuole distinguere e si contrappone alla bellezza della perfezione. L’estetica della brat beauty è recente, nata da una celebrity e diffusa in maniera ormai virale. Tanto che le ragazze online si definiscono a seconda se il loro stile è brat o demure, che è l’esatto opposto. Vediamo cos’è brat beauty, l’origine, le caratteristiche stilistiche, e come ha influenzato il mondo dell’estetica.

Definizione e origini del termine “Brat Beauty”

Il termine brat in inglese significa “monello, ribelle”, di conseguenza l’espressione “brat beauty”. Indica uno stile di bellezza che va fuori dagli schemi, non segue le regole del gusto e della perfezione nella moda. Chi si sente una ragazza brat si veste in maniera caotica, dall’aria indifferente, che se ne frega delle regole di stile e dei canoni di bellezza, per creare una bellezza propria, con abiti e colori che gli altri potrebbero trovare addirittura brutti.

La tendenza è nata nell’estate del 2024 con il rilascio dell’album della cantante Charli XCX dal titolo “Brat”. La copertina mostra una semplice scritta della parola, su uno sfondo colo verde acido/lime. Questo colore è il simbolo del trend, e viene chiamato proprio brat green. L’album, grazie anche a una grande campagna marketing che ne ha seguito l’uscita, ha avuto un grande successo. Sia per i temi trattati, che per la musica ma anche e soprattutto per aver portato alla luce lo stile brat.

La brat beauty è un grido ribelle e anticonformista contro la “brava e perfetta ragazza”, che si veste solo con tinte tenui, che segue la moda costosa, si trucca e acconcia per essere senza difetti. Dall’altra parte, la brat girl si veste per mostrare la sua personalità, la ribellione contro queste estetiche più conformiste e mainstream. Per dare vita a tendenze di bellezza più grezze, che non si scusano di non essere perfette, sfidano quella che è considerata la moda normale e corretta, anche per quanto riguarda l’abbinamento dei colori e degli stili.

Come la cultura pop ha influenzato l’estetica Brat Beauty

Già dall’origine del termine si capisce come l’estetica brat beauty nasca proprio dalla cultura pop, e ne è altamente influenzata. Dopo Charli XCX che ha dato vita allo stile brat, l’urgenza con cui tante persone hanno seguito la Brat Beauty ha fatto comprendere come la gente, specialmente tra i più giovani, avesse necessità di trovare uno stile diverso, che sentissero più adatto per loro rispetto a ciò che si vedeva sui social e online.

La tendenza di oggi è la celebrazione dell’individualità. Un’idea che si sviluppa da decenni, guidata ad esempio dalle comunità LGBTQIA+, e l’influenza di Charli sulla bellezza lo convalida, così come i contenuti visivi che accompagnano l’album: nel videoclip compaiono una serie di It Girl più influenti dell’ultimo decennio. Vibrante, audace e non convenzionale, l’estetica dell’album ha ispirato un’ondata di look, trucchi e stili sovversivi.

L’album, uscito solamente un’estate dopo rispetto al film Barbie del 2023, ha riportato in vita la ragazza ribelle, che si contrappone proprio alla bambola perfetta, fin dall’inizio degli anni ‘2000. La cultura pop continua così non solo a dettare le mode e le tendenze, ma anche a influenzare le modalità di espressione, il modo di essere e di porsi nel mondo di tante ragazze e ragazzi.

Caratteristiche principali del look Brat Beauty

brat beauty
Fonte: iStock

La regola principale dell’estetica brat è fare uno strappo alle regole, quindi il look brat beauty non può essere severo. Tuttavia, ci sono caratteristiche principali che definiscono uno stile brat, dal punto di vista principalmente degli abiti, del trucco e degli accessori. Principe assoluto del look brat è il colore verde. Non il verde brillante e speranzoso, né un verde scuro e serioso, ma un verde acido, incrocio tra il verde pisello e il verde lime.

Questo colore ha significato ambivalente, è splendente e vivace, ma ricorda anche il deterioramento, non solo organico ma anche della natura. Infatti, lo stile brat fa attenzione a tutti i problemi attuali, compreso quello dell’emergenza ambientale. La brat girl vuole farsi notare. Vuole che si sappia che non intende sottostare ai canoni di bellezza imposti e alle regole della società, ma vuole trovare la sua strada, la sua personalità e lottare per ciò a cui tiene.

Si veste con abiti all’apparenza trasandati, stracciati, fuori moda, che non rispettano le norme della moda, che ritengono di vestirsi con vestiti che valorizzino la forma del corpo. Vestiti eccentrici, con molti accessori non necessariamente gioielli, capelli colorati, e un trucco che esalta i colori vivaci e le tinte più gotiche. L’eyeliner è protagonista del makeup brat, con linee decise e geometriche, così come la matita per il contorno labbra e i rossetti, che diventano scuri e appariscenti. Anche nel trucco il verde fa da padrone, e si può giocare con il verde fluo, ripreso anche negli accessori e nel colore delle unghie.

Impatto della tendenza Brat Beauty sull’industria cosmetica

Da Charli XCX a Billie Eilish, passando per influencer e content creator anche italiane, la brat beauty ha avuto un escalation di successo, specialmente durante l’estate. Lo stile brat è un modo di fare e di essere, possiamo chiamarlo un mood, ma è anche in gran parte un look estetico.

Di conseguenza, ha avuto un grande impatto sull’industria cosmetica. Il look brat non si limita ai vestiti, è stato pensato un makeup dedicato, fatto di ombretti con colori accesi, eyeliner ben marcato, a ricordare la moda dei primi anni ‘2000, rossetti neri o viola, tinte scure in contrasto con la pelle chiara. L’industria cosmetica ha dovuto quindi fare una virata, specialmente rispetto a tutto ciò che era di tendenza fino alla scorsa estate.

Sui social e nel mondo estetico i protagonisti erano primer, fondotinta e correttori, colori tenui per dare l’effetto nature, acqua e sapone. Di colpo è aumentata la richiesta anche nel mondo della nail art. Unghie color verde acido/lime o nere, e makeup più punk, trasgressivo, senza limiti. Le case cosmetiche si sono adeguate, fornendo prodotti e sfruttando il marketing per soddisfare le richieste delle brat girls, e anche diverse TikToker nei loro makeup tutorial hanno seguito la scia.

Critiche e discussioni sull’estetica dell’imperfezione

Negli ultimi decenni la società sta imparando che la perfezione negli esseri umani non esiste. Nonostante ancora la maggior parte delle persone, specialmente tra i più giovani e tra i millenials, si siano sentiti almeno una volta nella vita a disagio nel loro corpo perché tutt’ora bombardati da modelli di perfezione sui social e in tv, il pensiero che sta pian piano vincendo è quello di una bellezza inclusiva e imperfetta.

La brat beauty si colloca perfettamente in questa ricerca di uscire dai canoni. Stanca e stufa di rincorrere una bellezza inesistente, che di per sé risulta oggi anche poco interessante. L’estetica dell’imperfezione è nata tempo fa nell’arte, dove tuttavia continuava a portare avanti stereotipi di bellezza. Il brutto rappresentava il negativo, il male, mentre il bello era il buono. Oggi la società sta cambiando, e ci troviamo ad avere sempre più discussioni intorno all’imperfezione.

Un esempio importante è rappresentato dalle pubblicità e dal mondo della moda. Il marketing del “difetto” è ormai un must anche dei grandi marchi di moda, auto, gioielli. L’imperfezione, intesa sia come difetto fisico, che oggi viene esaltato (si pensi ad esempio alle lentiggini, una volta coperte con il fondotinta, oggi disegnate anche a chi non le ha), sia come disabilità, che come atteggiamento fuori dalle righe.

Sull’estetica dell’imperfezione ci sono ancora discussioni e pareri contrastanti. Da una parte la voglia e la volontà è quella di buttare giù i muri che la perfezione ha imposto, sia dal punto di vista fisico che di comportamento. Basta stare alle regole che qualcuno, troppo tempo fa, ha scelto per noi e non ci rappresentano più. L’estetica dell’imperfezione è quella delle persone che non vogliono più sentirsi brutti o inadeguati solo perché diversi da ciò che è considerato giusto e perfetto.

Dall’altra parte, c’è chi ritiene che vestirsi male, esaltare i difetti, renderli addirittura di tendenza, e comportarsi in maniera irriverente e a tratti maleducata non sia la mossa giusta per raggiungere inclusività. E che invece possa portare a una società sempre più priva di regole. Anche di quelle che non rendono il mondo non inclusivo, ma più civilmente vivibile. Sappiamo di per certo che trend e tendenze come la brat beauty portano a un dibattito attivo su come raggiungere una società migliore.

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