Negli ultimi decenni sono in constante aumento le persone che hanno deciso di aggiungere quel cosa in più, di particolare, oppure di strettamente personale, al proprio corpo. Stiamo parlando degli amatissimi, quanto discussi, piercing e tatuaggi che, a differenza di molte altre mode, sembrano non sentire la crisi e proseguire comunque sull’onda del successo, cercando di perfezionarsi sempre più, grazie alle nuove tecniche possibili con le nuove tecnologie e i nuovi materiali.

Secondo alcuni studi, infatti, in Italia ci sarebbero più di 900 imprese che lavorano in questo ambiente, per un giro d’affari stimato intorno a 80 milioni di euro, calcolando che, mediamente, un tatuaggio di piccole dimensioni non scende mai al di sotto dei 40 euro di spesa, fino ad arrivare ad un massimo di 2000 euro per una grande incisione, mentre i piercing, molto meno costosi, non superano mai 50 euro. Inutile discutere su quali sono i motivi (reali) per cui le persone decidono di dipingere o bucare il proprio corpo: c’è chi, ovviamente, lo fa per passione, chi invece lo fa semplicemente per moda, e quindi per omologarsi, e chi invece lo sfrutta per emanciparsi e contraddire la società.

Il fatto è che i piercing e i tattoo non sono di certo un’invenzione dell’uomo di oggi, visto che la testimonianza più antica giunge dal confine italo-austriaco quando, nel 1991, venne ritrovato un uomo congelato in perfette condizioni, risalente a 5300 anni fa, con incisi sul corpo veri e propri tatuaggi!

Ma tra tatuaggi e piercing chi vincerà oggi la gara di popolarità? Mentre tuttavia, il piercing “semplice” sembra entrato un po’ nel dimenticatoio rispetto agli anni ’90, quando il brillante al naso e all’ombelico, erano diventati veri must della moda, accompagnati dall’immancabile t-shirt cortissima che scopriva la pancia, negli ultimi anni invece si sono aperte le porte al microdermal che consiste nell’inserimento sottocutaneo di una piccola piastra in titanio su cui si avvita esternamente un gioiello, che può essere applicato in qualsiasi parte del corpo con bassissimi rischi di rigetto.

I tattoo, al contrario, sono un vero e proprio Evergreen, e ora, dopo le pubblicità, anche la televisione ne concede ampio spazi creando delle vere e proprio serie tv, come Miami Ink o L.A. Ink, che raccontano la storia dei tatuatori e dei loro clienti, che non sempre sono bad boy o bad girl, ma persone normalissime che racchiudono in piccoli disegni, o incisioni, grandi storie personali. In questo ambito, negli ambienti autorizzati in fatto di sicurezza si sono fatti diversi passi avanti, grazie anche alle nuove norme sanitarie, ai controlli igienici e le siringhe monouso, che rendono gli ambienti sterili e le pratiche di incisioni sempre più affidabili e abbassano quasi a zero rischi di trasmissione di malattie o infezioni.

In ambito artistico, invece, a fare tendenza oggi sono i tatuaggi estetici o correttivi, proposte dai centri di bellezza come permanent make up, per ridefinire o correggere sopracciglia, labbra e occhi oppure semplicemente per dimenticarsi in modo definitivo dei trucchi e delle matite. Ma le nuove tecniche non vengono sfruttate solo in campo estetico, ma anche in campo medico: oggi è possibile praticare un tatuaggio corneale che permette a chi, per disfunzioni o per una malattia, ha perso la funzionalità dell’occhio e vorrebbe recuperare almeno il colore originale della pupilla.

O li odi, o li ami, infondo, che diventi una super lavagna colorata, un dipinto, o rimanga candido come madre l’ha fatto, il corpo resta pur sempre un corpo!

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