Quello dell’oil pulling è un metodo di disintossicazione e depurazione dell’organismo che riguarda la bocca e che si serve dell’olio, impiegato in questo caso per fare degli sciacqui.

Diverse tipologie di medicina tradizionale vedono nell’olio un grande alleato della salute dell’uomo e molte di queste traggono ispirazione dai metodi curativi ayurvedici indiani, che lo impiegano sia per pratiche terapeutiche che nell’ambito della cosmesi.

Oil pulling: come funziona?

Il presupposto è che pulire la bocca porti benefici a tutto il resto dell’organismo. L’olio raccoglie batteri e tossine e li porta fuori dal corpo, contribuendo al benessere fisico, ma anche a quello della mente.

Nel trattamento della bocca, per la pulizia o per contrastare infezioni, si procede a stomaco vuoto e prima del normale lavaggio dei denti.

  1. Si mette in bocca un cucchiaino di olio e lo si fa scorrere tra i denti, a mo’ di collutorio. A differenza di quest’ultimo, però, essendo l’olio più denso e viscoso, il movimento nel cavo orale è più intenso.
  2. Col passare dei secondi viene però facilitato dal mescolarsi dell’olio con la saliva, che lo rende più liquido.
  3. Il risciacquo dovrebbe andare avanti per una decina di minuti, per poi sputare l’olio (non va assolutamente deglutito) e proseguire lavando normalmente i denti con l’abituale dentifricio.

Non si può bere né assumere alcun tipo di liquido venti minuti dopo la pratica e nemmeno venti minuti prima.

Oil pulling: benefici

L’Ada (American Dental Association) ha messo in guardia sui reali ed effettivi benefici dell’oil pulling, visto che non esistono evidenze scientifiche a supporto di questa tecnica. Chi la pratica ne sostiene gli effetti positivi su diversi fronti, non solo sulla pulizia della bocca e dei denti. Anche contro l’alitosi, le infezioni del cavo orale, l’infiammazione delle gengive.

I suoi promotori ne decantano punti a favore anche nel contrasto di patologie croniche e acute, per guarire disfunzioni del fegato, malattie del sistema nervoso, disturbi a carico dei polmoni.

E non solo. Aiuterebbe anche dal punto di vista spirituale, liberando la mente e aiutando il rilassamento. Tutti questi aspetti si ritrovano elencati anche sul sito ufficiale dell’Oil Pulling, definito proprio:

un rimedio casalingo sicuro, semplice, economico e delicato, un dono divino alla sofferenza dell’umanità per tutte le malattie. Cura e previene le malattie e prolunga la vita sana. Puoi iniziare la pratica immediatamente, nel comfort di casa e continuare la pratica per tutta la vita traendone beneficio.

Oil pulling: quali oli utilizzare?

oil pulling
Fonte: Pixabay

Gli oli da preferire sono quello di girasole, l’olio di sesamo, l’olio d’oliva o quello di cocco. Quest’ultimo, essendo in forma solida, potrebbe però essere più difficile da dosare. Un’ulteriore alternativa è costituita dal gel di aloe vera. Importante è avere l’accortezza di controllare che siano spremuti a freddo, meglio se di origine biologica.

Stando alle indicazioni della medicina ayurvedica, è quello di sesamo il preferito per l’oil pulling, essendo usato da generazioni per l’igiene orale quotidiana, due volte al giorno: una vera e propria tradizione millenaria.

Il dottor F. Karach, che è un sostenitore della tecnica e che contribuisce a diffonderne le fondamenta, sostiene da tempo come riportato dal sito ufficiale le proprietà benefiche sia dell’olio di sesamo che di quello di girasole, identificandoli come veri e propri toccasana nel contrastare anche altre patologie, non solo della bocca, come encefaliti, malattie del sangue, trombosi e ulcere.

Oil pulling: controindicazioni ed effetti collaterali

Non ci sono controindicazioni particolari. Essendo una tecnica casalinga e non scientificamente dimostrata, dovrebbe avere l’approvazione del medico. Ovviamente non dovrebbe essere impiegata in sostituzione di farmaci o terapie consigliate appunto da specialisti.

Importante è anche accertarsi di non avere alcuna forma di allergia nei confronti dell’olio prescelto per la tecnica.

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