Quando si parla di sindrome di Down, ancora oggi molte persone sono vittime di pregiudizi. Per questo, l’agenzia Zebedee Management ha collaborato con Radical Beauty Project per una campagna fotografica in cui tutti i modelli hanno la sindrome di Down. Le foto sono state diffuse il 21 marzo 2019 in occasione del World Down Syndrome Day. Il creatore del progetto, Daniel Vais, crede fermamente nella bellezza, nell’unicità e nelle potenzialità dei giovani protagonisti del servizio e di chi, come loro, condivide una condizione che non è affatto limitante.
Radical Beauty Project sfida le opinioni comuni e ciò che normalmente viene considerato bello nella cultura contemporanea. È un progetto che unisce moda e fotografia, sfumando i confini tra le diverse discipline, per dare una visione alternativa all’idea di bellezza attuale.
Anche la Zebedee Management si batte per cambiare il punto di vista di designer e marchi famosi, con lo scopo di ampliare i loro canoni di bellezza. Tanti dei modelli ritratti nella campagna, infatti, hanno già calcato le passerelle della moda e posato per brand famosi, dimostrando che non c’è solo una visione unica di bello.
Sfogliate la gallery per guardare le foto del Radical Beauty Project…
Ellie
“Questi progetti sono importantissimi perché abbiamo bisogno di sensibilizzare il più possibile le persone. Di mostrare al mondo che i nostri figli sono come tutti gli altri. Sono capaci di raggiungere i loro obiettivi di vita”, dice Yvonne Goldstien, mamma di Ellie.
Nino
Nino è un coach di rugby e lavora nella moda. “Essere un modello è fantastico. Mi sento orgoglioso e sicuro di me stesso. Mi piace avere un bell’aspetto e un buon profumo, mi piacciono e le foto e le passerelle. Questa è una cosa importante per la mia vita, per il mio futuro. Mi rende felice, amo la mia vita”.
Kate
Kate ha posato per Benefit cosmetics sfilato per la London Fashion Week.
Sara
“Per mia figlia Sara è importantissimo far parte di queste fantastiche campagne come The Radical Beauty Project perché, sfortunatamente, per le persone con la sindrome di Down è una battaglia costante”, dice Jen Zeb, mamma di Sara.
Jack
Jack ha fatto diversi lavori come modello e punta a guadagnare abbastanza soldi per vivere da solo e badare a se stesso.
Callum
Callum ama essere un modello anche perché gli permette di conoscere nuovi amici. Pensa che questo progetto possa far cambiare idea alle persone che ancora non conoscono bene la Sindrome di Down.
Adam
Adam si sente un “bad boy” e ama il suo stile.
Kathleen
Kathleen ha posato per un famoso marchio di moda inglese e ha partecipato a un progetto MARVEL. “Per me è importante che la gente ci ami e non abbia problemi con la sindrome di Down”.
Harry
“Ciao, sono Harry. Per me ogni scusa è buona per posare e ballare, ballare, ballare”.
Isabella
Isabella è una modella, ma sta seguendo anche i corsi di una scuola di recitazione.
Gabriel
“Essere parte di Radical Beauty è stata una fantastica occasione per Gabriel per essere parte di una campagna di moda che mostra la bellezza e il talento dei modelli, sfidando i canoni e distruggendo gli stereotipi riguardo le capacità delle persone con la sindrome di Down”, dice Rebecca Sohotha, mamma di Gabriel.
Cora
Cora è la modella di un marchio di occhiali. “Vogliamo che il mondo la veda per come è, e i progetti come questo ci aiutano”, dice Sheryl, mamma di Cora.
Chloe
Chloe è modella per diversi marchi e ama i social media.
Ben
Ben è un giovane attore e modello: ama recitare, nuotare, saltare sul trampolo elastico e il Kung Fu.
Holly
“Il mio amore e il mio orgoglio per Holly sono sconfinati; qualsiasi cosa faccia, anche se è piccola ha già superato tantissime sfide (dal punto di vista medico)”, dice la mamma di Holly.
Frankie
Frankie è stato protagonista di un famoso spot inglese del Natale 2018. “Credo che abbia un grande potenziale. Sta vivendo un bellissimo momento e ne è felice”, dice Vicky Porter, mamma di Frankie.
Grace
Grace ha già lavorato per marchi famosi come la Disney e Marks and Spencer’s. “Far parte di una campagna come quella di the radical beauty project è molto importante perché mostra alle persone che c’è diversità anche tra chi ha la sindrome di Down”, dice Cheryl, mamma di Grace.
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