Penelope Tree, la bellezza ipnotica della modella aliena
Fu una delle icone degli Anni Sessanta: modella e it girl ritratta da grandi fotografi, dovette ritirarsi prematuramente per colpa di un'acne tardiva
Fu una delle icone degli Anni Sessanta: modella e it girl ritratta da grandi fotografi, dovette ritirarsi prematuramente per colpa di un'acne tardiva
Il suo nome è meno famoso di altre it girl degli Anni Sessanta, ma il suo viso ha rappresentato un’epoca ancora oggi mitizzata. Occhi grandi da cerbiatta, lunghe ciglia, zigomi cesellati e il corpo sottile che piaceva tanto alle copertine delle riviste di moda, Penelope Tree è stata molto più che una modella. Il suo fascino sottile e straniante catturò la fantasia di tanti fotografi, come Richard Avedon e Cecil Beaton: immortalandola, hanno fissato per sempre anche la sua bellezza aliena.
Resta ancora celebre il modo in cui John Lennon la descrisse, ricordato in una rara intervista rilasciata al Guardian da Penelope Tree. “Hot, hot, hot, smart, smart, smart”, ovvero sia sexy che intelligente. Lei, però, non sembra ricordare con nostalgia il periodo, anzi, non ci pensa proprio. “Mai”, ha spiegato al quotidiano britannico. “Quel periodo è completamente irrilevante. Non mi capita mai di parlarne”.
Sfogliate la gallery per leggere la storia di Penelope Tree…
Nata a New York il 2 dicembre 1949, Penelope Tree viene da una famiglia agiata. Suo padre era un giornalista e un politico britannico, mentre la madre un’attivista e una socialite americana, famosa per il suo salotto ben frequentato. Cresce così in un ambiente privilegiato, attirando in fretta l’attenzione di tanti.
La prima a notarla è Diane Arbus, che la ritrae a dodici anni con l’intento di farla diventare parte di una serie di scatti dedicata ai rampolli del bel mondo newyorchese. Una foto potente, in cui Penelope ha uno sguardo annoiato e sdegnato: l’immagine provoca la rabbia di suo padre, che ne blocca la pubblicazione.
Fin da piccola, Penelope sa già muoversi da sola per New York, mentre sua madre si intrattiene con diversi amanti in casa. Da adolescente, riesce ad andare di nascosto ai festival di musica folk, soprattutto per ascoltare Bob Dylan. Una volta scoperta, i genitori la mettono in un collegio.
Il suo spirito ribelle, in contrasto con la società “educata” dei primi Anni Sessanta, la spinge a tentare di cambiare vita. Invitata al celebre Black and White Ball di Truman Capote nel 1966, si presenta con un abito con scollatura abissale e due spacchi laterali. I fotografi Cecil Beaton e Richard Avedon vogliono subito lavorare con lei, ma per un altro perde la testa: si tratta di David Bailey, l’uomo che diede inizio alla cosiddetta Swinging London, una rivoluzionaria corrente culturale nata a Londra.
Forte di uno stile tutto suo, Penelope gira per New York con minigonne che destano scalpore, con attaccate code di procione. Sperava di studiare inglese e letteratura all’università, ma il lavoro da modella cambia tutto.
Penelope è sempre stata consapevole di non essere una bellezza convenzionale, ma quello era il suo punto forte.
Pensavano che fossi in qualche modo strana. E un po’ mi piaceva. Mi sentivo aliena, così non ci vedevo nulla di male nel sembrarlo.
Penelope ricorda con piacere soprattutto gli scatti per Avedon.
Non si trattava di sembrare desiderabile o carina, a lui piaceva quello che c’era dietro il mio volto. Mettevo in quelle foto tutte le cose che amavo e tutta la fatica fatta per essere diversa dalla mia famiglia.
Quando Penelope conosce David Bailey, il suo grande amore giovanile, lui è sposato con Catherine Deneuve. Scappano insieme a Londra e iniziano a vivere nella casa di lui, tappezzata di foto delle sue ex fidanzate. Dopo qualche anno e tanti problemi, tra cui un arresto per possesso di cocaina, lui la lascia, anche a causa di una grave forma di acne tardiva che aveva colpito il volto della Tree.
Stavo con un fotografo innamorato della bellezza femminile e io non ero più adatta a quel ruolo. Sono passata da essere cercata da tutti a essere ignorata perché nessuno sopportava l’idea di parlare del mio nuovo aspetto.
Nel 1974, dopo la fine della storia con Bailey, si trasferisce a Sydney, in Australia. Quattro anni dopo sposa il musicista sudafricano Ricky Fataar, da cui ha avuto la figlia Paloma. L’altro figlio, Michael, nasce dalla relazione con l’analista Stuart MacFarlane. Oggi Penelope segue la sua associazione benefica, la Lotus Outreach, che aiuta le ragazze cambogiane a studiare e lavorare.
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