“Rompiamo alcuni tabù: se vi gonfiate quando vi avvicinate al ciclo mestruale, scrivetemi Yesss nei commenti!
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Ho le mestruazioni in questo momento e oggi non ho potuto indossare comodamente i jeans. La mia digestione si sta facendo sentire.⠀
Di recente, ho attivamente lasciato andare la vergogna e lo stigma verso le mestruazioni. Perché da quando mi sono arrivate, soprattutto da ragazzina, è stato un incubo doverle nascondere. Da adolescente sono uscita con ragazzi che l’hanno definito ‘ volgare’ o hanno detto che ‘non volevano saperne niente’. Ora non esco più con chi dice cose del genere.
Perché chiaramente non capiscono quanto sia importante per noi finalmente normalizzare qualcosa che accade OGNI MESE! Non devi guardarmi mentre mi cambio un assorbente, ma non puoi farmi sentire a disagio per qualcosa che è parte di me! Recentemente avevo i crampi e nessun antidolorifico a casa. Quindi ho chiesto ai miei coinquilini. Invece di dire ‘oh, è solo un mal di testa’ come faccio di solito, ho detto loro che avevo dei dolori mestruali. Nessun grosso problema.
Il sesso durante il ciclo è completamente a posto!
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Non nascondo i miei assorbenti nella manica quando devo andare a cambiarmeli. Viviamo nel 2019, non c’è bisogno di far finta che il ciclo non esista.
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Rimanere a letto per uno o due giorni o almeno concedersi un po’ di riposo è del tutto normale. Ti alzerai nei prossimi giorni e recupererai.
Qualcosa da aggiungere alla lista? ⠀
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A proposito: qualcun’altra non si sente rappresentata in questa foto da ‘gonfia’? Io a volte penso seriamente che la mia pancia stia esplodendo!”
Sempre più persone, anche attraverso i social, si stanno battendo per liberarsi dei tabù sul ciclo mestruale, che ancora oggi è fonte di disagio e argomento che mette in imbarazzo molti, nonostante sia una questione fisiologica e del tutto naturale.
Da chi ha smesso di preoccuparsi delle macchie di sangue sugli abiti, e anzi le mostra con fierezza, ribadendo il concetto che non c’è nulla di cui vergognarsi nelle mestruazioni, a chi addirittura propone pratiche sicuramente estreme come il free bleeding, molti sono gli strumenti e i mezzi attraverso cui si cerca di porre fine ad anni di cliché che, guarda caso, hanno come protagoniste sempre le donne.
Kim, la protagonista di questo post, ad esempio, ha deciso di mostrare se stessa, e i cambiamenti del suo corpo, nei giorni del ciclo; per provare a normalizzare, finalmente, qualcosa che accade a ciascuna di noi ogni mese.
Perché è così importante parlare di mestruazioni oggi? Sicuramente perché in alcune aree del mondo esistono ancora credenze decisamente misogine associate proprio al ciclo, come il chaupadi, anche se, in realtà, le superstizioni legate al mestruo non sono poi così lontane da noi.
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Kim, però, sul suo account Instagram non si occupa solo di “liberare” uomini e donne dai tabù delle mestruazioni; molti dei suoi post sono infatti dedicati al body positive, all’accettazione di sé e alla crociata contro la colpevolizazzione delle vittime nei casi di stupro, ribadita con un secco “No è sempre no”.
Abbiamo raccolto alcuni dei più significativi in gallery.
Ho smesso di usare il termine body positive per parlare del mio percorso
Da quando ho aperto il mio account, ho raggiunto estremi limiti di confusione quando si tratta del termine body positive. ⠀
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Tutto quello che volevo era parlare della mia guarigione. L’ho etichettato come ‘Body Positivity’, perché è quello che mi è stato insegnato. Quel nome riguardava l’AMARE ogni corpo, indipendentemente dalle dimensioni.
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Ma poi mi sono imbattuta in commenti che dicevano che le persone magre non dovrebbero usare il termine e che le persone come me (che non subiscono discriminazioni o emarginazione per il proprio corpo) che usano il termine sono parte del problema.
Mi sono veramente rattristata. Non dovremmo tutti poter usare qualcosa che ribadisce che dobbiamo amarci?⠀
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Ho imparato quindi che non è necessario avere una dimensione zero per avere il ‘privilegio della magrezza’, la non discriminazione.E che alcuni corpi (specialmente quelli più grandi, le persone con nanismo o i disabili, ma la lista continua) sono sistematicamente discriminati. Che non si adattano alle sedie, non trovano vestiti, sono discriminati sul posto di lavoro e spesso non ricevono le cure mediche adeguate perché alcuni medici ritengono che la perdita di peso sia la loro cura per tutto e si rifiutano di ascoltarli. Ho anche capito che queste persone non vengono rappresentate in altri modi dai media se non come il ‘goffo amico grasso’.
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Mi è costato molto fare ricerche e ascoltare le persone dalle fisicità emarginate per capire veramente perché le persone come me affermano che il termine le sconvolge. ⠀
Il body positive è politico! Spesso coincide con l’amor proprio, ma non ne è il nucleo. Puoi disprezzare il tuo grande corpo ed essere ancora body positive, e lottare per la parità di diritti per tutti i corpi. E. dal momento in cui le persone che hanno corpi non emarginati non devono affrontare la discriminazione istituzionalizzata, non sono il focus group del movimento. ⠀
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Il problema è che questi termini sono nuovi. Nessuna definizione chiara sembra essere stabilita. È diventato così ampio che si è spostato dal suo obiettivo principale. ⠀
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Non fraintendetemi. Le lotte delle persone magre sono valide! Continuiamo a normalizzare ogni punto di vista. Dire: ‘Non hai motivo per lamentarti, sei magro’ non è giusto!
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Ho ancora molto da imparare. Ecco perché ho deciso di usare il termine ‘Accettazione del corpo’ per il mio viaggio individuale. Per dare alle persone con corpi emarginati più spazio. ⠀
No significa sempre no.
Se sei un* single e pront* a incontrare qualcuno… Ascolta il mio consiglio. (Questo vale anche per le relazioni!) ⠀
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Se hai espresso interesse e quella persona specifica ha detto NO (alias non ha detto chiaramente di sì). ⠀
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Non è figo:
dire loro ‘almeno proviamoci’. Non importa se si tratta di sesso, appuntamenti o semplicemente di parlare con te. Dicendo ‘per favore, dammi solo una possibilità’ stai mettendo in discussione la loro capacità di scegliere e indirettamente li sminuisci. Loro sanno che potrebbero ‘provarti’. Hanno già considerato tutti i possibili aspetti del problema. ⠀
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A meno che non ci sia un equivoco molto concreto non provare MAI a ‘convincerli’. ⠀
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Andare contro il loro no può anche portare a sentirsi intimiditi o spaventati e costringerli ad accettare qualcosa che in realtà non vogliono. Benvenuti nella cultura dello stupro.Ho deliberatamente mantenuto questo genere neutrale. Tuttavia, ritengo anche che sia importante riconoscere che viviamo ancora in una società che insegna agli uomini di cosa hanno bisogno per ‘inseguire’ le donne. E le donne di cosa hanno bisogno per essere ‘difficili da ottenere’. E, benché alcune donne potrebbero davvero apprezzare di essere ‘inseguite’ – ciò non significa che andare contro un no chiaro sia la prassi.
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Lavoriamo sulla comunicazione aperta. Esprimiamo educatamente l’interesse rispettando allo stesso tempo i confini. ⠀
Non essere ‘difficile da ottenere’ non ti rende indegna o ‘troia’. ⠀
E non fare pressioni fregandosene dei no non ti rende debole. ⠀
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Crediamo nella capacità delle persone di fare le proprie scelte senza il bisogno di esser implorate o ‘convinte’.
Non lascerò che le insicurezze sul mio corpo prendano il sopravvento
Da quando sono tornata dal viaggio, l’immagine del mio corpo mi ha fatto fare un tuffo nelle insicurezze secolari. Non mi sono mai resa conto di quanto tutte queste piccole influenze mi abbiano bombardata quotidianamente fino alla mia partenza.
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Durante il viaggio, non mi sono rasata le ascelle per settimane. A nessuno importava nulla. C’erano raramente degli specchi in cui potevo vedere tutto il mio corpo. Indossavo abiti larghi tutto il tempo. Ho incontrato nuove persone ogni giorno che mi hanno conosciuta con il corpo che avevo in quel momento. Non sapevano se avevo guadagnato o perso peso. E semplicemente non importava.
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Tornata a casa, mi sono subito sentita a disagio nel sollevare le braccia, così mi sono rasata le ascelle. Mi sono trovata di fronte a persone che giudicavano il corpo e parlavano solo di dieta a base di broccoli e pollo. Ho pensato a come la mia famiglia avrebbe reagito nel vedermi. La maggior parte di loro ancora non sa che sono tornata, perché ho tanta paura di eventuali commenti. ⠀⠀
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Ma penso che la mia più grande paura non sia questo corpo che ho. È la paura di ingrassare all’infinito. Essere un ‘cattivo esempio’ . E so che questi concetti sono così intrinsecamente fatfobici e stupidi. Perché finché trovo il mio equilibrio con il cibo, il mio corpo troverà il suo peso ideale, qualunque esso sia. Ma questi pensieri si insinuano nella mia mente così tanto, ultimamente.
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Provare i vecchi vestiti di quando il tuo corpo era di dimensioni diverse è un po’ come salire sulla bilancia. Fa male. Crea ossessioni inutili attorno al mio corpo. Quindi anche se attualmente non mi sento al meglio, eviterò di nutrire queste insicurezze. Non hanno mai avuto niente a che fare con il mio corpo, in primo luogo. Credo che il mio modo di sentire il mio corpo in questo momento sia sintomatico della sensazione generale di essere senza radici, di cercare di trovare più equilibrio e struttura nella mia vita. Di affrontare la rottura e le sensazioni di essere non amati e soli. Concentrarsi su come appare il mio corpo è solo una distrazione da ciò che sta realmente accadendo all’interno.
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Lettera alla ragazza che ha fatto bodyshaming su di me
Alla ragazza che mi ha detto che il mio culo era troppo grasso per i leggings:
Non penso che capirai mai la quantità di dolore che mi hai inflitto. Ma non ti biasimo più. Non lo sapevi.
Una settimana dopo quella notte ho rivendicato il mio potere. Al ballo del liceo, quando tutti ce ne andavamo, ubriachi e ridacchiando, ero l’unica che già viveva nel suo appartamento e invitava tutti. Quando hai chiesto di unirti a noi con un sorriso di sufficienza sul viso, riprendevo il mio potere. Ti ho detto che la mia casa era la mia privacy, e che non mi sentivo a mio agio facendoti entrare. Ti ho detto che non mi fido di te perché hai violato il mio spazio. ⠀
Ho avuto un sacco di critiche da parte degli amici perché ‘ti avevo rovinato la serata’. Non sapevano che quella notte ho corso per le strade piangendo, quando avrei dovuto solo divertirmi in quel club. ⠀
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Oggi sono veramente grata per quello che hai fatto. Perché ho imparato a riprendere possesso di ciò che mi apparteneva. Così, visto che non ero stata in grado di proteggere il mio corpo, almeno ho protetto la mia casa. ⠀
E bene, ti ho semplicemente mostrato che il Karma è uno stronzo.
Cordialmente, ⠀⠀⠀
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la ragazza che ha reclamato il suo potere. ⠀PS: Ora non potete immaginare quanto mi autorizzi a indossare i leggings.
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Ecco come si fa presto a cambiare la narrativa. ⠀
Non sono nessuno per dirti chi vuoi essere, ma sei più di un corpo
Voglio essere molto chiara. Non sono qui per dirti di amarti la mia pancia ben visibile a destra. O per dirti che postare una foto trattenendo il respiro è sbagliato. Non sono qui per dirti che non dovresti perdere peso. ⠀⠀
Chi sono, comunque, per dire a qualcuno come sentirsi e cosa fare del proprio corpo in una società che è intrinsecamente fobica? Chi sono io per dire a chiunque come si sente quando riesco ancora a trovare la taglia dei miei jeans in un negozio di abbigliamento? Quando non ho mai veramente sperimentato la discriminazione per le dimensioni del mio corpo? Chi sono io per dirti di concentrarti su ciò che il tuo corpo può fare quando non ho mai provato cosa vuol dire vivere con disabilità? Chi sono io per dirti di essere solo felice? ⠀⠀Tutto quello che posso dirti è: tu sei più di un semplice corpo. Sei molto più del tuo aspetto. Sei più complesso di ciò che viene catturato nelle fotografie. Immagino, è per questo che preferisco il concetto di #bodyneutrality – tu capisca che non hai bisogno di amare il tuo corpo per ritenerti valido. Quella bellezza o qualsiasi sostituto sociale (come la produttività, il successo, la forza o la forma fisica) non sono ciò che devi seguire come sostituti. Alla fine si tratta di scoprire cosa vuoi veramente perseguire. O se vuoi anche perseguire qualcosa. Ne sei degno a prescindere.
[Descrizione immagine: Sulla sinistra sono di fronte alla telecamera, le braccia alte, con indosso un leggins a vita alta che mostra la mia pancia in un modo che la fa apparire piuttosto piatta. La mia espressione facciale è neutrale. A destra sono in una posa più rilassata, mentre rido verso la fotocamera. I miei leggings sono abbassati, spingendo il grasso della pancia.]
È una donna a decidere quando essere "sessuale"
Hai mai pensato a quanto sia fottuto il concetto di ciò che la società definisce ‘sessuale’? Una donna può andare in giro in bikini e non essere sessuale. Una donna va in giro con la stessa biancheria colorata e sagomata ed è improvvisamente sessuale.
Un uomo fa una foto a petto nudo – non sessuale. Una donna fa lo stesso – ‘Che puttana. Lei vuole scopare’.
E POI quando una donna decide consapevolmente di mostrare il suo lato sessuale – viene biasimata per questo
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Capisco che gli uomini potrebbero essere istigati da certe immagini o nel vedere la pelle di una donna. Non c’è vergogna in questo. Ma facciamo un passo indietro e pensiamo al perché una donna nuda è vista in maniera così sessuale, senza nemmeno fare nulla. Potremmo usare la spiegazione ‘biologica’ della società e dire che sono solo istinti primordiali. Oppure potremmo pensare a quanti tabù è sottoposto il corpo di una donna, e come non le sia permesso mostrarsi in un certo modo, per non diventare un oggetto sessuale. La sessualizzazione delle donne è culturale. Dobbiamo normalizzare pelle, nudità, tette e sederi.
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Mi fa sentire a disagio postare questa foto perché la mia mente mi sta dicendo ‘sto mostrando troppa pelle’. Ma non ho bisogno di giustificarmi per aver indossato un abito corto o aver postato una foto di bikini. E nemmeno tu. Credo fermamente che le donne possano riprendere il loro potere e possedere il loro corpo e la loro sessualità. Tu puoi decidere cosa di te è sessuale in un particolare momento e cosa no. Nessun uomo (e nessuna persona in generale) ha il diritto di dire che sei sexy o che vogliono sbatterti solo perché pubblichi una foto del tuo culo. Non hanno il diritto di dirti che ‘vogliono vedere cosa c’è sotto’. E hai tutto il diritto di dirglielo in faccia!
Cosa ne pensi?