Una lezione sull’essere a proprio agio con il proprio corpo. Ce la dà la fotografa Elise Dumontet, che ha realizzato uno shooting con i modelli della Zebedee Models. Si tratta di mannequin da 2 a 54 anni, tutti accomunati da una caratteristica fisica: l’essere senza arti.
Si tratta di una caratteristica diversificata dall’uno all’altro modello: c’è a chi manca una mano, a chi l’intero avambraccio, chi non ha il piede oppure la gamba e così via. Per alcuni si tratta di una questione congenita, per altri di un’amputazione seguita a un incidente stradale o a una malattia come cancro o meningite.
Tutti questi modelli senza arti però hanno anche dell’altro in comune: amano se stessi e la propria immagine profondamente (e come è giusto che sia). Si tratta di una rappresentazione eccezionalmente positiva dell’essere umano, che di solito appare perfetto – e finto grazie ai programmi come Photoshop – nei servizi fotografici.
La bellezza dell’umanità è proprio questa: la capacità di adattamento, di sentirsi a proprio agio anche quando si viene percepiti come diversi, anche se i numeri dicono tutt’altro. Le persone senza arti sono una minoranza sì, ma non insignificante. Come riporta BoredPanda, ci sono 30milioni di persone al mondo che hanno subito un’amputazione, solo 100mila nel Regno Unito, dove avvengono circa 5mila amputazioni all’anno.
Sappiamo tutti – spiega Zoe Proctor, direttrice dello shooting – che contano le rappresentazioni positive, nelle arti, nella moda e nei media. Queste persone possono probabilmente contare sulle dita di una mano quante volte si siano viste rappresentate. Come ci si dovrebbe sentire se la scarpa dovesse trovarsi sempre sull’altro piede?
Sfogliamo insieme la gallery e scopriamo le storie di questi modelli.
Jamie
Prima di scegliere l’amputazione – che gli ha permesso infine di camminare – ha trascorso 14 anni sulla sedia a rotelle.
Il mondo – dice – è generalmente concentrato sul creare l’immagine perfetta, mentre gli altri cercano disperatamente di calzare quella categoria. Quando altri combattono per questo, io mi sforzo per essere un individuo – per essere me stesso.
Chantelle
Ha una protesi lungo tutta la gamba. Fa l’attrice, balla, suona. E fa sport, tra cui tennis e nuoto.
Andrew
Ha una protesi e dice di aver voglia di parlarne, perché è parte della sua storia personale. È un parrucchiere.
Mi dà fastidio se la gente non la nota – spiega, riferendosi alla protesi – Racconta la storia della mia vita, per favore, sentitevi liberi di chiedermelo.
Dan
Perdere il braccio e la spalla è stata inequivocabilmente la cosa migliore che mi è accaduta.
Dan parla di una migliore consapevolezza di sé dopo la perdita del suo braccio. Prima c’erano delle cose che lo facevano arrabbiare, come chi usufruisce dei posti per disabili senza avere la disabilità, ora invece Dan è convinto: l’ignoranza è la vera disabilità.
Nancy
È stata una ragazza copertina per Grazia. Negli anni ’90 ha avuto un’incidente e subito un’amputazione. All’inizio è stato per lei molto difficile, ma dice che oggi c’è una maggiore e più diffusa consapevolezza. All’inizio le chiedevano addirittura se i suoi figli fossero nati con una gamba, pensando che la sua fosse una condizione genetica.
Ashley
È stata una modella per Paper Magazine. Da giovane ha sofferto molto perché è stata bersaglio dei bulli ed è arrivata a nascondere la sua caratteristica fisica dentro delle maniche lunghe – pur vivendo nel clima caldo della Florida. La sua condizione è congenita e oggi ha una consapevolezza e una fiducia di sé sempre crescente. La cosa che l’ha fatta più soffrire è stato un ragazzo che le ha detto che sarebbe uscito con lei se avesse avuto la mano.
Daniel
La sua è una condizione genetica, è nato senza la mano destra. Ha lavorato per la Bbc ed è un appassionato di fumetti e videogame. Fa delle divertentissime imitazioni.
Monty
Ha subito un’amputazione per una malattia. Oggi va in bici, nuota, corre, suona il clarinetto, il piano, la chitarra ed è anche un dj.
Mark
È un ex militare ed è appassionato di sport estremi, come il paracadutismo. Ha subito una doppia amputazione.
Mollie
Fa molto sport, tra cui ginnastica, corsa, danza.
Grace
Ha 26 anni e ha subito un’amputazione dopo un cancro al femore, due mesi dopo la nascita di suo figlio. Utilizza una protesi dal 2017.
Marleen
Quando aveva 13 anni è stata colpita da meningite ed è rimasta in ospedale 8 mesi, venendo sottoposta a numerosi trattamenti e operazioni chirurgiche. È olandese ma vive a Madrid da 12 anni. Il primo anno è stata dura, poi ha imparato la danza e ad andare sullo snowboard, la sua grande passione. È anche attrice oltre che modella.
Kelsey
La mia differenza mi rende unica, perché adattarsi quando si può essere un fenomeno?
Neisha
Quando era ancora nella pancia della sua mamma, a 20 settimane, un’ecografia stabilì che non avrebbe avuto una gamba. Neisha è nata prematura ma è stata sempre una guerriera. La sua prima protesi è arrivata a 8 mesi. Ha dovuto lottare, ma è diventata una piccola donna dolce e gentile. E una campionessa mondiale di cheerleading.
Kiryn
È nata con un’anomalia congenita. Compie con una mano le attività che tutti gli altri svolgono con due.
Daisy
Ha subito una doppia amputazione, passando così, con le protesi, dalla sedia a rotelle alle passerelle. È un’ispirazione sui social network per moltissime persone, fa ginnastica e attività circensi.
George
È un bimbo che ha ricevuto una doppia amputazione. È dolce e forte. E affronta con convinzione chi non crede nelle sue possibilità.
Oakley
La sua è una condizione congenita. Dal giorno in cui è nato è anche lui un guerriero e non vede l’ora di crescere e mostrare tutte le meraviglie di cui è capace.
Albie
La sua è una condizione congenita. Quando gliela comunicarono dopo un’ecografia, la sua mamma si spaventò. A due anni di età, tutte le sue paure sono ormai nel passato: Albie è un bimbo meraviglioso. Come spesso accade quando si riesce a vedere l’anima di qualcuno prima del suo corpo, nessuno nota l’anomalia nella sua mano.
Cosa ne pensi?