Il mondo dei social newtork fornisce ogni giorno spunti, lanciando trend e mode.
Fermo restando che il mondo virtuale vada preso con le pinze e considerato per quel che è, senza lasciarsi ossessionare da canoni di bellezza tanto perfetti quanto irreali (ma ricordando anche – avviso agli haters – che ciò che si scrive su Internet può avere conseguenze anche nella vita reale), c’è da dire che da un po’ di tempo a questa parte sembra essersi creato un vero e proprio “movimento” di contrapposizione agli influencer.
Contrapposizione intesa non come critica agli stili di vita che gli infuencer propongono, ma semplicemente come altra versione della bellezza. Sempre più si stanno infatti facendo spazio modelli estetici alternativi, che si distaccano notevolmente da quell’ideale di perfezione patinato e artefatto portato avanti da blogger & co.
Pare, come riporta un articolo di BuzzFeed, che sempre più persone, per lo più giovanissimi chiaramente, si affidino per consigli di stile e bellezza a TikTok. La Generazione Z, insomma, sta chiedendo a gran voce il proprio spazio, ma in un modo diverso e più costruttivo.
Dopo le Suicide Girls, a dettare legge in fatto di moda sono ora le E-Girls, che sfoggiano un look ben preciso, con gonnelline da tennis a righe, dolcevita sotto magliette a maniche corte, trecce, calze al ginocchio e trucco pesante completo di cuoricini e stelline disegnate sugli zigomi.
Il termine sta per “electronical girl”, e indica ragazze cresciute a pane e Web, con un’estetica ispirata ai manga e rilanciata in maniera decisiva dal personaggio di Jules della serie Euphoria, una teen transgender con trucchi incredibili, capelli da unicorno e uno stile che ricorda Sailor Moon in una versione contemporanea. Proprio come era già successo con le emo dei primi anni 2000, le E-girls sarebbero la risposta, secondo l’autrice dell’articolo Lauren Strapagiel, all’estetica mainstream proposta dai social, in cui fotoritocco e filtri sono alla base di tutto.
Nonostante le E-girls non abbiano alcun intento didattico, è inutile negare che la crescente popolarità di Tik Tok (dal lancio, nell’agosto del 2018, è ora disponibile in 150 paesi e 75 lingue, con oltre 500 milioni di utenti) abbia inciso notevolmente sulla loro popolarità. E un’altra cosa: ci sono ovviamente anche gli E-boy.
Sfogliate la gallery per conoscere alcuni di loro, e i loro look.
Hunter Schafer, l'attrice che interpreta Jules in Euphoria
Hunter al momento incarna più di tutte la bellezza delle E-girls: la giovane attrice trans, 20 anni, è nata maschio, pur non riconoscendosi mai in questa definizione. Già a 17 anni era attivista per la comunità LGBTQ+. Nel suo passato anche molte esperienze come modella, con sfilate per brand importanti come Miu Miu o Marc Jacobs, cosa che l’ha resa uno dei nomi di punta della Elite Model Management, tra le più importanti agenzie di moda a livello mondiale.
Il look androgino, da vera E-girl, di Hunter
La sua Jules Vaughn è come lei una teenager transgender che fa amicizia con il personaggio di Zendaya, interpretata da Rue Bennet. Euphoria è il primo ruolo da attrice per lei.
Look iconico
Il look delle E-girls è davvero molto riconoscibile: una spessa riga di eyeliner nero con ali e graziose forme disegnate con lo stesso eyeliner sotto gli occhi, di solito cuori, ma anche punti e x. Su guance e naso c’è un’abbondante passata di fard, mentre per le labbra si predilogono rossetti molto scuri.
L’acconciatura preferita è la mezza treccia, spesso accompagnata da molti fermagli, mentre i colori dei capelli vanno dal nero corvino fino ad altri decisamente più accesi.
Gli interessi comuni
Fra le passioni delle E-girls e boys ci sono i videogiochi, gli anime e la musica di Billie Eilish e Lil Peep. Discord è la piattaforma preferita.
Trend fortissimo
Su Tik Tok le E-girls sono diventate una presenza tanto forte che c’è un intero genere di video “egirl factory”, in cui ragazzi e ragazze “scompaiono” in una stanza, tornando poi come E-boys o girls.
L'origine del nome (poco carina)
Già nel 2013 Urban Dictionary definiva le E-girls come “Internet sluts”, ovvero le “sgualdrine di Internet”. Un nome davvero poco edificante che delineava ragazze che cercano ragazzi gamer, attirandoli con il loro bell’aspetto nella speranza di ottenere il loro prodotto più prezioso – attenzione. Ma chiaramente ci trovavamo di fronte a un insulto misogino.
Alcune testimonianze
BuzzFeed ha raccolto le testimonianze di alcune E-girls, come Marley, che ha spiegato:
Ho sempre sofferto di disturbi alimentari, ansia e depressione, e la gente mi ha sempre detto che ero brutta, è stato difficile.
Ma poi ha scoperto che uno dei suoi video su Tik Tok aveva raggiunto qualcosa come 20.000 ‘Mi piace’ e ha scaricato l’app. Il suo account è decollato, ottenendo 10.000 follower in pochi giorni. Eppure, lei non si spiega il segreto del suo successo, perché afferma di essersi sempre vestita così.
Ashley
Ashley a BuzzFeed ha detto:
Ho pensato che sarebbe stato divertente e stavo scherzando con i miei amici, dicendo, ‘oh, se mi vesto da ragazza anime, diventerò famosa – e poi l’ho fatto davvero. In qualche modo la cosa si è evoluta facendomi diventare una E-girl.
Ci sono anche gli E-boys
Il fenomeno, naturalmente, non è solo femminile. Anche moltissimi ragazzi aspirano a diventare E-boys.
Il look degli E-boys
Abbigliamento da skater, smalto alle unghie, trucco sotto gli occhi e orecchino (generalmente solo uno): questo è “l’outfit” tipico degli E-boys
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