"Anche le donne hanno i baffi" e questa campagna li mostra senza vergogna
Anche le donne hanno i baffi. Non sarà una grande rivelazione, ma è senz'altro un vero tabù, che oggi questo brand ha deciso di sfatare.
Anche le donne hanno i baffi. Non sarà una grande rivelazione, ma è senz'altro un vero tabù, che oggi questo brand ha deciso di sfatare.
Anche le donne hanno i baffi. Vi piaccia o no, è un’incontrovertibile verità, che forse farà storcere il naso ai puristi dei corpi glabri e super lisci, ma che oggi diventa lo slogan di una campagna tesa a rivendicare la libertà di ciascuna di noi di decidere per il proprio corpo, peli – appunto – compresi.
Del resto, sempre più spesso negli ultimi tempi i peli sono stati presi come “fonte di ispirazione” per lanciare messaggi di body positive e di autodeterminazione, tanto che anche molte celebrity hanno recepito il significato, sfoggiando quindi look completamente naturali, in segno di protesta verso le convenzioni sociali che ci vorrebbero tutte iper lisce, o anche solo per pura e semplice comodità. Solo che fino a questo momento avevamo parlato di peli delle gambe, delle ascelle o persino dell’inguine, ma mai di mustache. Di baffi, appunto.
La notizia, signori e signore, non è tanto che anche le donne siano munite di baffetti sopra il labbro superiore, ma che oggi l’ennesimo tabù estetico sia stato sdoganato, e che non sia un obbligo torturarsi con cerette o creme depilatorie per rimuoverli. Almeno questo è ciò che vuol far passare la campagna di Billie, famoso brand di rasoi americani che, in controtendenza rispetto ai competitor (e a ciò che ci si aspetterebbe da un’azienda che vende prodotti per depilarsi), non invita le donne a radersi, ma a stare con ciò che le fa sentire maggiormente a proprio agio. Anche con i baffi, quindi.
Questa è la campagna lanciata sulla loro pagina Instagram.
Abbiamo un importante annuncio da fare – recitano le ragazze nel video – anche le donne hanno i baffi. Il mondo forse non lo sa perché facciamo di tutto per nasconderli, lo abbiamo fatto per tutta la vita, ma… Flash news: li abbiamo! E questo Movember abbiamo deciso di farli crescere.
Sì, avete letto bene, l’iniziativa è stata lanciata proprio in occasione del Movember 2019, il mese della consapevolezza sulla salute maschile il cui nome è il risultato della crasi tra “Mustache” e ovviamente “November”. Non si fatica quindi a comprendere il perché della scelta di lanciare la campagna proprio in questa occasione: in fondo, se parliamo di baffi…
Questo significa che tutte noi d’ora in avanti dovremo sfoggiare orgogliosamente i nostri baffetti che fanno capolino tra naso e labbra, rinunciando a fare tappa dall’estetista? Assolutamente no. Esattamente come è accaduto per altre campagne, sullo stile di Januhairy, l’importanza di sottolineare che anche le donne sono provviste di peli non significa che tutte dovremmo abbandonare la ceretta o il rasoio per sentirci più o meno “femministe”; lo scopo di mostrare ragazze con i peli è solo e soltanto far capire che ciascuna di noi ha la piena libertà di mostrarsi per come si sente più a suo agio, senza l’idea di sentirsi imprigionata per forza in uno schema che risponde a determinate aspettative culturali e sociali.
Come ribadito in altre campagne simili, depilarsi è e deve rimanere un opzione, non un obbligo. E la scelta di non depilarsi non deve essere associata all’idea di non pulizia, non igiene personale, o non cura di sé.
Le ragazze di Billie confermano una volta di più tutto questo: anche con i loro baffi, non si sentono e non vogliono essere considerate meno donne.
Sfogliate la gallery per vedere alcune immagini della campagna di Billie.
In quanto brand che mira a destigmatizzare i peli femminili, prendere parte al Movember aveva molto senso per noi. Da quando è uscita la nostra prima campagna, molte donne ci hanno fatto notare che i peli facciali rappresentavano il tabù maggiore, e questa ci è sembrata l’opportunità migliore per tentare di normalizzarli.
Ha spiegato a Today la co-founder di Billie, Georgina Gooley.
Il mondo non lo sa perché a lungo abbiamo dovuto nasconderli, li abbiamo nascosti per tutta la vita.
Recita la voce che presenta la campagna.
Questo Movember abbiamo deciso di farli crescere e di goderceli. Perché i baffi sono baffi.
Non è la prima volta che il brand americano lancia campagne provocatorie sui peli, pur essendo un’azienda che produce rasoi.
Già nella sua campagna estiva Billie aveva scelto ragazze che sfoggiavano peli su gambe e ascelle, ma non solo…
La campagna mostrava infatti anche ragazze con peli su inguine e ventre.
L’idea di Billie è sempre e solo una: le donne non devono depilarsi, ma farlo solo perché lo vogliono.
Già nel 2018 Billie si era proposta come voce fuori dal coro sul tema della depilazione.
Il mondo fa finta che non esistano, ma esistono. Abbiamo controllato. Quindi nel caso in cui, in qualunque momento, se mai voleste rasarli, noi saremo qui.
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