Ayay - Amore dove non batte il sole, la prima linea cosmetica per le parti intime
Ayay è la prima azienda che ha lanciato una linea cosmetica per le parti intime - ed è anche italiana: la sua è una filosofia tutta da scoprire.
Ayay è la prima azienda che ha lanciato una linea cosmetica per le parti intime - ed è anche italiana: la sua è una filosofia tutta da scoprire.
Ogni mattina, alcune di noi, eseguono una routine: si va in bagno, ci si lava, ci si veste, ci si trucca il viso, ci si pettina. E se vi dicessimo che ci si può “truccare” anche le parti intime – o quanto meno prendersi cura di esse attraverso prodotti cosmetici?
È questa l’idea alla base di Ayay, azienda italiana che ha realizzato una serie di prodotti dedicati alle nostre parti intime.
Sì, l’idea generale potrebbe fare un po’ sorridere – sul profilo Instagram di Ayay c’è perfino la foto di una cliente che ha utilizzato la loro crema lenitiva post-depilazione dedicata al pube per contrastare il fastidio che segue la depilazione del labbro superiore – ma è sicuramente corretta. Le nostre parti intime hanno una pelle delicata e spesso soggetta a maltrattamenti – dall’uso del rasoio alla ceretta, fino all’errato ricorso a lingerie troppo stretta o segnante (che tra l’altro fa male a prescindere di quanto ci segna).
Il tuo corpo è sacro – si legge sul sito ufficiale – E la tua lei lo è ancora di più. Se ti prendi cura di ogni angolino di pelle, non c’è ragione di trascurare quella più intima. L’epidermide delle zone vulvari, anali e perianali è spesso sottoposta a cerette, tessuti irritanti o stress. La vogliamo perfetta, ma spesso non la ricambiamo con le giuste cure. Ayay è una linea per chi vuole regalarle attenzione e dedizione, sia estetica che preventiva.
La lei in questione è naturalmente la nostra parte più intima, la vulva. I prodotti portano la firma della dottoressa Milena Terenghi, che ne ha studiato la formulazione ed eseguito i test di rito. I prodotti disponibili sono per il momento un deodorante intimo in crema, un gel lenitivo post-depilazione, un siero che ritarda la crescita dei peli, un siero per le parti intime effetto lifting, una crema sbiancante per le parti intime e un patch post-depilazione per le parti intime.
Molte testate hanno dedicato ad Ayay la loro attenzione, eleggendo, per esempio, il siero ritardante per la ricrescita dei peli il miglior prodotto per prevenire i peli incarniti dopo la ceretta.
Sfogliamo insieme la gallery per scoprire come Ayay pensa alle donne – anche attraverso post Instagram che inneggiano al potere femminile, alla body positive e alla prevenzione.
Te lo hanno mai detto?
“Non sento niente col preservativo”
“Fidati, lo faccio sempre e non è mai successo niente”
“Sto attento”
“Ho una relazione monogama, non sono a rischio”
“Non sono mica gay”
Non importa cosa dici,
Non importa chi sei,
Non importa con chi fai sesso,
Non importa cosa prometti:
Srotol… sdrotol… srorol…
Insomma, mettiti questo preservativo.
Parliamo di numeri, statistiche, definizioni.
Parliamo di nomi, di volti e di storie.
Parliamo di come è iniziata e di quello che viene dopo.
Parliamo di tutte le sue forme.
Parliamo di com’è.
Parliamo di come dovrebbe essere.
Parliamo di come NON dovrebbe essere.
E voi,
Imparerete ad ascoltare.
Non ci tapperete la bocca,
Non ci tarperete le ali.
“Desidero che ogni vita umana sia pura e trasparente libertà”
Tieniti liber* stasera,
È la #giornatamondialedellafilosofia,
E la passeremo con Simone de Beauvoir.
Una donna libera, che ha liberato le altre donne dalla prigionia… di essere donne.
È stata lei la prima a vedere il suo genere come un costrutto sociale: divenuto nei secoli ciò che l’uomo ha voluto che fosse.
È stata lei a scrivere che donna non si nasce, si diventa.
Perché non si nasce dentro la prigionia del proprio genere: ci si cresce dentro, ogni volta che ci si adegua alla forma che di esso è stata costruita.
In un mondo che ricomincia a far paura,
Lìberati.
Libera il Pensiero Critico.
Solo così saremo liberàti tutti.
Ti hanno già detto che dovresti mangiare di più, perché “le ossa ai cani”;
Ti hanno già detto che non dovresti indossare i leggings, perché solo alcune possono permetterselo;
Ti hanno già detto che dovresti chiudere un bottone in più, perché sei volgare;
Ti hanno già detto che dovresti mettere delle scarpe basse, perché sei già alta e metti in imbarazzo il tuo accompagnatore;
Ti hanno già detto che la cellulite è una malattia, che il costume da bagno implica una prova da superare, che saresti così bella se solo…
Allora questo te lo diciamo noi:
Dimentica quello che ti hanno detto.
Indossa il tuo corpo,
E sfoggialo nella tua sfilata.
Fidati,
Ti starà da Dio.
E con “Dio” intendiamo Beyoncé.
Alcune campagne pubblicitarie di inizio ‘900 rassicuravano i clienti dicendo: Compratela, è un’auto così sicura che persino una donna può guidarla.
Invece, proprio il proverbiale pericolo costante è stato scongiurato da alcune donne straordinarie: il tergicristalli, la tecnologia alla base del bluetooth, le frecce e gli stop sono tutte invenzioni al femminile.
In questi ultimi giorni di ottobre, 6 anni fa, le sorelle di #Women2Drive si preparavano al più grande movimento di protesta dell’Arabia Saudita, che avrebbe lottato per permettere alle donne arabe di guidare.
Quindi sì, le donne possono essere un pericolo costante. Ma non certo per il loro modo di guidare.
Circa un mese fa, le opere di Antonio Canova venivano censurate dai social
perché considerate nudi oltraggiosi.
Secondo il famigerato algoritmo, infatti, non solo si può parlare di vulve SOLO se si tratta di temi legati alla gravidanza,
in più si possono mostrare capezzoli femminili SOLO se si tratta di immagini legate all’allattamento.
Nessuna limitazione, invece, per i capezzoli maschili.
E noi delle censure ne abbiamo abbastanza, quindi abbiamo deciso di sfidarle, anche se non ci occupiamo solo di fisici marmorei come quelli del Canova,
Perché ogni corpo per noi è un capolavoro.
E anche i dolci non scherzano.
Quindi… Buon appetito.
Non importa quale sia la tua idea di intimità:
ci batteremo ogni giorno affinché non abbia alcun timore di uscire alla luce del sole.
“Combatti come una femminuccia” non è un insulto, non lo sarà mai più. Se credi che combattere come una ragazza significhi trovare ogni giorno la forza di abbattere barriere e pregiudizi, di sfatare miti e luoghi comuni, sei nel posto giusto.
Qualunque sia il tuo genere di lotta o la tua lotta di genere, combatti come un’AyGirl.
Sulla vulva non si discute!
Ogni donna è libera di scegliere per sé.
Ogni vulva è diversa e stupenda.
Le grandi labbra, la parte più esterna, possono coprire le piccole, quelle interne.
Oppure le piccole possono far capolino attraverso le grandi.
Ancora, le piccole possono essere giusto un piccolo accenno.
In ogni caso quel che da bimbe chiamavamo “Fiore” è un fiore per davvero:
il nostro più importante.
Cosa ne pensi?