AI‑optimised skincare e haircare: la nuova bellezza è "ottimizzata" dall'AI

Come è cambiato il mondo della cosmetica con l'introduzione dell'AI? Strumenti, pro e contro della cosmetica tech, che oggi permette di avere un'esperienza personalizzata e precisa.

L’intelligenza artificiale è uno dei temi più dibattuti del momento, nel giro di pochi anni l’AI ha esteso in modo capillare la sua influenza, tanto da essere oggi utilizzata in qualsiasi settore. Il mondo della cosmetica, dai prodotti di beauty a quelli di hairstyle, è in continua evoluzione, e non ha potuto esimersi dal trovare un modo per sfruttare l’AI per migliorare le prestazioni. Con AI‑optimised skincare e haircare si intendono tutte le app e gli strumenti usati nel mondo della cosmetica per creare un’esperienza tech il più personalizzata ed efficace possibile.

Cosa significa skincare/haircare ottimizzati da AI

Con AI-optimised skincare e haircare possiamo intendere tutta la cosmetica tech, ovvero una serie di tools e applicazioni che, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, riescono a fornire una ricerca mirata e rapida. Da utilizzare in maniera autonoma, sia da parte dei professionisti del settore, che si avvalgono dell’AI optimised skincare e haircare per snellire il lavoro di conoscenza della pelle e dei capelli del cliente, e passare direttamente all’applicazione dei prodotti.

Gli strumenti basati sull’IA aiutano quindi il modo in cui operano i marchi di bellezza, che possono, grazie all’IA, realizzare prodotti sempre più specifici, efficaci e attrattivi per il pubblico più ampio. Oltre che rappresentare una maniera con cui i consumatori possono conoscere, sperimentare e acquistare i prodotti più adatti a loro. L’AI permette infatti di analizzare le condizioni della pelle e dei capelli in maniera estremamente precisa, personalizzare maggiormente le esperienze a seconda delle esigenze di ogni cliente, consigliare routine di cura e prodotti su misura.

Oltre alla maggiore personalizzazione dei prodotti e dei brand, l’AI-optimised skincare e haircare permette di migliorare il controllo qualità degli articoli di rivenditori, e semplificare i processi di produzione. Inoltre, la cosmetica tech aiuta nei processi di analisi dei target, della domanda da parte dei consumatori, delle tendenze emergenti. Attraverso strumenti come il riconoscimento automatico delle immagini, le aziende possono mantenere un branding coerente, di qualità e in linea con le strategie di marketing.

AI‑optimised skincare e haircare: App, tool e brand di riferimento nel 2025

Il mondo della cosmetica non si è fatto attendere nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, e nel 2025 esistono diverse app e e-commerce che usano AI-optimised skincare e haircare. Uno dei brand di riferimento per la cosmetica tech è sicuramente L’Oréal, con il lancio dell’app Noli, che permette di realizzare un’analisi personalizzata e una routine di skincare adatta alla propria pelle, e My Hair [iD], strumento di consulenza per parrucchieri che include funzionalità di virtual try-on per le acconciature.

Altre applicazioni di AI‑optimised skincare sono Perfect Corp, che utilizza IA e tecnologia della realtà aumentata per test online, gratuitamente, in grado di rilevare fino a 15 caratteristiche della pelle del viso, e consigliare i prodotti migliori per la texture, l’incarnato, eventuali macchie o rughe. Allo stesso modo funzionano app ed ec-commerce di altri brand, tra le più note e usate attualmente troviamo Neutrogena Skin360, Sephora Virtual Artist. Anche il colosso Amazon ha voluto realizzare la propria app di AI‑optimised skincare e haircare, dal nome Amazon AI Beauty Advisor.

Un altro tool molto utile sia ai consumatori che ai brand e ai professionisti è la chatbot. Si tratta di assistenza virtuale 24 ore su 24 per qualsiasi dubbio, esigenza o informazione riguardante prodotti, trattamenti e consigli utili. Tra gli altri strumenti scelti soprattutto dai brand di cosmetica abbiamo lo SkinScanner, per ottenere una pelle più luminosa, una Butter Skin o ancora risolvere problematiche. Acne Spot Scan di La Roche Posay ad esempio usa la tracciabilità avanzata della pelle per garantire un’analisi delle aree interessate e consigliare i trattamenti più specifici per il problema dell’acne.

Pro e contro dell’AI‑optimised skincare e haircare: privacy, efficacia, sostenibilità

L’utilizzo dell’AI nel settore beauty è ormai avviato e sempre più diffuso, così come la permanenza di sempre più clienti su app e siti di AI-optimised skincare e haircare. Come per tutti gli ambiti nei quali è usata l’intelligenza artificiale, anche in questo è importante comprendere non solo i vantaggi, ma anche svantaggi e/o critiche. Innanzitutto, vediamo i 4 principali pro della cosmetica tech.

1. Personalizzazione

Il principale vantaggio dell’AI-optimised skincare e haircare è la personalizzazione. Attraverso l’analisi dettagliata dei dati del cliente, grazie alle immense possibilità dell’IA, può fornire consigli ultra personalizzati, in modo sicuramente attento e mirato. Caratteristiche del viso, tipo di pelle, e anche preferenze o esigenze personali del cliente, così come ingredienti specifici o prodotti particolari, sono tutti dati che si possono inserire, da professionista per aiutare un cliente, ma anche privatamente attraverso le app e i siti appositi.

L’intelligenza artificiale memorizza qualsiasi dato inserito, in modo da elaborare le informazioni passate e migliorare la propria precisione di volta in volta. Il sistema è inevitabilmente vantaggioso, dà l’impressione di donare un’esperienza esclusiva e personalizzata, ciò che i clienti cercano sempre di più per sentirsi compresi e avere la soluzione su qual è la migliore e più adatta skincare o haircare.

2. Precisione

Un altro pro di avere un’esperienza così dettagliata è la precisione nelle analisi dei dati. Niente come l’intelligenza artificiale è oggi in grado di analizzare le condizioni della pelle e dei capelli in maniera chirurgicamente precisa una serie di informazioni inserite. Gli strumenti con l’AI utilizzano infatti una tecnologia di imaging avanzata per rilevare dettagli invisibili a occhio nudo, come livelli di disidratazione, dimensioni dei pori, eventuali danni del sole.

Risulta quindi un aiuto incredibile per le persone, che possono rivolgersi a team di esperti con una diagnosi sicura e trovare insieme trattamenti o prodotti mirati ed efficaci. L’intelligenza artificiale non sostituisce infatti la competenza di un professionista, ma, come vedremo nei prossimi punti, la aiuta.

3. Aiuto per i professionisti

Il terzo vantaggio è infatti per i professionisti beauty, sia medici che di cosmesi. Infatti grazie all’utilizzo di AI‑optimised skincare e haircare possono avere diagnosi e consigli più mirati, utilizzando meno tempo a comprendere le esigenze del cliente, impiegando meglio il tempo nella ricerca di soluzioni. L’AI aiuta molto anche nelle analisi di marketing, grazie alla ricerca delle abitudini di acquisto e dei servizi preferiti dei clienti nei loro storici.

L’AI infine può aiutare in maniera efficace nella gestione di tutta una serie di operazioni che sembrano banali o inutili, e che invece offrono grande vantaggio per i negozi o le aziende. Ad esempio, le offerte personalizzate via email e SMS basate sulle preferenze e sulla cronologia di un cliente, che grazie all’intelligenza artificiale risultano più ponderate e aumentano il coinvolgimento e l’attrattività.

4. Realtà aumentata

Uno degli strumenti rivoluzionari dell’IA nella cosmetica è l’utilizzo della realtà aumentata (AR, dall’inglese augmented reality). L’IA e l’AR rendono possibile provare in modo virtuale qualsiasi prodotto prima dell’acquisto, una delle principali esigenze dei consumatori, che si fidano maggiormente quando possono provare un articolo prima di pagarlo.

Su app e siti che si avvalgono della realtà aumentata i clienti possono provare trucchi, acconciature, prodotti per la pelle e i capelli. Un modo per sperimentare nuovi look, comprendere gli effetti di alcuni prodotti su se stessi in modo virtuale e rivoluzionario. Questo sistema si basa su una combinazione di riconoscimento facciale in tempo reale, filtri di realtà aumentata e rendering basato per simulare l’aspetto dei prodotti di bellezza sul viso o sui capelli di una persona.

Dubbi e preoccupazioni sulla cosmetica tech

Come dicevamo nel paragrafo precedente, esistono però anche diverse preoccupazioni riguardanti l’IA in un aspetto così personale come il viso. Un primo dubbio riguarda infatti la privacy: se è vero che le app la garantiscono con termini e condizioni che devono essere accettati per l’utilizzo, è anche reale e conosciuto il pericolo di lasciare dati sensibili quanto le caratteristiche estremamente precise del proprio volto alle aziende.

Inoltre, un dubbio importante che anche i grandi brand di cosmesi si stanno ponendo, riguarda l’inclusività e l’idea di bellezza che traspare con l’intelligenza artificiale. In uno studio del 2023 si analizzano i bias che l’AI riprende dalla cultura, dal pensiero e dalla società degli umani che l’hanno realizzata e hanno inserito i dati. Si evince come l’analisi delle diverse texture, incarnati e caratteristiche della pelle possano aumentare la ricerca di una bellezza sempre più standardizzata.

Abbassando così l’autostima di chi ritrova troppi “difetti”, così come li interpreta chi riceve i consigli dall’IA per migliorare, e portando tutti a voler raggiungere uno standard di bellezza e perfezione unico. Questa preoccupazione porta alla necessità di sempre più dati e variabili, affinché l’AI apprenda sempre più informazioni sulla varietà umana. L’utilizzo dell’IA nella cosmetica è un plus, che può aiutare in maniera capillare e sempre più specifica la diversa clientela, ma, come per gli altri ambiti, l’approccio umano e professionale di un addetto del settore è sicuramente impareggiabile.

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