Rinoplastica: testimonianze, consigli e informazioni utili

Rinoplastica: testimonianze, consigli e informazioni utili
Fonte: Istock
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La rinoplastica (il termine deriva dal greco antico ρίς, naso) consiste nell’intervento chirurgico che consente un rimodellamento del naso. Infatti, esso permette di modificare la forma strutturale esterna del naso e si realizza per motivazioni differenti, di natura estetica oppure di salute, se sussistono problemi di respirazione e affini, spesso causati da un setto nasale deviato.

Rinoplastica: come si effettua?

La rinoplastica si esegue praticando sul paziente anestesia locale con sedazione o generale, attraverso tecniche sempre meno invasive, permettendo di modificare la forma del naso, coinvolgendo scheletro osseo e cartilagineo, spesso con conseguenze su dorso, punta e narici.

Quanto dura l’intervento? La sua durata varia dai 10 ai 40 minuti, a seconda della tecnica impiegata. Essa varia nel caso di rinosettoplastica, ossia quando l’intervento non ha ragioni estetiche, bensì riguarda anche un’alterazione del setto nasale, dovuto a uno sviluppo errato della cartilagine oppure a un trauma.

Principalmente esistono due tipologie di rinoplastica: chiusa, ovvero l’intervento viene realizzato attraverso delle piccole incisioni effettuate all’interno del naso, mirate a modificare la piramide nasale (ovviamente con l’utilizzo di strumenti appositi) con conseguente modifica della componente ossea e cartilaginea dello scheletro nasale; aperta, essa prevede delle incisioni esterne (solitamente interessano la base delle narici e l’area sottostante la columella) oltre a quelle interne, al fine di ‘far emergere’ l’anatomia nasale. Quest’ultima tecnica è meno complessa per il chirurgo che interviene, dal momento che può usufruire di una visione maggiore e diretta, ma è anche quella meno usata attualmente.

Quando fare la rinoplastica?

Si ricorre alla rinoplastica per correggere determinati difetti, quali il gibbo nasale, la depressione del ponte e del dorso del naso, le asimmetrie della piramide nasale e della punta nasale, il cosiddetto ‘naso a sella’ e, ancora, il naso torto, il naso aquilino e il naso ‘a patata’.

Ovviamente, in tantissimi casi si interviene con la rinoplastica per problemi legati alla respirazione, ad esempio quando il paziente è stato coinvolto in un incidente che ha generato danni al naso, oppure in presenza di malformazioni congenite, e simili.

In altre circostanze, si decide di affidarsi alla rinoplastica per ragioni estetiche e per superare complessi che non consentono di guardarsi allo specchio e accettarsi con serenità. Tuttavia, non sempre ci si ritiene soddisfatte di essersi rifatte il naso, spesso anche andando oltre il risultato, come è accaduto, tra le altre, a Benedetta Parodi.

Rinoplastica: preparazione e intervento

Cosa occorre fare prima dell’intervento di rinoplastica o rinosettoplastica? Senza dubbio informare il chirurgo di qualsiasi eventuale trattamento con farmaci, tra cui cortisonici, contraccettivi, antibiotici, antipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, e così via. Quindi, è necessario informarlo dei medicinali che si assumono.

È assolutamente essenziale sospendere l’assunzione di medicinali contenenti acido acetilsalicilico almeno una settimana prima dell’intervento; vale lo stesso per il fumo. Inoltre, bisogna seguire le altre accortezze da tenere a mente quando ci si accinge a sottoporsi a un’operazione, seguendo scrupolosamente i consigli e le indicazioni del medico.

Il paziente è tenuto a presentarsi all’ora programmata per l’intervento a digiuno da mezzanotte e portando con sé gli esami clinici prescritti. Prima di procedere con l’anestesia, il paziente sarà nuovamente visitato dal chirurgo al fine di definire al meglio gli ultimi dettagli dell’intervento.

Al termine dello stesso, la persona interessata riceverà dal medico indicazioni relative ai comportamenti da adottare nella fase post operatoria. La convalescenza dura poco, dato che l’edema e l’ecchimosi sono ridotte. Pertanto, nel giro di pochi giorni il paziente potrà riprendere normalmente la propria vita. Tornerà dal medico per medicazione e rimozione dei punti di sutura.

Rinoplastica: post operatorio, conseguenze e rischi

Un intervento di rinoplastica potrebbe produrre un danno funzionale al naso in casi assai limitati, legati principalmente all’eccessivo indebolimento delle strutture chiave che consentono la corretta inspirazione. Tuttavia, solo chirurghi non esperti e ‘improvvisati’ potrebbero incappare in errori implicanti circostanze di questo tipo. Ad esempio, la realizzazione di una punta del naso eccessivamente stretta, in virtù di una rinoplastica ‘esagerata’ e finalizzata a imitare modelli assai improbabili, potrebbe implicare disturbi respiratori, nonché un risultato visivo tutt’altro che perfetto.

Altri risultati deludenti in seguito alla rinoplastica possono riguardare possibili asimmetrie della piramide per asimmetrica lussazione delle ossa nasali oppure asimmetria della punta per un’asportazione disuguale e scorretta di porzioni di cartilagini alari. Tali inconvenienti possono essere corretti mediante un camouflage che prevede l’uso di cartilagine settale, anche se il più delle volte risulta necessario e inevitabile ricorrere nuovamente alla rinoplastica.

In fatto di conseguenze rischiose, casistiche molto più rare concernono l’emorragia per il sanguinamento dell’arteria  sfenoplalatina che può implicare la necessità di embolizzazione.

Rinoplastica, quali sono i costi?

Il costo dell’intervento di rinoplastica varia molto in relazione alla complessità dell’operazione chirurgica in sé. Al fine di avere un preventivo mirato è opportuno prenotare una visita con il chirurgo estetico oppure richiedere una consulenza online, pratica molto diffusa, dal momento che molti centri medici offrono tale servizio. Così come la possibilità di pagare il costo dell’intervento a rate. In linea generale, il prezzo è compreso tra i 3500 e i 6000 euro. Sempre meglio evitare il low cost.