Lo abbiamo conosciute tutte soprattutto come il giudice integerrimo, severo e tagliente di X Factor, oggi abbandonato, ma Manuel Agnelli affascina certamente il pubblico anche per un altro particolare: la sua folta chioma, quei capelli lunghi e fluenti che sono, onestamente, una rarità per gli uomini che, come lui, hanno da poco passato la cinquantina e che lottano contro calvizie incipiente e diradamento della chioma.

Insomma, i capelli di Manuel attirano sia gli uomini, che li guardano non senza una sana dose di invidia, che le donne, le quali spesso fanno confronti con i propri alla ricerca del difetto, della doppia punta o dell’effetto crespo. Una vera capigliatura da rockstar, per il cantante che nel 1985, appena diciannovenne, ha fondato una delle band più celebri del panorama indipendente italiano, gli Afterhours, però non parlategli di emulare le star dell’heavy metal… Lo rivela colei che da diciotto anni sta al suo fianco, la compagna Francesca Risi, che a Vanity Fair nel 2017 ha confidato i segreti di bellezza del suo partner, di cui è anche stylist.

L’autostima, prima di tutto: se sulla sedia di vocal coach e giudice del talent di Sky Uno Manuel è sembrato uno capace di mandare in crisi la fiducia in se stessi dei cantanti che gli sono passati davanti nelle due edizioni in cui si è seduto sulla sedia da giudice, nella vita anche lui ha i suoi momenti “no”, quelli in cui fatica a piacersi. Anche se non se ne preoccupa troppo, in realtà.

Quando gli capita di non piacersi – ha spiegato Francesca a Vanity Fairlo sento che allo specchio si dice ‘faccio c*****’, ma poi replico ‘dai sei bellissimo’ e supera. Sono altre le cose che gli danno ai nervi“.

Tipo essere paragonato a uno di quei cantanti delle band metal anni ’90 per il semplice fatto di avere i capelli lunghi, dato che le sue icone musicali sono più che altro David Bowie e Lou Reed, oppure il terrore di non sapere cosa, nel backstage prima dello show, l’hair stylist, insieme a Francesca, stanno combinando con la sua chioma.

Manuel è un tipo riservatissimo, è difficile entrare nel suo mondo, solo se si fida lascia campo libero” dice la sua compagna, che però assicura: “Si affida, anche se scherzando poi chiede ‘non è che mi avete fatto la cofana o i boccoli?’. Un pericolo che cerchiamo di sventare visto che ha i capelli fini e mossi e basta spazzolarli un po’ troppo perché si arriccino“.

Il cantante, che nel 2018 ha prestato anche la voce a Caravaggio- l’Anima e il sangue, documentario prodotto da Sky sul grande pittore, non presta particolare attenzione a dettagli come il ciuffo spostato o le punte disordinate, spiega Francesca, ma nonostante tutto lascia fare, almeno fino a quando non si stufa, o non si piace abbastanza, e chiede di essere lasciato così com’è. Certo nel passato la chioma del rocker ne ha vissute davvero tante, da quando, racconta la donna, si è tagliato i capelli cortissimi, li ha tinti di verde, oppure quando da ragazzo ha tentato di schiarirli con la birra; però c’è da dire che Manuel, che all’apparenza potrebbe sembrare un uomo che se ne infischia del proprio aspetto, in realtà, come rivela la compagna, ci tiene molto, tanto che è proprio lei a “rubare” i suoi prodotti di bellezza per i capelli.

Per la cura Manuel si affida agli hairstylist di Smalto, un salone milanese che gli propone prodotti bio, con ingredienti come quinoa, olio di argan, marrubio. Prima di spazzolarli usa degli oli, di quelli che io dico ‘non appesantiscono’. Se lo fa tre volte in un giorno, li applica ogni volta. E prima di andare a dormire l’olio è un must, infatti nonostante i capelli fini non ha doppie punte“.

Trucchi da appuntarsi, e chi l’avrebbe detto? Un altro particolare che Manuel non tiene a nascondere è che si tinge i capelli, perché, dice Francesca “Lo ha sempre fatto,  da quando aveva 17 anni, del colore più simile al suo castano naturale“.

Dunque nessun problema di calvizie all’orizzonte per Manuel, molta cura dei capelli… allora il suo cruccio qual è? Forse non prendere peso? Anche per questo, svela la Risi, il cantante lavora molto, praticando la French Boxing, o Savate, un’arte marziale dove vengono usati, con le braccia, gli stessi colpi del pugilato, e ai piedi invece si indossano delle apposite scarpe rigide, che lo aiuta notevolmente a scaricarsi.

E a Francesca, invece, come piace di più Manuel? Quando le viene chiesto, lei risponde: “Con la coda di cavallo perché mostra i lineamenti del viso, gli dico che sembra Marcel Duchamp, ma lui non la ama molto. La fa in casa, quando fa il minimo sindacale da uomo per tenere i capelli in ordine. Prende un elastico, fa due giri intorno alla lunghezza e li lascia cadere sulle spalle, poi mi guarda come per dire ‘lo so che sono bello e che ti piaccio’!”

Di certo, anche i suoi capelli l’hanno conquistata, e non ci sono riusciti solo con lei…

Avere i capelli lunghi e liberi è stato talvolta un modo per nascondersi, ma in un caso i suoi capelli lo hanno portato allo scoperto, quando ha conquistato mia mamma. Lei li adorava!

 

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