"Ho lavato i capelli senza shampoo per 18 mesi": perché potrebbe essere un buon consiglio

Prodotti costosi comprati dal parrucchiere? Balsami e oli da tenere in posa per ore? Niente di tutto questo: il segreto per avere capelli divini è abolire lo shampoo per almeno diciotto mesi. Se siete dubbiose, leggete la storia di Kayleigh Conners.

Non c’è niente da fare, non c’è via di scampo, quasi quasi mi faccio uno shampoo.

Cantava Gaber. O magari no, trovo un’alternativa e aspetto ancora un anno e mezzo? Forse ha aggiunto lei: la beauty blogger Kayleigh Conners, che nella sua presentazione sul web ha inserito come prima caratteristica la dicitura shampoo-free, che l’ha portata all’onore delle cronache.

No, non stiamo scherzando. O, meglio, lo stiamo facendo tirando in ballo Gaber ma non raccontandovi di come la copywriter appassionata di rimedi naturali abbia deciso di curare i suoi capelli, inventando una no poo routine che l’ha resa famosa a livello internazionale. Se non ci credete, fatevi un giro sui più quotati blog di settore e su vari magazine di moda e bellezza. Le foto della ventottenne originaria della Contea del Bedfordshire campeggiano su molti di essi. Immaginiamo la sua soddisfazione,nel vedere la propria storia pubblicata da una fonte così autorevole: un po’ perché, da attivista della causa green, sarà stata felice di divulgare un’alternativa eco friendly allo shampoo e un po’ perché la pubblicità, per una che fa il suo mestiere, è sicuramente una manna dal cielo. Fatto sta che, guardando le istantanee che la immortalano prima e dopo la cura, ci viene quasi voglia di imitarla, per provare se, anche sulle nostre chiome, l’abolizione di shampoo, colorazioni &co risulterà un vero toccasana!

In fondo, non è la prima volta che sentiamo parlare di ricette di bellezza insolite che, alla fine, portano a risultati strabilianti. Pensiamo solo al noto trucco delle modelle, abituate a combattere le occhiaie con una famosa crema per le emorroidi o, ancora, alla ragazza che, per garantirsi una pelle di porcellana, ha deciso di sostituire i primer più costosi con un bel tubetto di Vagisil.

Al confronto, la scelta di Kayleigh, che per lavarsi la testa mescola esotiche polveri di Shikakai e Reetha in una soluzione di acqua di rose, sembra la cosa più naturale del mondo. Anzi, non sembra, lo è!  A far perseverare la ragazza nel suo credo no poo, infatti, non è stata solo la prospettiva di capelli da fiaba, di quelli che avrebbero fatto morire d’invidia persino Raperonzolo, ma anche una non meno importante questione etica: la rinuncia ai prodotti di derivazione chimica, oltre alla salute della sua capigliatura, avrebbe preservato quella del pianeta!

Questa nuova consapevolezza, però, è nata solo col passare del tempo. All’inizio, Kayleigh desiderava semplicemente riscoprire il fascino di capelli lucenti, sani e voluminosi, rimediando ai danni estetici causati dall’abuso di tensioattivi e siliconi. Ma arrivare al suo obiettivo non è stato affatto facile. Per cominciare, ha preso il coraggio a quattro mani e ha fatto quello che terrorizza tante sue coetanee: ha deciso di darci un taglio! Quindi, si è lanciata in un intensivo programma detox, sperimentando diverse soluzioni come l’argilla e l’aceto di mele. Contemporaneamente, ha abbandonato le colorazioni dorate, cedendo solo a qualche colpo di sole per tornare gradualmente al suo colore naturale.

Insomma, se pensate di copiarla perché tanto provare non costa nulla, forse è meglio che diate prima uno sguardo al suo blog, dove spiega che il cammino è lungo e non esiste nessuna formula magica, né una ricetta universale adatta ad ogni capigliatura.

Non è facile. Servono tempo e sforzi per capire il proprio tipo di capelli e quali metodi siano adatti a loro. Ed è incredibilmente difficile passare per lo stadio della disintossicazione. Sono necessari nervi d’acciaio e pazienza per sperimentare ed avere fiducia in un corpo che parla dei suoi bisogni.

Dunque, prima di abolire lo shampoo, meglio documentarsi sulle varie alternative. Non esistono solo argilla e polveri ricavate dalle piante indiane e dal sapone: avete mai sentito parlare della farina di ceci? Quindi, una volta raccolte le informazioni, armatevi  di un sorriso e andate per tentativi, senza demoralizzarvi se dovrete fare qualche piccolo strappo alla regola. Kayleigh, ad esempio, se ne è concessi ben due: il primo, uno shampoo biologico, che ha usato dopo essersi accorta che l’argilla rhassoul, a lungo termine, aveva sfibrato persino i suoi capelli grassi; il secondo, il giorno del suo matrimonio, in cui si è permessa addirittura dei prodotti siliconici per lo styling.

Che ne dite, la perdoniamo? Diciamo di sì, anche perché ci sembra una ragazza vera e piena di valori, un po’ come la youtuber londinese Em Ford che, dopo essersi mostrata senza trucco, è diventata preda degli insulti del web , perché la sua indiscutibile bellezza era meno patinata di quanto si credesse. Comunque sia, per chi desidera vedere solo immagini di ragazze senza difetti, c’è sempre il profilo Instagram di Barbie! Quanto a noi, continueremo a postare foto normali e, magari, inizieremo a rendicontare anche i nostri esperimenti no poo. C’è solo un problema: saremo capaci di rinunciare a quella schiuma che, soffice, morbida, lieve, lieve, sembra panna sembra neve?

https://media.robadadonne.it/galleria/barbie-come-una-fashion-blogger-ecco-il-suo-account-instagram/

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