Doccia abbronzante: cos'è, quando sceglierla, benefici e controindicazioni

La doccia abbronzante permette di esibire un’invidiabile tintarella 365 giorni all’anno senza la necessità di esporsi al sole. Tuttavia pur apportando vantaggi e benefici, può riservare innumerevoli rischi e controindicazioni: ecco quali.

La doccia abbronzante è un trattamento estetico che permette di sopperire all’esposizione solare, garantendo un’abbronzatura dorata e uniforme su tutto il corpo. Effettuata comunemente presso solarium e centri estetici dotati di lampade UV, offre il vantaggio di restituire risultati visibili già dalle prime sedute, permettendo alla tanto agognata tintarella di essere facilmente modulata in funzione del gusto e delle necessità individuali.

Estremamente pratica e abbordabilissima anche sotto l’aspetto economico, la doccia abbronzante, conosciuta anche come doccia solare, regala alla pelle un colorito piacevolmente dorato e duraturo nel tempo, rendendosi ideale soprattutto durante la stagione invernale quando proprio l’esposizione al sole risulta decisamente poco probabile: tuttavia per quanto offra notevoli benefici e vantaggi, soprattutto in termini di praticità e rapidità, sono numerosi i rischi che tale trattamento può riservare, se effettuato senza le dovute precauzioni.

Esattamente come i raggi solari, anche la doccia abbronzante necessita di alcune accortezze e cautele e deve essere effettuata sempre con scrupolo e consapevolezza.

Doccia abbronzante: come funziona?

La doccia abbronzante, o doccia solare, è un amatissimo trattamento estetico che nasce per consentire di ottenere in maniera estremamente rapida un’abbronzatura integrale omogenea e dorata.

Si differenzia dal lettino solare, poiché si effettua mediante l’impiego di una cabina dotata di lampade UV che permette di mantenersi in posizione eretta all’interno di uno spazio che, seppur di dimensioni contenute, offre comunque una certa libertà di movimento: questo fattore, decisamente apprezzato, restituisce pertanto un’abbronzatura totale in un contesto sicuramente meno soffocante rispetto al lettino, pur risultando comunque poco adatta a chi è soggetto a claustrofobia.

La struttura della doccia abbronzante è costituita da una cabina di dimensioni variabili: all’interno, sulle cui pareti, sono installati in successione tubi in grado di emettere raggi UV ad alta o a bassa pressione, collocati in maniera tale da colpire tutto il corpo senza creare alcuna zona d’ombra.

Questo fa sì che l’abbronzatura risulti uniforme, comprese le zone che tipicamente tendono ad abbronzarsi con difficoltà, come i fianchi, le ascelle o i piedi. Alternativa al lettino più igienica e meno claustrofobica, la doccia abbronzante è dotata di un sistema di ventilazione del tutto simile all’aria condizionata, per garantire un maggiore comfort e benessere durante la seduta. Le versioni più evolute e tecnologiche possono al contempo essere dotate di vaporizzatori d’acqua per regalare relax, riducendo l’eccessiva percezione di calore durante il trattamento.

Ogni seduta in genere ha una durata variabile che va dai 5 ai 15 minuti: l’abbronzatura che ne deriva progressivamente, oltre ad essere perfettamente uniforme, si rivela al contempo più duratura, poiché le lampade abbronzanti stimolano la produzione di melanina, il pigmento che conferisce ai tessuti cutanei superficiali, il caratteristico colore dorato o comunque scuro.

Tipologie di doccia abbronzante

Due sono le principali tipologie di docce abbronzanti, ognuna delle quali presenta caratteristiche differenti che possono influenzare il risultato finale dato dal trattamento:

  • Docce ad alta pressione: prevedono l’installazione all’interno della cabina, di tubi al neon di lunghezza massima pari a 2 metri, le quali emettono principalmente raggi UVA. Tali radiazioni ultraviolette presentano una maggiore capacità di penetrazione nei tessuti cutanei, permettendo di restituire un’abbronzatura più intensa. Tuttavia occorre comunque tenere presente il rischio di arrossamenti, eritemi e irritazioni.
  • Docce a bassa pressione: in questo caso i bulbi sono installati all’interno di una parabola riflettente e sono in grado di emettere quantità più elevate di raggi UVB. L’abbronzatura che ne deriva in questo caso è meno intensa seppur più duratura poiché questa tipologia di radiazioni ultraviolette, stimola la melanogenesi.

Doccia abbronzante o lettino?

Cosa scegliere dunque tra doccia abbronzante o lettino? Entrambi i trattamenti si equivalgono in termini di performance, questo poiché ad accomunarli è di fatto una tecnologia del tutto simile, sia per quanto concerne i macchinari ad alta pressione che quelli a bassa pressione.  Non esistono pertanto fattori pratici o oggettivi che possono influenzare la scelta, fatto salvo per alcune caratteristiche personali, quali ad esempio il tipo di pelle e il fototipo, che potrebbero indurre a prediligere la tecnologia ad alta o a bassa pressione.

Tuttavia è palese che l’esperienza d’uso restituita dalla doccia solare o dal lettino è a tutti gli effetti diametralmente differente e ogni utilizzatore ha la propria esperienza personale.

Chi considera l’abbronzatura al pari di un piacevole momento di relax, in cui staccare la spina dagli impegni quotidiani, vedrà senza alcun dubbio nel lettino, la propria “ancora di salvezza“. Diversamente, la doccia abbronzante si rivela la scelta più azzeccata per chi desidera una soluzione rapida e all’avanguardia col minimo investimento di tempo. Tutto resta pur sempre molto soggettivo.

La doccia abbronzante fa male?

Al pari dell’esposizione solare, i dermatologi suggeriscono che un’eccessiva esposizione ai raggi UVB e UVA emessi da lampade, lettini e docce solari può comportare danni a tratti irrimediabili a carico della pelle: le radiazioni UVA e UVB tendono a danneggiare il collagene e l’elastina, costituenti essenziali dei tessuti cutanei in maniera irreversibile, favorendo così i processi di invecchiamento cutaneo e di conseguenza la comparsa di rughe precoci e segni del tempo.

L’abuso di raggi UV incrementa altresì lo lo stress ossidativo riducendo di conseguenza le difese immunitarie dell’epidermide: questo favorirebbe inevitabilmente l’insorgenza di tumori a carico della pelle quali il melanoma, il carcinoma basocellulare e il carcinoma spinocellulare.

In particolare, le pelli particolarmente delicate e sensibili, le quali tendono ad assorbire i raggi UV in misura maggiore, possono essere predisposte a scottature ed eritemi, così come alla possibile insorgenza di herpes labiale.

A fronte dei possibili rischi dati dai raggi UV, è sempre opportuno esporsi al sole o effettuare lampade abbronzanti prendendo le dovute precauzioni e utilizzando una valida protezione solare con SPF elevato che preservi la salute della pelle.

6 consigli per una doccia abbronzante sana

Rendere la doccia abbronzante un trattamento sano è possibile, adottando alcune semplici accortezze volte a preservare il benessere e la salute della pelle: ecco alcuni suggerimenti utili da mettere in pratica prima di esporsi ai raggi UV.

  1. Prima di sottoporsi alla doccia abbronzante è opportuno applicare un valido SPF 30 o 50, a prescindere dal proprio fototipo così come dal livello di abbronzatura acquisito in precedenza.
  2. Fondamentale è proteggere in maniera particolarmente accurata le aree corporee più sensibili e delicate come il viso, il contorno occhi, il contorno labbra, il seno e l’inguine: in questo caso è utile affidarsi alle migliori creme solari con SPF 50+ che combinino ai filtri solari, attivi idratanti, lenitivi e anti-age.
  3. Utilizzare sempre gli appositi occhialini protettivi per l’intera durata della seduta, in modo tale da preservare il benessere degli occhi.
  4. L’abbronzatura artificiale deve essere sempre moderata in modo tale da ottenere un colorito duraturo e salutare, preservando al contempo la salute dei tessuti cutanei: meglio limitare le sedute, senza eccedere.
  5. Se si è sottoposti a trattamenti farmacologici o si utilizza abitualmente la pillola anticoncezionale, è sempre preferibile evitare l’esposizione ai raggi UV, questo al fine di evitare la formazione di macchie e discromie.
  6. Terminata la seduta, è consigliabile l’applicazione di creme viso e corpo nutrienti e idratanti in grado di restituire alla pelle morbidezza, idratazione ed elasticità, prevenendone la secchezza e l’eventuale desquamazione.
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