Il Biodizionario (www.biodizionario.it)  è molto semplice da usare e può diventare un valido supporto al momento dell’acquisto dei cosmetici.

Dalla parte del consumatore e volto a far crescere la consapevolezza di ciò che si acquista, questo strumento nasce grazie al lavoro di Fabrizio Zago, ( chimico industriale ed esperto di ciò che concerne l’eco compatibilità) e fa riferimento a dati e sistemi di calcolo pubblicati dall’Unione Europea in tema di tossicità per l’uomo e per gli organismi acquatici.
L’intento iniziale del Biodizionario, quindi,  è quello di preservare l’ambiente ( 6 tonnellate di cosmetici al giorno: questo è il dato inquietante di prodotti inseriti nel mercato giornalmente) , ma soprattutto di chiarire il contenuto di prodotti detergenti e cosmetici che talvolta possono risultare dannosi per soggetti allergici.
Le sostanze registrate sono all’incirca 6000 e vengono classificate a partire da quelle più inquinanti e nocive per l’uomo, poiché ricavate dal petrolio e simili, fino a quelle ritenute addirittura benefiche, poiché invece sono sostanze ottenute da lavorazione di derivati vegetali estrapolate da fonti rinnovabili.


All’interno del Biodizionario sono state inserite anche sostanze definite “incerte” in quanto non sono presenti studi definitivi circa la loro composizione e impatto ambientale.
Per mettere in pratica quanto detto finora  è sufficiente inserire nel biodizionario la lista della composizione chimica del cosmetico che desiderate “analizzare”  (composizione INCI) e per ogni sostanza apparirà la valutazione mediante “semafori”:

DUE ROSSI : sostanza inaccettabile.
– ROSSO : grossi  problemi per l’ambiente e talvolta anche per l’essere umano.
– GIALLO : potrebbe causare problemi.
– VERDE: buona sostanza , rispettosa anche dell’ambiente.
DUE VERDI : ottima sostanza, rispettosa dell’ambiente e il cui uso è consigliato per l’essere umano.

Occorre, infine, essere consapevoli che l’elenco INCI che troviamo espresso nelle etichette dei cosmetici e prodotti detergenti parte sempre dalla sostanza presente in maggiore quantità. Pertanto se una delle sostanze ai primi posti dell’etichetta avrà come giudizio “due rossi” sarà da considerarsi grave rispetto a quando si trova verso la fine della composizione ( e quindi presente in quantità minima ).
Il nostro corpo è molto prezioso e tanto più lo è l’ambiente in cui viviamo, che spetta anche a noi proteggere, e ben vengano quindi questi piccoli “trucchetti” per preservarli  con un solo clic.

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