Quando si pensa all’alopecia e alla calvizie, generalmente siamo portati a pensare a quelle che colpiscono gli uomini, ma la caduta nei capelli nelle donne è un fenomeno sempre più diffuso, che può generare vergogna e impatti psicologici negativi.

Ecco quali possono essere le cause, come intervenire e come prevenire la caduta.

Le possibili cause della caduta dei capelli

Le cause della caduta dei capelli nelle donne possono essere diverse. In alcuni casi sono legate a condizioni temporanee, come un momento di particolare stress o i cambi di stagione, oppure all’utilizzo di prodotti troppo aggressivi o all’azione di agenti ambientali come l’inquinamento.

In altri, però, possono dipendere da alterazioni ormonali – legate ad esempio alla gravidanza, alla menopausa o a disfunzioni tiroidee – a carenze di vitamine e minerali (come ferro, zinco, vitamina A), anche come conseguenza di una dieta drastica, disturbi alimentari o da alcune patologie.

L’impatto psicologico ed emotivo per le donne

Uno studio del 2021 dal titolo Psychology of Hair Loss Patients and Importance of Counseling spiegava che

Alcuni dei sintomi da lievi a gravi dei problemi psicologici associati alla caduta dei capelli sono: ansia, rabbia, depressione, imbarazzo, diminuzione della fiducia, riduzione delle prestazioni lavorative e sessuali, ritiro sociale e tendenze suicide. Questi sono simili a quelli solitamente osservati nelle malattie croniche e gravi potenzialmente letali.

In alcuni casi, la perdita di capelli può essere associata a disturbi come quello da dismorfismo corporeo (BDD), che spesso rimane non diagnosticato. Nelle donne, la perdita dei capelli ha un effetto ancor più severo perché, spiega ancora lo studio,

le donne devono affrontare una maggiore pressione sociale rispetto agli uomini a causa della ridotta accettazione. Pertanto, la calvizie le influenzerà in modo più negativo e peggiorerà la loro situazione di vita.

Quali sono le possibili patologie sottostanti?

L’alopecia androgenetica (AGA) è la malattia di caduta dei capelli più comune al mondo, che colpisce sia uomini che donne. Il processo di caduta dei capelli è legato alla graduale miniaturizzazione dei follicoli piliferi che porta a una calvizie progressiva e simmetrica.

Nelle donne si manifesta con una perdita di capelli diffusa sulla parte centrale del cuoio capelluto e non mostra recessione dell’attaccatura frontale: per questo oggi si preferisce utilizzare il termine “calvizie a pattern femminile (Female Pattern Hair Loss o FPHL)” piuttosto che alopecia androgenetica.

Un terzo delle FPHL dipende da un eccesso di androgeni, ha spiegato il professore Enrico Carmina sul suo sito, le altre forme hanno cause diverse: genetiche, infiammatorie, da deficit nutrizionali.

Nelle donne può presentarsi anche la cosiddetta “alopecia areata”, anche se è una patologia che tende a verificarsi meno frequentemente conio progredire dell’età. Non sono state identificate le cause, ma si ritiene che sia legata a una disfunzione del sistema immunitario che induce l’organismo ad attaccare i propri tessuti con una reazione autoimmune, colpendo i bulbi piliferi e provocando la caduta dei capelli.

La perdita dei capelli, soprattutto nelle donne adulte, può essere legata anche al Telogen effluvium, una perdita diffusa di capelli molto grave (100-200 al giorno) che si verifica circa 3 mesi dopo un evento scatenante e che dura per circa 6 mesi.

Questa patologia può essere acuta e cronica e può essere legata a cause diverse: «malattie sistemiche, farmaci, febbre, stress, perdita di peso, parto, carenza di ferro e disturbi infiammatori del cuoio capelluto».

La caduta può essere causata anche da un fattore ereditario, che si manifesta dopo una certa età in modo costante e non temporaneo, o legata ad altri fattori come:

  • le infezioni micotiche, per esempio la dermatofitosi del cuoio capelluto (tinea capitis);
  • gli stress fisici, come la febbre alta, interventi chirurgici, perdite di peso improvvise;
  • farmaci, in particolare la chemioterapia;
  • le lesioni dei follicoli piliferi legate ad abitudini come strappare i capelli sani (tricotillomania) o portare acconciature molto strette, oppure a seguito di una pressione prolungata sul cuoio capelluto, ustioni o radiazioni;
  • sindrome dell’ovaio policistico.

I rimedi alla caduta dei capelli: l’approccio medico

L’approccio medico alla caduta dei capelli dipende dalla causa. Come spiega il professor Carmina a proposito della FHPL,

La terapia dipende dalla diagnosi. Non si possono trattare allo stesso modo pazienti che hanno una forma di caduta dei capelli dipendente da un eccesso di androgeni o da una carenza di minerali o da una forma infiammatoria cronica. Anche in pazienti con eccesso di androgeni la terapia richiede sia terapie locali (soluzioni o gel) che terapia con antiandrogeni. Anche la scelta del farmaco antiandrogeno va fatta con attenzione e dipende dall’età della donna.

Per valutare il giusto approccio e trattamento, è importante consultare uno specialista se la perdita dei capelli è molto intensa (oltre 100 capelli al giorno) o prolungata (oltre le 4 settimane), in modo da individuare tempestivamente la causa e capire come intervenire.

I rimedi naturali e casalinghi alla caduta dei capelli

Sono diversi i rimedi per la caduta dei capelli che variano a seconda della causa scatenante. Nei casi meno gravi e che non necessitano di una visita specialistica, è possibile risolvere il problema attraverso l’assunzione di integratori o ancora optare per i vecchi rimedi della nonna, tutti naturali.

Uno dei fattori da tenere in considerazione per combattere la caduta del capello è l’alimentazione. Privilegiare cibi ricchi di vitamine come frutta e verdura, ricchi di omega 3, come il pesce. Questi alimenti possono aiutare a ridurre il problema, ma in alcuni casi l’alimentazione da sola non basta: in queste situazioni è possibile assumere degli integratori a base di aminoacidi, vitamine e Omega 3.

È possibile realizzare anche degli impacchi per per rinforzare i capelli (ad esempio a base di aloe vera o avocado) o per stimolare la circolazione del cuoio capelluto, aiutando a prevenire la caduta, sfruttando le proprietà dello zenzero. Preparate delle maschere da applicare una volta a settimana prima dello shampoo: un uso costante potrà contribuire a rallentare la caduta e, soprattutto, a nutrire e irrobustire la chioma.

Come prevenire la caduta dei capelli nelle donne?

Se alcune delle cause della perdita dei capelli, ad esempio quelle ormonali, ereditarie o autoimmuni, non possono essere prevenute, è possibile osservare degli accorgimenti per eliminare alcuni dei fattori che potrebbero causare o aumentare la caduta.

Come abbiamo visto, l’alimentazione è fondamentale, così come la scelta dei prodotti, che non devono essere troppo aggressivi. È importante evitare di sottoporre il capello a uno stress eccessivo, ad esempio con acconciature troppo tirate troppo frequentemente, e cercare un supporto di tipo farmacologico o psicoterapico per eliminare abitudini che possono essere dannose, come la tricotillomania.

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